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Tag: malamovida

Piazza Santa Giulia: o Presidio Interforze tutta la notte o ingressi contingentati, diversamente si riapra la piazza al traffico

Dopo l’ennesimo weekend di follia, chiediamo misure finalmente efficaci. Diversamente, la riapertura al traffico della piazza rimarrà l’unica soluzione. Le stesse ordinanze, se non fatte rispettare, servono solo per ottenere titoli sui giornali cittadini. Non possiamo tollerare che a Torino vi siano porzioni di territorio che sono terra di nessuno: proprio questo sta accadendo in Vanchiglia. Dopo un weekend di follia, è stata discussa poco fa in Sala Rossa la mia nuova interpellanza sul tema.

Santa Giulia è di nuovo terra di nessuno: un fatto che non possiamo accettare. Ora servono misure decisive: o il Presidio Interforze presente tutta la notte (deve lasciare la piazza un minuto dopo l’ultimo avventore) o il contingentamento delle presenze in piazza, con contapersone all’ingresso e previo accordo con gli esercenti. Dal momento che l’Amministrazione non è in grado di garantire il diritto al riposo dei residenti e la sicurezza di tutti, applicare almeno una di queste due proposte diventa necessario. Diversamente, non ci sarà altra scelta che riaprire la piazza al traffico veicolare.

Dopo un weekend di assoluta follia – nel quale abbiamo visto di tutto, dallo spettacolo improvvisato di fuochi artificiali alle risse, dalle camminate di ubriachi sulle auto in sosta ai pali divelti (e poi, per fortuna, prontamente ripristinati) – ho portato il tema in Consiglio Comunale con una nuova interpellanza sul tema. E ho fatto richieste molto precise.

Emettere ordinanze, di per sé, non è sufficiente, se poi non si fanno rispettare: servono solo per ottenere interviste e titoli sui giornali cittadini. Mi piacerebbe vedere, per esempio, la relazione relativa a quanti controlli siano stati effettuati, dopo le ore 21.00, presso i minimarket teoricamente chiusi a fine serata.

I residenti e i ristoratori che rispettano le regole sono i primi a essere penalizzati da questa situazione non più accettabile. Anche il valore degli appartamenti è, in zona, precipitato. La Giunta si faccia sentire al Tavolo di Sicurezza.

Dopo i fuochi artificiali di ieri, il vandalismo di stanotte: in Santa Giulia è ancora malamovida

Seconda notte consecutiva di follia, con tanto di palo piegato di 45 gradi di fronte alla Parrocchia: situazione non più tollerabile dopo un weekend come questo, domani chiederemo risposte a questa Giunta fin qui indifferente con un’interpellanza in Consiglio Comunale.

Dopo non aver chiuso occhio tra venerdì e sabato, i residenti di Santa Giulia hanno dovuto assistere a una notte di vandalismo tra sabato e domenica. Questa mattina i residenti si sono trovati piegato di 45 gradi il palo del segnale stradale di fronte alla Parrocchia a testimoniare la seconda notte consecutiva di malamovida. I residenti raccontano di una rissa e di passeggiate di ubriachi sulle auto in sosta. Il palo del divieto di sosta è stato piegato, secondo la testimonianza di alcuni residenti, da persone che vi si sono arrampicate provando a sradicarlo. Ribadiamo che il diritto al divertimento non c’entra nulla con tutto questo e che le cose devono prontamente cambiare, a maggior ragione in fase di recrudescenza del virus e di diffusione della variante Delta. Domani in Sala Rossa chiederemo risposte alla Giunta – una Giunta finora totalmente assente e indifferente – con un’Interpellanza.

Silvio Magliano – Capigruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Nando D’Apice – Moderati, Coordinatore II Commissione in Circoscrizione 7.

Via Balbo e dintorni, tonnellate di problemi

Nell’area pedonale delle “Cancellate” (ancora e sempre pavimentata in moquette) scarseggiano sicurezza, pulizia e illuminazione: in compenso abbondano spaccio e assembramenti. Le motivazioni della sentenza dello scorso gennaio su piazza San Carlo dovrebbero essere uno stimolo sufficiente a tenere la guardia molto più alta: abbiamo predisposto un piano per la gestione degli assembramenti e delle eventuali emergenze? I Moderati chiedono inoltre a gran voce la presenza in Santa Giulia di un presidio fisso interforze nelle serate di movida. Sta per iniziare un weekend da “Zona Arancione” che di per sé non rappresenta una ragione per abbassare la guardia. Lunedì la mia interpellanza in Sala Rossa.

Innumerevoli interpellanze presentate e discusse in Sala Rossa non sono bastate: i problemi, in via Balbo, sono gli stessi da anni. Anzi, la situazione è visibilmente peggiorata nell’ultimo quinquennio di Amministrazione Appendino, con l’ulteriore carico da novanta rappresentato dai dodici mesi di pandemia. C’è infine un altro elemento, non ambientale ma giuridico, del quale tenere conto: la sentenza di primo grado (27 gennaio 2021) del processo per i noti fatti avvenuti il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo. Le motivazioni della sentenza dovrebbero bastare come stimolo per tenere alta la guardia. Eppure proprio in via Balbo e nell’adiacente piazza Santa Giulia le norme del vivere civile raramente sono rispettate. Se la Zona Arancione può rappresentare una tregua sul fronte delle criticità più macroscopiche, non può essere il pretesto per abbassare la guardia. Che cosa intende fare l’Amministrazione? Vedremo la presenza fissa del “Pattuglione” interforze, come da sempre richiesto dai Moderati? Quali altre misure intendiamo mettere in atto contro sporcizia e degrado? Soprattutto: abbiamo predisposto un piano per gestire gli assembramenti in piazza Santa Giulia? Lunedì le mie domande alla Giunta discutendo in Consiglio Comunale la mia nuova interpellanza sul tema.

Santa Giulia, le Forze dell’Ordine contengono la bomba epidemiologica

Ma per mesi l’Amministrazione ha dormito: le scorse settimane di assembramenti selvaggi e malamovida incontrollata non possono non avere avuto effetti sul diffondersi del contagio. Lo diciamo da sempre: in Vanchiglia serve un presidio fisso. Grazie agli agenti per l’intervento di ieri sera: adesso ci aspettiamo la presenza degli agenti nel quartiere anche stasera e domani, serate critiche prima che il Piemonte diventi Zona Arancione.

L’intervento in Santa Giulia, alla fine, è arrivato: tre giorni prima dello scattare della Zona Arancione, a pochi mesi dalla fine della Consiliatura Cinque Stelle. Esprimo il mio grande ringraziamento alle Forze dell’Ordine per l’intervento di ieri sera. Da sempre denunciamo che cosa accade, puntualmente tutti i weekend, in Vanchiglia, che è stata fino a ieri terra di nessuno. Difficile pensare che settimane di malamovida, di assembramenti incontrollati, di mancato rispetto delle norme anti-COVID non abbiano avuto un’influenza sul diffondersi del contagio. Adesso ci aspettiamo che i controlli non si fermino, ma proseguano in maniera serrata. Le ultime due serate di Zona Gialla e le temperature miti fanno prevedere un forte afflusso di persone, rendendo fondamentale la presenza di controlli. In zona, in vista della bella stagione e di un auspicabile rientro dell’emergenza, serve un presidio fisso. Lo chiediamo da tempo, lo ribadiamo oggi.

Ma dalla tragedia di piazza San Carlo non abbiamo imparato nulla?

Si direbbe di no, alla luce del weekend di malamovida appena trascorso in Vanchiglia, tra assembramenti e cocci di bottiglia a terra: da tempo segnalo in tutte le sedi il problema. Le motivazioni della sentenza dello scorso gennaio dovrebbero essere uno stimolo sufficiente a tenere l’allerta molto più alta: abbiamo predisposto un piano per la gestione degli assembramenti e delle eventuali emergenze? Sul tema ho presentato un’interpellanza in Sala Rossa.

Nuovo weekend di malamovida in Vanchiglia: l’ennesimo. Una situazione che, alla luce dei più recenti fatti sanitari, di cronaca e giudiziari, si mostra in tutta la sua gravità. Tutte le norme anti-COVID sono state ignorate, così come sono state calpestate le indicazioni del semplice buon senso, tra assembramenti in strada e vetri per terra. Già prima dell’ora di cena tra piazza Santa Giulia e via Balbo si incontra chi confonde i marciapiedi del quartiere per toilette a cielo aperto e si ha a che fare con abusivismo, spaccio, degrado. Una situazione che segnalo da tempo e che tornerò ad affrontare in Sala Rossa con una nuova interpellanza appena presentata. La gravità della situazione è acuita da due fattori di particolare rilievo: la pandemia e la sentenza di primo grado (27 gennaio 2021) del processo per i tragici fatti avvenuti il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo. Per questi ultimi, la Procura ha portato a giudizio tutta la macchina organizzativa. Torniamo a Vanchiglia: soprattutto la domenica mattina, a terra restano i resti (vetro compreso) di una modalità di “divertimento” ormai completamente fuori controllo. Una situazione non solo intollerabile, ma potenzialmente pericolosa. Non si sono riscontrati miglioramenti, negli ultimi mesi, relativamente alla situazione descritta, che è anzi per diversi aspetti ulteriormente peggiorata. Che cosa ha fatto la Giunta in questi cinque anni e in questi ultimi tempi? È stato predisposto – imparando la lezione di quanto avvenuto in piazza San Carlo il 3 giugno 2017 – un piano per gestire gli assembramenti in piazza Santa Giulia (vietati a normativa vigente) che preveda la presenza di un numero contingentato di persone, una corretta gestione del vetro e adeguati piani di deflusso verso le vie di fuga in caso di necessità? Queste e altre domande rivolgerò alla Giunta Comunale con il mio atto.