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Tag: Cultura

Il “carosello”… dell’assurdo: giostre dei parchi chiuse a causa COVID

Queste attività non possono restare attive in quanto “spettacoli itineranti” (rischio di tracollo economico, si stima, per 2mila famiglie in Piemonte): eppure, sono totalmente sicure e sanificabili dopo ogni “giro” (a differenza, per esempio, di altalene e scivoli delle aree gioco, mai sanificate dopo l’uso). In altre Regioni (per esempio in Liguria) l’interpretazione della normativa è differente: adeguiamoci anche noi o diverse famiglie perderanno la loro fonte di reddito. Sul tema, sto presenterò un’interpellanza in Consiglio Comunale.

Sono le giostre “per antonomasia”: i classici caroselli con i cavalli a dondolo o le automobiline che si trovano, da sempre, nei parchi o nelle aree verdi cittadine. Sono, tipicamente, a gestione familiare. Sono una decina sul territorio di Torino. E da mesi non possono “funzionare”: un interpretazione della normativa le incasella, infatti, nella categoria degli “spettacoli itineranti”, chiusi a causa COVID. Questo succede in Piemonte: non in altre Regioni italiane, quali per esempio la Liguria, dove queste attrazioni continuano a lavorare. Questione di interpretazione, dunque. Chiedo di ripensare l’interpretazione della norma: si tratta di attività assolutamente sicure e sanificabili dopo ogni utilizzo (a differenza di altalene, scivoli e palestrine delle aree gioco comunali, regolarmente aperte, utilizzate di continuo e mai sanificate dopo l’uso). Non ha alcun senso che a questi giostrai (una manciata sul nostro territorio) sia impedito di lavorare. Parliamo di poche giostre singole (non certo di luna park), presso le quali il rischio di assembramenti è sostanzialmente nullo e che possono funzionare in assoluta sicurezza. Troviamo il modo di permettere loro di restare aperti o per queste piccole imprese sarà la fine. Sul tema, presenterò un’interpellanza in Sala Rossa.

Sostegno alle Scuole di Musica dopo un anno di Covid? Non più rimandabile

Ho appena ribadito questa richiesta in Consiglio Regionale con un’interrogazione urgente: finora, abbiamo garantito bonus a quasi tutti, ma non ad attività (peraltro assolutamente sicure) di questo tipo, che in dodici mesi hanno visto crollare i propri iscritti quasi della metà. La Giunta si dice consapevole e disponibile: noi aspettiamo interventi concreti.

Un dato su tutti per riassumere una crisi tremenda: iscritti crollati del 45% in un anno di pandemia. Parliamo delle Scuole di Musica, tra le pochissime realtà a non aver mai ricevuto neanche la promessa di un bonus. Il codice ATECO 85 59 90 è infatti sempre stato escluso da ogni tipo di sostegno economico. Appena discussa in Consiglio Regionale del Piemonte la mia interrogazione urgente (“urgente” evidentemente solo di nome, essendo stata portata in Aula oltre due mesi dopo essere stata da me presentata…): l’Assessore Poggio si è detta consapevole della drammatica crisi di questo settore e si dichiara possibilista in merito a un futuro sostegno economico, con la possibilità di integrare la Legge Quadro regionale e auspicando il sostegno del Governo. Bene: la Giunta stessa, tuttavia, riconosce esplicitamente che al momento non sono previsti, a bilancio, nuovi bonus. Da parte mia ho sottolineato che anche in questo caso sostenere queste realtà serve anche a evitare fenomeni di abusivismo o perlomeno di improvvisazione. Un sostegno è fondamentale per evitare chiusure a ripetizione e perdita di posti di lavoro. Le Scuole di Musica garantiscono, per loro stessa natura e tipologia organizzativa, una modalità didattica perfettamente sicura dal punto di vista sanitario.

La Giunta estende la validità del Pass60, ma dimentica di avvertire i torinesi

L’Amministrazione ha, come da me richiesto con un’interpellanza, prorogato la scadenza della tessera culturale dedicata ai neo-sessantenni torinesi, non utilizzata quest’anno a causa del COVID, ma non ha pubblicato la notizia sul sito del Comune: se un diritto non è comunicato non esiste, si provveda subito ad aggiornare la pagina.

Il diritto c’è, ma non si vede. Né si conosce. Dunque, di fatto, non esiste. Ringrazio la Giunta per aver, come da me richiesto con un’interpellanza appena discussa in Consiglio Comunale, approvato la proroga del periodo di fruizione della tessera Pass60: peccato che la notizia non compaia sull’apposita pagina del sito della Città. Mi auguro che si ponga rimedio quanto prima. La tessera Pass60 garantisce ai torinesi, nell’anno del loro 60esimo compleanno, la possibilità di visitare mostre e musei, di assistere a concerti e di partecipare ad attività sportive. Con l’interpellanza appena discussa chiedevo appunto di estendere il periodo di fruizione della card al nuovo anno dopo mesi di chiusura di musei e mostre, non solo per dare un segnale positivo alla cittadinanza, ma anche per restituire a tanti torinesi la possibilità di non perdere utili opportunità culturali.

Il Museo dell’Artiglieria deve tornare alla Cittadella (e farlo in tempi brevi)

Lunedì in Consiglio Comunale la mia nuova interpellanza sul tema.

Centotrent’anni: da tanto dura il vincolo che impone di destinare la Cittadella a sede Museo Storico Nazionale d’Artiglieria. Questa condizione fu posta al momento della cessione del bene al Comune di Torino (1891): dal 2008, tuttavia, data di inizio dei lavori di ristrutturazione, tutti gli allestimenti e i documenti sono sono stati trasferiti presso la Caserma “Carlo Amione” in piazza Rivoli. Qui, le condizioni di contesto non sono adatte non dico all’esposizione, ma forse neanche alla conservazione di un patrimonio storico-culturale di tale prestigio, natura e dimensione; lo stesso locale messo a disposizione dell’Associazione Amici del Museo (la cui attività è ferma da due anni) quale ufficio e archivio è stato dichiarato inagibile. Torno lunedì in Consiglio Comunale, dopo i quesiti da me discussi nel 2018, a presentare un’interpellanza sul tema. Non pare siano stati avviati studi per un riallestimento museale della parte già agibile della Cittadella: per il rifacimento, ritenuto indispensabile, del padiglione laterale manca ancora il finanziamento (circa 10 milioni di euro): tempi lunghi, dunque? Quanto esattamente? Urge sollecitare il Ministero della Difesa a utilizzare al più presto il Mastio per ripresentare al pubblico il patrimonio del Museo. Mi aspetto risposte puntuali e convincenti: il Museo dell’Artiglieria deve tornare a far parte a pieno titolo del patrimonio culturale e dell’offerta turistica di Torino. 

La mia richiesta in Comune: proroga per la card Pass60, di fatto inutilizzata nell’anno del COVID

Con un Ordine del Giorno in Sala Rossa, chiedo l’estensione delle agevolazioni per recuperare un anno di fatto perso: la tessera è il dono della Città ai torinesi che compiono 60 anni durante l’anno solare e garantisce accesso gratuito (o quasi) a varie opportunità culturali e sportive.

Un piccolo ma importante segnale: estendere anche al 2021 la validità della tessera Pass60 ai torinesi che non hanno potuto sfruttarla in questo 2020, avendola ricevuta quale dono per il proprio sessantesimo compleanno. Questa è la mia richiesta in Consiglio Comunale, con un Ordine del Giorno appena presentato. Come Moderati riteniamo importante che la Città di Torino dia un segnale con un forte contenuto simbolico: negli ultimi undici mesi di pandemia, la possibilità di visitare mostre e musei, di assistere a concerti e di partecipare ad attività sportive è stata, per lunghi periodi, negata per ragioni di forza maggiore. Chiederemo pertanto di estendere il periodo di fruizione della card al nuovo anno per i neo sessantenni aventi diritto. Siamo convinti che così si possa non solo comunicare un messaggio positivo, ma anche restituire a tanti torinesi la possibilità di non perdere utili opportunità culturali.