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Tag: città metropolitana

DDL “Allontanamento Zero”, anche il Consiglio Metropolitano, con un Ordine del Giorno, dice no

Dopo l’ennesimo segnale, la Giunta Cirio torni finalmente sui suoi passi.

Anche il Consiglio della Città Metropolitana di Torino si esprime contro il DDL “Allontanamento Zero”, con un Ordine del Giorno che passa a maggioranza durante la seduta di ieri. Di fronte all’ennesima Istituzione che – insieme ad Associazioni di famiglie affidatarie ed esponenti della società civile – prende una netta posizione sul tema, ci aspettiamo che la Giunta Cirio tragga le dovute conclusioni, ripensando finalmente le proprie scelte. Non è con un testo così che si migliora la protezione dei bambini e delle famiglie. Tutt’altro: “Allontanamento Zero” rischia di far pericolosamente rima con “tutela zero”. La nostra regione si è sempre distinta per le buone pratiche, per il numero e la qualità delle realtà attive nel settore. Nella piena consapevolezza che le cose da cambiare e modificare non mancano, nella convinzione che gli eventuali errori siano da sanzionare senza sconti, affermiamo per l’ennesima volta che un argomento delicato quale l’affido di minori non può diventare un metaforico terreno sul quale piantare bandierine ideologiche, facendo campagna elettorale permanente e rischiando di creare un clima di sospetto su Associazioni e realtà di specchiata correttezza che svolgono un ruolo fondamentale. Si vuole davvero fare il bene dei minori e delle famiglie? Lo si dimostri, investendo seriamente nel settore socio-sanitario.

COMUNICATO MODERATI – Soddisfazione per il risultato della Lista Città di Città e per l’elezione di Gianfranco Guerrini in Consiglio Metropolitano

Premiato il nostro modo serio di fare politica.

Siamo felici per l’esito elettorale dalla Lista Città di Città e particolarmente orgogliosi del risultato del Sindaco di Vinovo, Gianfranco Guerrini, persona capace e preparata, che come Moderati abbiamo voluto candidare per il rinnovo del Consiglio Metropolitano.

Il suo risultato personale, arrivato secondo in ordine di preferenze a pochi voti dalla prima eletta, premia i Moderati e il suo modo serio, gentile, capace e competente di lavorare al servizio dei cittadini e delle Istituzioni.

Siamo certi che Gianfranco Guerrini darà al Sindaco Metropolitano Stefano Lo Russo e all’ente metropolitano tutto un contributo importante nelle politiche di sviluppo e di crescita al sostegno dei comuni torinesi.

Silvio Magliano – Coordinatore Provinciale Moderati, Torino.
Carlotta Salerno – Coordinatrice Cittadina Moderati, Torino.

Fondazione XX Marzo, Società Parcolimpico e contratti in essere: urge una seria riflessione da parte delle istituzioni

Alla luce della notizia del commissariamento di Parcolimpico srl, società che gestisce il Pala Alpitour, chiederemo anche in Consiglio Regionale, come Moderati, di aprire un serio ragionamento sul fatto che il nostro patrimonio olimpico non può rimanere in queste condizioni. Ringrazio il Prefetto per la chiarezza e per aver sgomberato il campo, con il proprio intervento, da ogni zona d’ombra rispetto alle ATP Finals. Le Istituzioni, che gestiscono quote di Parcolimpico srl attraverso la Fondazione XX Marzo, mettano la questione della trasparenza al primo punto del proprio ordine del giorno: non sono tollerabili chiaroscuri e zone d’ombra. Sul tema, la Giunta Comunale ha appena riferito in Sala Rossa le proprie comunicazioni.

In apertura di seduta odierna la Giunta ha fornito al Consiglio Comunale comunicazioni sulle notizie riguardanti la Società Parcolimpico srl. Ringraziamo il Prefetto per la chiarezza e per aver voluto sgomberare il campo da ogni sospetto e fraintendimento: il commissariamento della Società che gestisce il PalaAlpitour riguarda eventi passati e non la vendita di biglietti per le ATP Finals, il cui cronoprogramma non è in discussione. Chiederemo ora come Moderati, in Consiglio Regionale, che si apra una grande riflessione sul ruolo della Fondazione XX Marzo, sul ruolo della Società Parcolimpico srl e sulle regole di ingaggio dei contratti in essere. Non possiamo più permettere che un patrimonio come quello che ci arriva dalle Olimpiadi sia offuscato da zone d’ombra, sulle quali dobbiamo fare chiarezza nella maniera più nitida e il più velocemente possibile. Le Istituzioni si muovano immediatamente, occupandosi della questione, Il patrimonio olimpico non può rimanere in queste condizioni. Parcolimpico srl, che ha in gestione per 30 anni gli impianti ereditati da Torino 2006, è costituita da due soci: il partner pubblico Fondazione XX Marzo 2006 (che possiede il 10% delle quote societarie) e il socio privato, Get Live 2 (90% di quote), all’interno del quale il principale azionista è Live Nation, leader mondiale nella produzione e organizzazione di concerti ed eventi. Fondazione XX Marzo 2006 è stata costituita dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino, dalla Provincia di Torino ora Città Metropolitana e dal CONI al termine delle XX Olimpiadi Invernali Torino 2006 e dei correlati IX Giochi Paralimpici Invernali per raccoglierne e valorizzarne l’eredità sia materiale sia immateriale.

La sicurezza stradale tra Caselle e Leinì non può essere subordinata alla costruzione di un centro commerciale

Intersezione tra SP10 e SP460, appena discussa in Consiglio Metropolitano la mia interrogazione sul tema: ma la risposta del Consigliere Delegato ci lascia perplessi. Non ci risultano pratiche da ancora da svolgere a carico del Comune di Leinì; abbiamo di contro ben chiara l’urgenza di intervenire su quel tratto di strada e di territorio. La sicurezza delle nostre strade è precedente e prioritaria, da tutti i punti di vista, rispetto al progetto del centro commerciale Open Mall di Caselle e deve essere garantita a prescindere dalla realizzazione del centro commerciale stesso (attualmente l’intervento urbanistico è collegato, a scomputo, proprio alla realizzazione del centro commerciale). Facciamo nostre senza mezzi termini le richieste dei Sindaci e dei residenti di questa porzione di territorio.

La realizzazione del Centro Commerciale Open Mall di Caselle è tutt’altro che certa, se non nell’esito finale quantomeno nei tempi: pretendiamo certezza assoluta e tempi brevi, invece, per quanto riguarda la realizzazione delle due rotonde all’intersezione tra la SP10 (tra Caselle e Leinì) e la strada Provinciale di Ceresole (SP460). 
Questo intervento urbanistico è attualmente collegato, a scomputo, alla realizzazione da parte di Satac dell’Open Mall di Caselle: ma la sicurezza stradale del nostro territorio non può essere vincolata alla realizzazione, ormai incerta nei tempi e forse nell’esito finale, di un centro commerciale.

Dopo aver discusso in Consiglio Metropolitano un’interrogazione proprio su questo argomento restiamo con molti dubbi. Non ci risulta per esempio, come affermato invece dal Consigliere Delegato, che il Comune di Leinì debba ancora terminare procedure di esproprio di sorta. Il problema di sicurezza esiste da ben prima dell’ipotesi di costruire un Centro Commerciale a Caselle e deve essere risolto a prescindere dalla realizzazione di quest’ultimo. La Città Metropolitana prenda un impegno e decida di intervenire direttamente se, entro una certa data, le due rotonde non saranno state realizzate da Satac. Le due rotonde servono per la sicurezza di quel tratto di strada e di quell’intersezione: concepirle come mero intervento urbanistico alla luce dell’aumento del traffico che potenzialmente causato dall’apertura del centro commerciale è un punto di vista miope sull’intera questione. Satac ha più volte fatto sapere di non avere certezze sui tempi di realizzazione del Centro Commerciale e ha ripetutamente sottolineato la necessità di riconsiderare ogni progettualità alla luce della pandemia.

Della messa in sicurezza dell’intersezione, dapprima con l’ipotesi di un intervento configurato “a quadrifoglio” e poi con le due rotonde, si discute da vent’anni: due decenni durante i quali troppi sono stati gli incidenti, talvolta con morti e feriti. Il territorio chiede con forza l’intervento e io faccio mia senza mezzi termini questa richiesta.

Gronda Leinì-Caselle-Volpiano, i Comuni sono disposti a investire: e la Città Metropolitana?

Sul tema della mobilità a nord di Torino questa Amministrazione Metropolitana ha fatto pochissimo. I Comuni del Territorio sono pronti a mettere di tasca propria parte delle necessarie risorse economiche. Non si esclude la possibilità di allargare il progetto anche a Brandizzo. Discussa poco fa in Consiglio Metropolitano la mia interpellanza sulla mobilità dell’Area Omogenea 4: ho chiesto un cambio di passo, sul tema, all’Amministrazione Metropolitana.

Leinì, Caselle e Volpiano sono pronte: hanno già firmato un protocollo di intesa per una linea di gronda che preveda una corsa ogni ora. La stessa estensione della linea fino a Brandizzo per il collegamento con l’ospedale di Chivasso è un’ipotesi percorribile. Una simile formula – i Sindaci ne sono convinti – può funzionare come forma efficace di collegamento su un territorio sul quale risiedono oltre duecentomila piemontesi. Un progetto per realizzare il quale i Comuni sono disponibili a investire. E la Città Metropolitana?

Mi restano diverse perplessità immediatamente dopo aver discusso poco fa in Consiglio Metropolitano la mia interrogazione sulla mobilità a nord di Torino. Il Consigliere Delegato si è detto dubbioso sull’efficacia delle linee di gronda. Bisogna vedere, però, come queste gronde sono pensate e progettate: tendenzialmente, le linee di gronda funzionano se propongono un numero sufficiente di corse e se collegano stazione con stazione.

Questo è proprio ciò che attualmente chiede il territorio a nord di Torino: ho chiesto all’Amministrazione Metropolitana di prendere altrettanto sul serio le istanze di questi Comuni, che da parte mia sostengo senza mezzi termini.

Una linea di collegamento via autobus tra Brandizzo e Caselle unirebbe SFM2, SFM4, Ferrovia Canavesana e ferrovia Torino-Milano, collegando direttamente anche gli ospedali dell’ASL To4. Le molte sollecitazioni all’Agenzia della Mobilità Metropolitana e a GTT da parte dei Comuni interessati non hanno avuto, a oggi, esito positivo. Ancora non sono state definite né le modalità di esercizio né l’eventuale ripartizione dei costi.

Solo con la linea di gronda tra Brandizzo e Caselle si potrà permettere un rapido accesso ai servizi ferroviari e all’aeroporto per tutti i cittadini della zona territoriale omogenea Area 4. Molti sarebbero gli effetti positivi sull’intensità del traffico r su nodi e arterie particolarmente congestionati di tutta l’area. I cittadini hanno inoltre necessità di un accesso diretto, che attualmente manca in alcuni comuni, al Sistema Ferroviario Metropolitano.