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Tag: Sanità

Prevenzione e massima sensibilizzazione per arginare il fenomeno dei farmaci assunti come droghe

Appena discusso in Consiglio Regionale il mio Question Time sul tema: bene che la Giunta si sia definita consapevole dell’urgenza e della gravità del problema, terremo alta l’attenzione sull’efficacia delle contromisure in atto. L’allarme riguarda soprattutto l’abuso di medicinali antiepilettici-anticonvulsivanti tra i giovani e i giovanissimi.

Esprimo soddisfazione per la risposta appena ricevuta al mio Question Time sul tema delle misure di contrasto del crescente fenomeno dei farmaci assunti come droga; bene anche che la Giunta abbia definito urgente e grave questa sempre più diffusa tendenza, individuando nella sua prevenzione e nella sensibilizzazione sui suoi effetti le contromisure per arginarla. Ci auguriamo che il progetto regionale “Neutravel”, le attività del CAPS (Centro regionale di Attività di Promozione della Salute) e il Piano di Prevenzione Regionale – iniziative citate dalla Giunta in risposta al mio interrogativo – confermino la loro efficacia e verificheremo, come Moderati, l’andamento di questa tendenza nelle prossime settimane. Decisiva soprattutto in questa fase è anche l’attività di verifica della prescrizione medica da parte del farmacista e l’attività di sorveglianza e controllo da parte della rete regionale di farmaco-vigilanza.

Il progetto “Neutravel” prevede l’analisi dei principi attivi di farmaci e sostanze psicotrope. Presso il CAPS sarà presto attiva una sezione specificamente dedicata alla prevenzione sui rischi dell’uso dei farmaci. Il progetto “Unplugged”, del quale il Piemonte è capofila, del Piano di Prevenzione Regionale è finalizzato alla sensibilizzazione degli adolescenti sulle conseguenze dell’uso di tabacco, alcol e sostanze.

I farmaci antiepilettici-anticonvulsivanti possono causare dipendenza, gravi sintomi di astinenza e rischi di overdose. Si sono già segnalati anche in Piemonte sequestri di farmaci di queste tipologie, un aumento dei casi di uso improprio di questi medicinali e falsificazioni di ricette: una situazione allarmante, dal momento che l’assunzione concomitante di alcol e farmaci può avere effetti gravi e talvolta gravissimi. L’allerta circa l’abitudine di assumere, associati ad alcolici, farmaci quali il pregabalin e il clonazepam, acquistati attraverso canali non ufficiali e utilizzati quali stupefacenti, si è alzata ulteriormente nelle ultime settimane.

Farmaci usati come droghe, è allarme

Il fenomeno riguarda soprattutto gli antiepilettici – quali pregabalin e clonazepam – combinati con alcolici. Domani il mio Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere come la Giunta intenda contrastare questa tendenza.

L’abitudine di assumere, associati ad alcolici, farmaci quali il pregabalin e il clonazepam, acquistati attraverso canali non ufficiali e utilizzati quali stupefacenti, si sta diffondendo in maniera preoccupante, soprattutto tra i giovani. I farmaci antiepilettici-anticonvulsivanti possono causare dipendenza, gravi sintomi di astinenza e rischi di overdose. Si sono già segnalati anche in Piemonte sequestri di farmaci di queste tipologie, un aumento dei casi di uso improprio di questi medicinali e falsificazioni di ricette: una situazione allarmante, dal momento che l’assunzione concomitante di alcol e farmaci può avere effetti gravi e talvolta gravissimi. Chiederò dunque domani alla Giunta, con un Question Time già presentato, quali misure stia prevedendo o intenda prevedere per il contrasto della tendenza in atto.

Insufficienza pancreatica, al via entro il 15 marzo prossimo la distribuzione per conto (DPC) del farmaco Pancreote 10.000

La buona notizia è stata resa nota dalla Giunta in risposta, poco fa, al mio Question Time sull’argomento: la misura è adottata per sopperire alla perdurante carenza del farmaco Creon 10.000. Continua l’impegno dei Moderati a sostegno dei pazienti piemontesi.

L’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha disposto la distribuzione per conto (DPC) del medicinale Pancreote 10.000 (farmaco analogo estero del Creon 10.000): una misura resasi necessaria alla luce della perdurante carenza, anche sul territorio piemontese, proprio del Creon 10.000. Continua l’impegno dei Moderati a sostegno dei pazienti piemontesi con carenze pancreatiche. Questa modalità di erogazione del farmaco a base di pancrelipasi non prevede oneri aggiuntivi per i pazienti e sarà operativa entro la metà di marzo 2024.

La buona notizia è stata comunicata dalla Giunta in risposta al mio Question Time appena discusso in Consiglio. Il mio atto fa seguito al mio precedente, sulla stessa materia, dello scorso settembre. Già dallo scorso novembre i pazienti piemontesi possono rivolgersi alla farmacia ospedaliera della propria ASL di appartenenza per ricevere il medicinale analogo estero, in caso di mancata reperibilità sul territorio. 

I farmaci della tipologia del Creon 10.000 surrogano le funzioni di un pancreas asportato o ridotto e sono assunti dai pazienti – migliaia in Piemonte – che soffrono di insufficienza pancreatica, neoplasie o tumori del pancreas, condizioni che non permetterebbero di alimentarsi senza effetti collaterali gravi o gravissimi e comunque incompatibili con una qualità della vita accettabile. 

Ancora aggressioni nei Pronto Soccorso del Piemonte: subito presidi per garantire l’incolumità di operatori e pazienti

All’indomani dell’ennesimo episodio (un operatore sociosanitario aggredito in reparto a Ivrea), torno a chiedere la presenza di Forze dell’Ordine o di guardie giurate nei Pronto Soccorso e nei DEA piemontesi, a partire dai servizi più a rischio e specialmente nelle fasce orarie notturne.

Da una recente (maggio 2023) stima di Simeu (Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza) emerge un dato inequivocabile: chiunque lavori in Pronto Soccorso, presso un DEA o nel 118 ha subito o subirà almeno una volta, nel corso della sua carriera, un’aggressione fisica e verbale. Quanto appena accaduto a Ivrea (aggressione in reparto a un operatore sociosanitario, che ha riportato a causa di un calcio la frattura di una mano e al quale esprimiamo totale solidarietà) è solo l’ennesimo episodio di una serie troppo lunga. Ribadisco la mia richiesta, già espressa in Consiglio Regionale negli scorsi mesi: la Regione porti il tema ai Tavoli Prefettizi del Piemonte e si arrivi a garantire la costante presenza di Forze dell’Ordine o di guardie giurate con collegamento diretto alle stesse Forze dell’Ordine presso tutti i servizi di emergenza e urgenza del territorio regionale. Ci auguriamo di non dovere attendere episodi ancora più drammatici per vedere finalmente garantita l’incolumità dei nostri professionisti della Sanità e degli stessi pazienti. A livello nazionale i dati dell’Inail indicano che le aggressioni al personale sanitario sono in media 1.600 l’anno. Secondo i dati dell’Asl Città di Torino, tra il personale sanitario il 54,3% ha dichiarato di aver subito aggressioni.

Immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) per tutti i bambini nati in Piemonte dal prossimo ottobre

Lo chiedo con un Ordine del Giorno appena inserito all’ordine dei lavori in Consiglio Regionale: le immunizzazioni avvengano entro il primo anno di vita. Il Virus Respiratorio Sinciziale è la principale causa di infezioni respiratorie pediatriche e la seconda causa di morte entro il primo anno di età a livello globale.

Tutti i bambini nati da ottobre 2024 siano immunizzati, entro il primo anno di vita, contro il Virus Respiratorio Sinciziale: lo chiedo in Consiglio Regionale del Piemonte con un Ordine del Giorno appena inserito tra i temi da trattare. Mi auguro che il mio atto possa ricevere il voto favorevole del Consiglio, in modo da poter garantire la copertura, su tutto il territorio piemontese, dei nuovi nati contro la principale causa di infezioni respiratorie pediatriche e la seconda causa di morte entro il primo anno di età a livello globale. Attualmente, oltre il 60% dei bambini contrae il virus nel primo anno di età e quasi il 100% entro il secondo anno. In Italia, nel periodo post pandemico, l’impatto del RSV è stato particolarmente rilevante nella popolazione sotto i 2 anni, con il 50% dei campioni positivi per RSV (dati del sistema InfluNet & RespiVirNet). A oggi non esistono trattamenti antivirali per la cura della malattia da RSV, ma l’anticorpo monoclonale Nirsevimab conferisce una protezione immediata e diretta per tutta la stagione RSV. Tale anticorpo è inoltre in linea anche con la nuova politica di immunizzazione del Ministero della Salute. Con il mio Ordine del Giorno impegno inoltre la Giunta a chiedere alle strutture competenti quanto necessario per coprire il fabbisogno dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab e procedere a indire una regolare gara in tempi coerenti l’immunizzazione dei nuovi nati per la prossima stagione autunnale anche in assenza di Circolare Ministeriale (non obbligatoria alla attivazione della campagna di immunizzazione contro RSV).