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Tag: disabilità

Protesi per la pratica sportiva amatoriale da parte delle persone con disabilità: presto il bando da 400mila euro

La buona notizia è stata appena riferita dalla Giunta in risposta al mio Question Time sul tema: l’inclusione, la realizzazione personale e la tutela della stessa salute delle persone con disabilità motoria passano anche attraverso la piena libertà di praticare sport e questo è un modello che sosteniamo convintamente.

Questione di poche settimane e poi il bando per l’erogazione dei contributi per l’acquisto di protesi a tecnologia avanzata per la pratica sportiva da parte delle persone con disabilità motoria potrà essere pubblicato. Il tetto di spesa individuato per la Regione Piemonte ammonta a 395mila euro. Saranno presto definite le corrette procedure per consentire ai beneficiari l’accesso alla preventiva visita medico-sportiva, altra condizione necessaria alla pubblicazione del bando, che dovrà poi essere adeguatamente promosso. La buona notizia è stata appena riferita dalla Giunta in risposta al mio Question Time sull’argomento. Abbiamo voluto portare in Aula un quesito su questo tema, come Moderati, nella convinzione che la possibilità di praticare attività sportiva sia fondamentale non soltanto ai fini dell’inclusione delle persone con disabilità motoria, ma anche quale strumento di salvaguardia della loro salute. Ci fa piacere che lo stesso Assessore Icardi abbia usato abbia parlato “non solo di obbligo di legge, ma di questione di civiltà”. Sosteniamo convintamente questo modello di inclusione. La Regione Piemonte, in collaborazione con i rappresentanti delle Regioni Toscana, Marche e Lombardia, ha partecipato alla definizione del testo del decreto ministeriale sul tema della “Erogazione di ausili, ortesi e protesi per lo svolgimento di attivitàsportive amatoriali destinate a persone con disabilità fisica”. È già stato chiesto alle ASL di individuare un referente che possa seguire la corretta applicazione di tutte le disposizioni contenute nel Decreto.

Legge Delega sulla disabilità, la proposta dei Moderati: il Piemonte sia capofila nella fase sperimentale

Con un OdG, il cui inserimento tra i temi del Consiglio Regionale ho appena ottenuto, chiedo l’apertura di un tavolo di concertazione tra Regione, INPS e Associazioni del Terzo Settore affinché la nostra Regione possa candidarsi come capofila nella fase sperimentale, prevista a partire dal 1° gennaio 2025, della Legge 227, che prevede la revisione a livello nazionale delle disposizioni vigenti in tema di disabilità.

Il Piemonte tenga fede alla propria storia recente, che lo ha visto all’avanguardia in tema di sostegno alle persone con disabilità: con un OdG appena inserito nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte propongo all’Aula di impegnare la Giunta all’istituzione, nel più breve tempo possibile, di un tavolo di concertazione tra Regione, INPS e Associazioni del Terzo Settore, rappresentanti le patologie croniche più complesse e maggiormente invalidanti, al fine di candidarsi come Regione capofila nella fase sperimentale, prevista a partire dal 1° gennaio 2025, della Legge 227. La possibilità di avere il tavolo già attivo nei prossimi 12 mesi sarebbe strategico per essere già pronti a partire dal 1° gennaio 2025 e affinché la riforma sia testata in maniera attiva e propositiva nel corso del 2024 sul nostro territorio.

Il fine è raggiungere il traguardo del pieno rispetto dei principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Tutte le Regioni, Piemonte compreso, sono chiamate a partecipare attivamente e concretamente alla costruzione di un nuovo modello di riconoscimento, valutazione e tutela della disabilità. La Legge 227 del 22 dicembre 2021 ha delegato il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità, al fine di garantire alla persona con disabilità il riconoscimento della propria condizione, anche attraverso una valutazione della stessa che consenta il pieno esercizio dei suoi diritti civili e sociali, compresi il diritto alla vita indipendente e alla piena inclusione sociale e lavorativa. La Legge impone l’effettivo e pieno accesso delle persone con disabilità al sistema dei servizi, delle prestazioni, dei trasferimenti finanziari e di ogni altra agevolazione, promuovendo altresì l’autonomia della persona con disabilità nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione.

Disability Manager, è legge: grande soddisfazione, la Regione si doti di questa figura entro la fine della legislatura

Il Consiglio Regionale dà voto favorevole al mio testo di legge, ora contiamo di vedere questa figura incardinata entro i prossimi mesi. Grande soddisfazione per il bel risultato e per un passo avanti importante compiuto sulla strada della piena inclusione delle persone con disabilità. Anche il Comune di Torino si era dotato di un’analoga figura su mio impulso.

Sarà istituito, presso la Giunta regionale, l’ufficio del Disability Manager: lo stabilisce il testo di legge da me presentato e appena approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte. Esprimo grande soddisfazione per un passo importante lungo la strada che conduce alla completa inclusione lavorativa e alla piena partecipazione delle persone con disabilità. Ci auguriamo che la nuova figura introdotta sia incardinata nei prossimi mesi. Sarà inoltre istituito, sempre in virtù del testo approvato, il Registro regionale dei Disability Manager. Il testo di legge ha trovato il favore concorde di tutte le forze politiche, cosa che accolgo con soddisfazione, così come mi soddisfa la sintesi raggiunta nel testo approvato. Anche il Comune di Torino si era dotato, sempre su mio impulso, di una analoga figura.

Il Disability Manager avrà il compito di costruire soluzioni efficaci affinché sia garantita la piena partecipazione delle persone con disabilità. Con il Disability Manager sarà più facile garantire la valorizzazione delle capacità delle persone con disabilità, a vantaggio della realizzazione della persona e dei suoi risultati professionali. Il candidato al ruolo di Disability Manager dovrà essere scelto per le proprie competenze e capacità, per garantire il massimo del merito e dell’efficacia d’azione. Il Disability Manager dovrà predisporre una relazione sull’attività espletata che la Giunta trasmetterà annualmente alla competente Commissione consiliare.

Sei una persona con disabilità e utilizzi un cane per assistenza? Il tuo animale non è riconosciuto dalla legge

I cani guida per persone non vedenti o ipovedenti sono invece tutelati da una specifica Legge dello Stato: ho presentato un Ordine del Giorno affinché sia colmato, sia a livello regionale che nazionale, questo divario (il mio atto è stato inserito nell’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale del Piemonte).

Il loro contributo è fondamentale, eppure la Legge non li riconosce e non li tutela: sono i cani per assistenza. Tanti e diversi i loro compiti: alcuni sono addestrati per recuperare oggetti caduti, accendere e spegnere gli interruttori, aprire porte e chiudere cassetti; altri, che assistono persone con disabilità uditiva, avvisano il padrone se squilla il telefono, se il bambino piange o chiama, se suona un allarme; altri ancora chiedono aiuto se la persona con diabete o epilessia ha bisogno di un intervento urgente oppure assistono persone con autismo; i cani d’allerta medica sono in grado di segnalare una crisi medica imminente e, in caso di necessità, avvisare altre persone. Sarebbe sufficiente sostituire le parole “persona con disabilità o particolari patologie assistite da un cane a questo scopo addestrato” alle parole “privo di vista” al primo Comma dell’Articolo unico della Legge 37/1974 per estendere la normativa e colmare l’attuale divario. Se approvato dall’Aula il mio atto di indirizzo, inserito all’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale, impegnerà la Giunta a promuovere tutte le iniziative necessarie affinché siano equiparati nella normativa, sia a livello regionale che nazionale, i cani d’assistenza per le persone con disabilità o particolari patologie e i cani d’allerta medica ai cani guida per le persone non vedenti e ipovedenti.

Il Duomo sia accessibile per tutti dall’ingresso principale

Sottoscriviamo le richieste della CPD, si trovi una soluzione al più presto.

Che il principale luogo di culto di Torino, la cattedrale di San Giovanni Battista, non sia accessibile dall’ingresso principale è un fatto che non possiamo più accettare. Facciamo convintamente nostre tutte le richieste della CPD. Ci sorprende che, da anni, il dibattito sia fermo allo stesso punto, come se chiedere il diritto di tutti a entrare in chiesa fosse una pretesa assurda. Il Duomo di Torino esiste dal XV Secolo: da oltre cinquecento anni l’accesso alle persone con disabilità motoria non è di fatto consentito dalla scalinata che si affaccia sulla piazza. Da qui – e non da ingressi laterali – ci auguriamo di vedere finalmente entrare tutti i fedeli, senza eccezioni. Non possiamo immaginare funzioni, battesimi o matrimoni ai quali non tutti (magari gli sposi stessi o i genitori del battezzando) possano accedere dall’ingresso principale. A maggior ragione alla luce delle nuove tecnologie in fatto di materiali capaci di garantire soluzioni non impattanti, progetti in grado di coniugare accessibilità e rispetto dei parametri estetici di un edificio rinascimentale sono assolutamente percorribili. Si trovi al più presto una soluzione. Lo dobbiamo a tutti i cittadini e in particolare ai tanti che hanno portato avanti questa battaglia, a partire dal compianto Presidente della CPD Paolo Osiride Ferrero. Una città la cui cattedrale non è accessibile non può e non potrà mai definirsi una città accessibile in senso assoluto.

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I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

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