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Tag: Governo

Allarme tabaccai: «Con le commissioni tutto il nostro guadagno va in fumo, dunque pagamento in contanti o niente abbonamento del bus»

Sempre più esercenti rifiutano la possibilità di rinnovare i mensili GTT con pagamento elettronico (nonostante l’obbligo da oggi in vigore): il risultato è un disservizio per i cittadini (e per i turisti). GTT copra almeno in parte la commissione, ma sia il Governo a identificare misure per ovviare a una dinamica che si sta verificando su tutto il territorio nazionale. Chiederemo alla Giunta Cirio, da questo punto di vista, di interloquire con Roma.

Scatta da oggi l’obbligo, per le tabaccherie, di accettare il pagamento con bancomat per il rinnovo degli abbonamenti mensili GTT. Le segnalazioni di rifiuti da parte di esercenti che temono di vedere annullato il proprio margine di guadagno ci stanno arrivando numerose. Poter pagare in modalità elettronica l’abbonamento mensile GTT è un diritto del cittadino, a maggior ragione considerando che questa spesa è fiscalmente detraibile solo a fronte del giustificativo di un pagamento avvenuto con carta elettronica. Ottenere un pur minimo guadagno effettuando una vendita che è anche e soprattutto un servizio alla cittadinanza è un diritto degli esercenti.

Chiediamo dunque che sia la politica a identificare e applicare misure utili a garantire il rispetto di entrambi questi diritti, Chiederemo alla Giunta Cirio di interloquire con il Governo a questo proposito.

A fronte di commissioni che, oggettivamente, sono tanto rilevanti da cancellare, in qualche caso, il margine di guadagno per l’esercente, chiediamo che sia GTT a farsi carico di parte almeno della commissione, in modo da garantire nei fatti questa opzione di pagamento presso gli esercizi su strada. Non si può concepire che – in una regione e in un capoluogo che, come il Piemonte e Torino, stanno consolidando la propria vocazione turistica – sia difficile acquistare con moneta elettronica il titolo di viaggio per il Servizio di Trasporto Pubblico Locale.

I3A via da Torino? Un grave errore strategico

Una Torino senza la sede dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale (I3A) è un grave errore strategico: non solo per il nostro territorio, ma per l’intero sistema Paese: una vera e propria occasione persa.

Abbiamo appreso la notizia con disappunto e consideriamo questo un grave errore da parte di questo Governo. Auspichiamo dunque un cambio di rotta. Torino ha tutte le potenzialità che ne fanno la sede giusta, con il Politecnico, l’Università, aziende di livello, start-up innovative e in generale un tessuto sociale, “culturale” e imprenditoriale che ne farebbero la sede migliore, ben più di altre città e ben più della stessa Milano. Fin dal primo momento avevo recepito la proposta di Don Peyron (Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino) promuovendo la candidatura di Torino sia in Consiglio Comunale sia in Consiglio Regionale. Non perdiamo l’ennesima occasione per i giovani, per l’Università, per il Terzo Settore.