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Tag: Lungo Dora Napoli

«La gente chiede un presidio fisso della Municipale e la rimozione dei gradoni sul ponte Carpanini? Date loro aree sosta per le bici»

Lungo Dora Napoli: le risposte appena fornite dalla Sindaca Appennino alla mia ennesima interpellanza sul tema sono la misura del totale disinteresse dell’Amministrazione per questa porzione del quartiere Aurora, che ormai può affidarsi soltanto all’impegno e al coraggio di alcuni imprenditori, che non ringrazieremo mai abbastanza. Tra i molti interventi immaginati o promessi, mancano proprio i due richiesti da chi, nel quartiere, risiede o lavora: semplicemente assurdo.

Ci terremo le gradinate sul ponte Carpanini, non vedremo il presidio fisso della Municipale su Lungo Dora Napoli: la doppia brutta notizia riferita dalla Sindaca Appendino, che ha appena risposto alla mia più recente interpellanza sul tema, dà la misura del poco interesse di questa Giunta per questa porzione del quartiere Aurora. 

La conferma che alcune delle telecamere del Progetto Argo saranno posizionate su Lungo Dora Napoli (dove esattamente? Vigileremo, la questione è cruciale) non cancella la delusione per una risposta per il resto desolante.

La rimozione dei gradoni sul ponte Carpanini non compare neanche negli interventi compresi nel progetto “Valdocco Vivibile”, prossimamente al via: avremo dunque attraversamenti pedonali con segnalazioni tattili per ipovedenti (bene) e aree sosta per le bici, fermate di nuova generazione per i mezzi pubblici e nuove zone di accoglienza in prossimità delle scuole, addirittura infrastrutture ingegnerizzate per raccogliere le acque piovane, ma non ciò che i cittadini chiedevano e si aspettavano.

Solo grazie all’impegno di alcuni imprenditori e al loro coraggio il quartiere ha ancora una speranza. Ringrazio ancora una volta i proprietari e i gestori di attività quali “Pausa Cafè” e “Locanda sul fiume”. Se l’Amministrazione si impegnasse non dico altrettanto, ma un decimo, avremmo già risolto da tempo ogni criticità. 

Le gradinate del ponte, inutili per la cittadinanza (sono sporche e deteriorate), sono da anni il punto di ritrovo degli spacciatori della zona e dei loro clienti. Invito dunque la Giunta, per l’ennesima volta, a un ragionamento, anche per rispetto della figura politica alla quale quel ponte è intitolato. Stiamo assistendo a dinamiche fin troppo simili a quelle già viste, per esempio, in via Cesare Balbo, dove non siamo ancora riusciti a rimuovere l’assurda e decisamente antigienica pavimentazione in moquette. 

La Giunta ritiene o no che un territorio attivo e vivace dal punto di vista commerciale sia anche un territorio più sicuro? La Giunta ritiene o no che, affinché un territorio sia vivo dal punto di vista commerciale, gli imprenditori debbano essere messi nelle condizioni di fare il proprio lavoro e questa è responsabilità anche di chi guida politicamente la Città? Se sì, finora si è comportata come se pensasse il contrario.

Rimozione delle gradinate dal ponte Carpanini, telecamere e presidio fisso: le mie richieste alla Giunta per Lungo Dora Napoli

Lunedì in Consiglio Comunale chiederò, con un’interpellanza sul tema, l’applicazione di queste e altre soluzioni necessarie alla sicurezza di cittadini e commercianti e alla fruibilità di questa porzione del quartiere Aurora.

Una piena sicurezza dei cittadini e dei commercianti e una reale fruibilità degli spazi pubblici non sono garantite, sul Lungo Dora Napoli e dintorni, da troppo tempo. Con un’interpellanza che si discuterà lunedì in Sala Rossa, proporrò all’Amministrazione alcune misure concrete e immediatamente applicabili. Il primo e urgente intervento è la rimozione delle gradinate presenti sul ponte Carpanini: queste sedute, nel progetto originale pensate come luogo di aggregazione, sono nei fatti da troppo tempo appannaggio esclusivo di chi spaccia o acquista stupefacenti. In parallelo, chiederò all’Amministrazione di garantire, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, un presidio fisso sul territorio. Mi aspetto infine un aggiornamento sull’utilizzo anche in questa porzione di Aurora telecamere e droni: quest’ultima ipotesi era stata illustrata in una recente Commissione relativa al progetto Argo.

Continuo a credere che le potenzialità anche commerciali di questo tratto di lungofiume siano importanti. Spetta all’Amministrazione porre le condizioni perché siano sfruttate: obiettivo che non si potrà pienamente raggiungere finché la zona sarà in mano a degrado, spaccio, sporcizia, bivacchi, violenza e microcriminalità. I residenti e diversi imprenditori che, per la zona, stanno facendo davvero molto meritano un deciso cambio di passo da parte di questa Giunta.

Ora basta, via le gradinate dal ponte Carpanini

Ennesimo weekend di assembramenti e risse: è impossibile non capire che il primo ricettacolo di degrado e microcriminalità del Lungo Dora sono proprio gli spalti. La Città provveda a rimuoverli se non è in grado, nonostante un patto siglato con i residenti e con i commercianti per la pulizia delle sponde del torrente, di garantire decoro e sicurezza. Presenterò in Sala Rossa una nuova interpellanza sul tema. L’area non può essere terra di nessuno.

Adesso basta. La misura è colma: i commercianti e i residenti di Lungo Dora Napoli non ne possono più. Noi con loro. Inaccettabile vedere, tutti i weekend o quasi, scene di guerriglia urbana attorno al Ponte Carpanini. A maggior ragione se con gli esercenti e i cittadini la Città ha siglato un accordo per la cura del Lungo Dora e del viale. Da troppo tempo vediamo, da una parte (quella dei cittadini) dedizione e impegno, dall’altra (quella della Città) la totale incapacità di garantire condizioni di sicurezza accettabili. Il Lungo Dora è da tempo terra di nessuno. Risse, spaccio e degrado (gli ultimi episodi sono delle scorse ore) sono incompatibili con una piena riqualificazione della zona e mortificano l’impegno e l’amore che, a differenza della Città, cittadini ed esercenti stanno dimostrando per il loro quartiere. Di quale prova abbiamo ancora bisogno per capire, dopo anni, che le gradinate del Ponte Carpanini sono ricettacolo di degrado e spaccio e che dunque, nell’incapacità conclamata da parte della Giunta di garantire la sicurezza, devono essere rimosse? Ho presentato, sul tema, una nuova interpellanza, che sarà prossimamente discussa in Sala Rossa. Sperando che la Giunta apra finalmente gli occhi.

Lungo Dora Napoli, Santa Giulia e altrove: impedire ai minimarket di comportarsi come bar da asporto aperti fino a tarda sera

Il Comune intervenga in deroga per anticipare – in zone cruciali della città – la chiusura di quelle attività che vendono birre e altri alcolici da frigo ben oltre l’orario di chiusura di bar e locali: evidente il rapporto di causa-effetto con assembramenti (che talvolta degenerano in risse) e abbandoni di vetro (per esempio sul Lungo Dora Napoli). Presenterò un’interpellanza in Comune.

Chiederò con un’interpellanza all’Amministrazione di intervenire in deroga e anticipare la chiusura – in zone come Aurora o Santa Giulia – di quelle attività che, in teoria presentandosi come minimarket, in pratica svolgono la funzione di distributori di bevande alcoliche fredde da asporto aperti 24 ore su 24 o quasi. Molte di queste attività sono veri e propri epicentri di degrado. Attorno a questi esercizi si formano, fino alle ore piccole della notte, assembramenti che talvolta degenerano in risse (vedi quanto successo domenica in zona Aurora). I vetri delle bottiglie – birra, superalcolici, vino – sono poi abbandonati a terra o direttamente nel fiume (vedi ancora Lungo Dora Napoli). La chiusura anticipata in alcune zone della città o comunque il divieto di vendere bevande da frigo dopo l’orario di chiusura dei normali esercizi di somministrazione sono misure necessarie. Presenterò, sul tema, un’interpellanza in Sala Rossa.

Lungo Dora Napoli, ferite che ancora sanguinano

Il lungofiume è, oggi, in condizioni peggiori di cinque anni fa: lunedì la mia nuova interpellanza in Sala Rossa per chiedere di fare finalmente qualcosa contro degrado, spaccio, abusivismo.

Luogo di degrado, bivacchi, sporcizia: Lungo Dora non solo non sta meglio di cinque anni fa, ma – al contrario – lo stato della zona è peggiorato sensibilmente nel quinquennio di Amministrazione Cinque Stelle. Agli “storici” problemi del quartiere si sono aggiunti, negli ultimi tempi, una recrudescenza dello spaccio e l’espandersi, durante i sabati, dell’abusivismo del vicino Barattolo fino alle sponde del torrente. Ferite aperte che non guariscono, nuove piaghe che si aprono. Due risse sono scoppiate solo nell’ultima settimana. Le mie domande alla Giunta: quali sono stati, nell’ultimo anno, gli interventi della Municipale? Quali risultati hanno garantito? Quali misure si stanno prendendo contro lo spaccio e contro il consumo di droga? 

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