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Tag: Città di Torino

In via Bologna 267/5 è il caos

Forse cinquanta gli occupanti in tre appartamenti, cantine trasformate in magazzini e ignoti che consumano droga nelle scale e negli spazi comuni: presenterò una nuova interpellanza.

Chi, tra i residenti di via Bologna 267, è stato via qualche giorno per l’estate al ritorno ha trovato una situazione, se possibile, ancora più grave rispetto a luglio. Si stima siano una cinquantina, senza contare coloro che vivono all’interno dei mezzi posteggiati, le persone che si sono stabilizzate nei tre appartamenti occupati. Ovunque si trovano camper e furgoni posteggiati, fino a corso Taranto. Diverse volte sono stati visti soggetti scaricare mercanzia varia (argenteria, copertoni): le cantine sono piene. «Scendere in cortile? Semplicemente impossibile: è pieno costantemente fino a notte inoltrata»: parola di residenti. È vero che questi soggetti “ospiti” si sono allacciati abusivamente e usufruiscono della corrente elettrica a spese dei condomini? È vero che ignoti si fermano e consumano droga nelle scale e negli spazi comuni? È vero che si verificano continuamente atti di vandalismo? Tutte domande che rivolgerò alla Giunta, in Sala Rossa, discutendo una mia nuova interpellanza sul tema.

Manfrina dei mille euro ai rom, la Giunta sapeva benissimo; a questo punto, delle due l’una: o qualcuno è incapace o qualcuno deve dimettersi

«Ci aspettavamo che qualcuno (dei nomadi) facesse di testa sua», dichiara l’Assessore: una previsione che si è puntualmente verificata. Con quelle decine di migliaia di euro si sarebbero potute sostenere tante famiglie e imprese torinesi messe in ginocchio dalla crisi. Gravissimo agire a Consiglio chiuso: ma i Moderati chiederanno conto alla Sindaca in occasione della prima seduta utile. Ci sono tutti gli estremi per le dimissioni dell’Assessore. Questa è materia da Conte dei Conti.

Le parole dell’Assessore non lasciano dubbi: l’Amministrazione, dunque, sapeva benissimo che qualcuno avrebbe “fatto di testa sua”. Cosa che si è puntualmente verificata: con i soldi erogati dal Comune (dai 400 ai mille euro a nucleo) diverse famiglie si sono costruite una nuova baracca in via Reiss Romoli dopo aver lasciato via Germagnano. La Giunta non si nasconda dietro un dito, quello rappresentato dal fatto che il terreno del nuovo insediamento è privato. Quella che si sta configurando è una truffa bella e buona ai danni dei cittadini: materia per la Corte dei Conti, con l’aggravante rappresentata dal fatto che le casse comunali sono a secco causa emergenza sanitaria, e ragione più che sufficiente per le dimissioni dell’Assessore, che sapeva benissimo che queste persone si sarebbero semplicemente spostate da un insediamento all’altro. Altro che superamento dei Campi Nomadi: forse questa Amministrazione ci sta prendendo gusto a porre le condizioni perché terreni privati (e case ATC) siano occupati. Quante famiglie torinesi in difficoltà e quante piccole imprese messe in ginocchio dalla crisi si sarebbero potute aiutare con questi soldi? Totalmente inaccettabile, poi, la scelta, consapevole e politica, di agire in questo senso nelle settimane di non attività del Consiglio Comunale: ma Appendino e la sua Amministrazione sappiano che il Gruppo dei Moderati chiederà conto di tutto in occasione della prima seduta utile. 

Via Lauro Rossi, la rotatoria fa paura

Intersezione con via Fossata 70: la segnaletica crea confusione e gli incidenti sono all’ordine del giorno. Ho presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale per la risoluzione del problema.

Tre incidenti segnalati alla Polizia Municipale solo nell’ultimo mese. Chissà quanti altri verificatisi e non segnalati da quando il cantiere è attivo. La rotatoria all’intersezione tra via Lauro Rossi e via Fossata 70 è tra più pericolose di Barriera di Milano. La rotonda, tracciata a terra, è indicata da segnaletica orizzontale di cantiere (colore giallo) e verticale ordinaria. Nell’area permane ed è ancora visibile un attraversamento pedonale tracciato in colore bianco (segnaletica orizzontale). Queste segnaletiche sovrapposte creano confusione e, dunque, pericolo per tutti gli utenti della strada, dagli automobilisti ai pedoni, a maggior ragione se con disabilità. Ho presentato un’interpellanza in Sala Rossa per sapere quali siano le tempistiche per il completamento dei lavori e come l’Amministrazione intenda muoversi per risolvere, nel frattempo, il problema della sicurezza stradale in quest’area di Torino Nord.

Mai così in basso un Sindaco di Torino

Crolla al 97esimo posto il consenso della Sindaca Appendino nell’edizione 2020 di Governance Poll, indagine di Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore: misura precisa dell’insuccesso di questa Amministrazione, motivo di imbarazzo per la città.

Un capitale di consenso dilapidato in quattro anni per ragioni molto precise. Evidentissime le responsabilità di un’amministrazione cittadina inefficace dalla gestione dell’anagrafe a quella della mobilità, dai servizi sociali alla sicurezza, dagli eventi agli investimenti. I torinesi hanno aperto gli occhi. Mai nella storia un Sindaco di Torino era sceso così in basso in simili classifiche: una posizione fonte di imbarazzo. Nessuno stupore, alla luce dell’incapacità di rispondere ai bisogni di Torino, a partire – penso per esempio alle periferie – dai contesti più coccolati nella campagna elettorale della primavera 2016, che si sia arrivati a questo punto. Noi lo dicevamo da tempo.

La Giunta sostenga lo sport cittadino colpito dalla crisi

Si spostino in avanti le scadenze di concessioni e tasse comunali per dare respiro all’intero comparto: l’Amministrazione interloquisca con coraggio con il Governo centrale. Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’argomento.

Chiusura per settimane causa lockdown, incassi ai minimi, difficoltà incolpevole a pagare il dovuto per quanto riguarda concessioni e tasse comunali: è quanto stanno affrontando le realtà sportive del nostro territorio. Ho appena discusso in Consiglio Comunale un’interpellanza sulle possibili misure. Lo sport è stato particolarmente colpito dalla crisi: difficile, non avendo incassato, versare completamente e nei tempi quanto dovuto al Comune.

Il prolungamento delle concessioni e delle scadenze è una soluzione da prendere seriamente in considerazione: l’ho chiesto con forza alla Giunta durante la discussione a verbale. Mi auguro che questa Amministrazione abbia il coraggio di interloquire efficacemente con il Governo perché ciò che al momento è un’ipotesi diventi realtà di fatto. Mai come oggi il mondo dello sport, che rappresenta uno stile di vita sano e un’occasione di socialità e crescita per i nostri ragazzi, ha bisogno di supporto.    

L’Assessore snocciola a verbale tutti i numeri di un comparto che conta 6 impianti di rilevanza cittadina (ai quali si aggiungono i 27 affidati in concessione) e 37 gestiti dalle Circoscrizioni (che ne affidano in concessione altri 145), perfetta misura di un indotto che muove cifre economiche rilevanti e garantisce interessanti opportunità: nel 2019, l’incasso derivante da questi impianti è stato pari ai 2,1 milioni di euro per gli impianti comunali (a questa cifra si devono aggiungere altri 1,8 milioni di euro per gli impianti circoscrizionali); per quanto riguarda la TARI, la Città ha incassato nel 2019 460mila euro per gli impianti comunali (143mila euro la somma relativa agli impianti affidati in concessione alle Circoscrizioni). Consentire a tutte queste realtà di ripartire prorogando le scadenze è fondamentale: mi auguro che la Giunta lo faccia con efficacia.