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Tag: Comune di Torino

Assurdo pagare tariffa piena (e salata) per posteggi che non si trovano

Giusto abbassare il prezzo delle “Strisce Blu” nei quartieri della movida, a maggior ragione alla luce degli ulteriori posti persi con i nuovi dehors: faccio mio l’appello dei residenti di Vanchiglia e ringrazio i colleghi Moderati che, in Circoscrizione 7, hanno presentato un’interpellanza insieme al Gruppo PD per chiedere sconti sugli abbonamenti per i residenti. Una simile misura è urgente per tutti i quartieri “di movida” in città. Prossimamente si discuterà in Sala Rossa una mia interpellanza sull’argomento degli stalli gialli e blu a Vanchiglia.

Se il posteggio non si trova, pagare la tariffa piena non ha senso. Ne sono profondamente convinto e altrettanto convintamente sostengo l’appello dei cittadini (e dei Moderati, che, in Circoscrizione 7, hanno presentato sul tema un’interpellanza insieme al Gruppo PD): le tariffe degli abbonamenti siano abbassate per i residenti. Pagare il prezzo pieno per un servizio la cui disponibilità è sempre minore è assurdo. La concessione dello spazio gratuito agli esercizi commerciali per i dehors è un ulteriore elemento che comporta la diminuzione degli stalli a disposizione. Questo vale per tutti i quartieri cittadini di movida, per i quali sostengo la necessità di questa misura a favore dei residenti che pagano l’abbonamento. Per quanto riguarda il quartiere Vanchiglia, a mia volta discuterò prossimamente in Consiglio Comunale un’interpellanza sul tema degli stalli gialli e blu e sui relativi controlli, da parte della Municipale, per garantire il rispetto del prioritario diritto dei residenti.

Blocco auto, adesso intervenga il Governo

Il Ministero intimi alle Regioni di revocare un provvedimento assurdo, che – a fronte di ricadute ambientali incerte – penalizza chi lavora e le fasce più fragili della popolazione.

Limitare il traffico in tempi di secondo picco pandemico e di secondo lockdown non ha senso: a questo punto, sia il Governo stesso a chiedere alle Regioni la revoca di un provvedimento privo di logica, che finirà per far crescere ulteriormente il fattore di riempimento dei mezzi pubblici (con le relative conseguenze in termini di rischio di contagio, anche perché il servizio di trasporto pubblico è stato ridotto e non è sufficientemente monitorato) e che penalizza chiunque lavori o abbia un’attività imprenditoriale.

Questo provvedimento non è solo assurdo, ma comporta contraddizioni: per esempio, come si deve comportare chi, avendo prenotato un tampone in uno degli hotspot drive in o drive through del territorio, si sposta a bordo di un veicolo diesel Euro 5? Dovrà rinunciare? Sarà ricontattato per ricalendarizzare un nuovo appuntamento? Sarà dirottato presso un altro punto accessibile a piedi? 

Mi auguro inoltre che sia scrupolosamente rispettata (possibilmente senza chiedere a questi automobilisti di circolare con la documentazione in tasca) la deroga dal blocco per i cittadini con Isee inferiore ai 14mila euro. Diversamente, a essere bloccate sarebbero anche le oltre 8mila famiglie che, sul solo territorio torinese, si affidano per andare avanti ai pacchi dono dei dodici snodi di Torino Solidale, pacchi per il ritiro dei quali l’auto è assolutamente necessaria, vista la mole e l’ingombro. L’alternativa è che, a spostarsi, debbano essere proprio i pochi Volontari attivi. A loro volta in auto: sperando che il loro non sia un mezzo troppo vecchio.

A fronte di effetti ambientali per lo meno incerti, abbiamo certissime ricadute negative su chi è più fragile e debole e su chi produce ricchezza e lavoro.

Presto alla Tesoriera panchine nuove di zecca

Bel risultato che premia il mio impegno.

La Città di Torino interverrà, come da me richiesto alla Giunta, per ripristinare o sostituire tutte le panchine ammalorate o vandalizzate presso il Parco della Tesoriera. Moltissime delle 120 panchine di pregio presso il parco di corso Francia 186 sono infatti da mesi, di fatto, inutilizzabili. La Giunta, rispondendo poco fa in Consiglio Comunale alla mia interpellanza sul tema, ha garantito che si interverrà nell’ambito di un appalto attualmente in corso per la sostituzione o la manutenzione di tutte le panchine danneggiate. I lavori sono già iniziati e questo mi fa ben sperare su tempistiche ragionevoli. Il Parco della Tesoriera è uno dei luoghi simbolo della Circoscrizione 4 e dell’intera Torino.

Torino, Campo Nomadi diffuso

Corso Salvemini, via Gorizia e strada delle Cacce, ma anche via Bologna e via Aosta: ecco solo alcuni dei luoghi della nostra città da tempo trasformati, di fatto, in accampamenti. Aumenta la preoccupazione dei residenti. Ho portato il tema in Consiglio Comunale con un’interpellanza.

Diverse zone di Torino si stanno trasformando in una sorta di Campo Nomadi diffuso: in particolare a Mirafiori e a Santa Rita, Barriera di Milano e altri quartieri. Cresce, in proporzione, la preoccupazione e il disagio dei residenti, ai quali poco importano le questioni di pura forma, le minuzie, le riflessioni relative al fatto che i camper posteggiati da settimane siano o meno fissati all’asfalto della strada: aspettano, in compenso, di non dover più vedere degrado, bidoni dell’immondizia rovesciati a terra, fontanelle utilizzate per l’igiene personale delle persone accampate e altre talvolta ancora più gravi conseguenze. Questa situazione è il risultato di quindici anni nei quali abbiamo tollerato atteggiamenti invece non accettabili. Resto preoccupato dalla nostra lentezza nell’intervenire e nel trovare soluzioni. Sempre più spesso questi accampamenti improvvisati e totalmente abusivi si formano nei pressi di caseggiati di edilizia popolare. Con le conseguenze che ormai conosciamo: alloggi occupati, fenomeni di microcriminalità, degrado, furti, minori e soggetti fragili utilizzati come “scudi” per evitare lo sgombero, allacciamenti non autorizzati alle utenze. La nostra città è solidale: questo non vuol dire che sia nostro dovere tollerare comportamenti che sono invece intollerabili. Il mio impegno, sia in Sala Rossa sia a Palazzo Lascaris, continua.

Abbattimento barriere architettoniche in case ATC, i fondi non bastano

Dal 2006 la Regione Piemonte non eroga finanziamenti specifici per effettuare gli interventi: le sole economie residue non bastano per coprire tutti i lotti e le richieste che provengono da inquilini con disabilità inferiore al 100% vanno “in coda”. Servono quasi 1,4 milioni per coprire le 154 richieste in attesa dal 2016. Non nascondo la mia preoccupazione e mi impegnerò in Comune e in Regione perché si trovino altre risorse. I dati sono forniti dall’Assessorato in risposta a una mia interpellanza sul tema appena discussa in Consiglio Comunale.

Un quadro allarmante e una significativa sproporzione tra il gran numero di interventi necessari e le scarse risorse: questa la situazione relativa ai necessari abbattimenti di barriere architettoniche nelle nostre case ATC. Sul tema ho appena discusso un’interpellanza in Consiglio Comunale. Se fino al 2006 la Regione Piemonte (presenterò un analogo atto anche a Palazzo Lascaris) destinava finanziamenti specifici per l’eliminazione di barriere architettoniche in edifici di Edilizia Sociale, da quasi quindici anni l’Agenzia può contare sulle sole economie residue, che bastano appena per i casi più urgenti Troppo poco, alla luce di un patrimonio immobiliare che risale, in gran parte, ai decenni passati, quando gli standard erano ben diversi. I tempi, per fortuna, sono cambiati: l’aspettativa di vita è aumentata e le carrozzine motorizzate, molto più ingombranti, sono sempre più diffuse. L’età media dei torinesi si sta a sua volta alzando: sono sempre più numerose le richieste di trasferimento da alloggi non accessibili a unità abitative prive di barriere architettoniche, cosa che, anche quando è concessa, richiede tempi lunghissimi. Le risorse che stiamo mettendo a disposizione per abbattere le barriere non sono sufficienti: al momento l’Agenzia sta dando priorità agli interventi richiesti da persone con disabilità al 100%, senza riuscire a coprire 154 richieste (importo stimato: 1,36 milioni di euro) da parte di inquilini con invalidità parziale. Urgono fondi per finanziare altri lotti di interventi. Spero che il tema sia messo all’ordine del giorno per i prossimi mesi, sia a livello comunale e sia a livello regionale. Una vera e completa accessibilità conviene a tutti e aumenta il valore economico degli appartamenti.

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

#AppendinoDoveSei

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