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Tag: autismo

Ordine del Giorno – la Regione sostenga interventi precoci e intensivi in favore dei soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico

Il Consiglio Regionale del Piemonte

Premesso che:

  •  il disturbo dello spettro autistico, o semplicemente autismo, è una sindrome comportamentale causata da un disturbo del neurosviluppo su base genetica a insorgenza precoce;
  • l’autismo si manifesta in modi diversi da persona a persona, ma il minimo comune denominatore risultano essere i deficit persistenti: le aree maggiormente interessate sono quelle relative alla comunicazione sociale e all’interazione sociale reciproca;
  • le cause sono ancora sconosciute, ma un intervento precoce (entro i primi 3 anni di vita del bambino) migliora notevolmente le prospettive di piena inclusione sociale e professionale per il futuro adulto.

Premesso, altresì, che:

  • da alcuni anni la Regione Piemonte promuove e appoggia sul suo territorio progetti e iniziative sul tema dell’autismo;
  • nel maggio 2009 l’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità della Regione Piemonte ha elaborato, mediante un gruppo di lavoro di operatori dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile, un documento di linee guida su “Autismo e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo”: il documento fornisce indicazioni per la valutazione e il trattamento dell’autismo, come percorso personalizzato ed integrato; inoltre istituisce un Coordinamento Regionale per l’Autismo e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, con un ruolo guida nella promozione e nel miglioramento dei percorsi assistenziali;
  • a oggi mancano tutti i documenti successivi alle DGR emanate in questi anni dalla Regione Piemonte.

Constatato che:

  • tanti sono i trattamenti proposti, dal metodo farmacologico a metodi non farmacologici, ma secondo le più aggiornate evidenze scientifiche il comportamento del soggetto con autismo risulta modificabile in base allo studio dell’interazione tra il suo comportamento e l’ambiente esterno;
  • è necessario effettuare una valutazione clinica caso-specifica per monitorare nel singolo bambino l’efficacia dell’intervento, valutando se e quanto questo produca i risultati attesi, e quindi capire quale tra i vari programmi intensivi comportamentali oggi proposti sia il più efficace.

Accertato che:

  • le più recenti linee guida sull’autismo adottate dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità raccomandano le tecniche cognitivo-comportamentali nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico stante l’evidenza scientifica dell’efficacia di questa metodologia.

Evidenziato che:

  • numerose segnalazioni riferiscono che, a causa della carenza di personale qualificato, le terapie cognitivo-comportamentali sono raramente fornite dall’ASL;
  • le terapie cognitivo-comportamentali sono spesso sostituite da aspecifiche terapie psicomotorie e di logopedia per tre o al massimo quattro ore settimanali: trattandosi di terapie generiche, si rivelano certamente meno efficaci della prima (si sottolinea altresì che nel 2020 sono state bruscamente interrotte per via del lockdown);
  • l’unica soluzione alternativa per le famiglie appare dunque rivolgersi a centri privati in grado di fornire efficaci, ma molto costose, terapie.

Rilevato che:

  • le ripercussioni in ambito familiare sono molteplici: l’intera famiglia è coinvolta nel processo educativo del soggetto con autismo, in particolare i genitori, i quali sono responsabili del mantenimento e dello sviluppo di nuove abilità acquisite dal bambino;
  • l’impegno organizzativo, economico ed emotivo della famiglia è decisamente notevole.

Considerato, inoltre, che:

  • la tempestività dell’intervento è fondamentale, alla luce dei tempi rapidissimi di crescita nei primi anni di vita: più il tempo passa, meno trattabile risulta il disturbo e meno efficaci gli interventi;
  • è necessario tutelare il diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione;
  • nell’attuale situazione rischia di configurarsi un’oggettiva penalizzazione per chi, a causa di limitate risorse economiche, non può accedere al privato;
  • le risorse economiche che la Regione trasferisce alle Asl sono limitate rispetto al numero di pazienti che necessitano di programmi intensivi comportamentali.

Impegna

il Presidente e la Giunta Regionale a valutare di reperire risorse nel Bilancio di previsione 2022-2024, ove disponibili, nel Bilancio di previsione 2022-2024affinché la Regione incrementi le risorse trasferite alle Asl al fine di sostenere le famiglie con programmi cognitivo-comportamentali e incrementare il personale necessario a raggiungere livelli di assistenza adeguati in favore dei soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico.

Scarica il il mio OdG in pdf.

Cybersicurezza, Alcologia al Mauriziano di Torino, emofilia e autismo: buone notizie da questi quattro fronti

Accolti a Palazzo Lascaris altrettanti miei Ordini del Giorno: la Giunta si impegna a valutare la possibilità di mettere a bilancio risorse economiche dedicate per sostenere o potenziare questi quattro ambiti.

Soddisfazione per un buon risultato ottenuto: la Giunta accoglie quattro Ordini del Giorno presentati dai Moderati e si impegna a valutare la possibilità di allocare a Bilancio risorse economiche dedicate a quattro temi per noi fondamentali, come la Cybersicurezza, l’operatività del Centro Alcologico dell’Ospedale Mauriziano di Torino, la tutela dei diritti delle persone con emofilia e con disturbo dello spettro autistico (e loro famiglie).

La Giunta si impegna dunque, rispettivamente:

a valutare il potenziamento delle funzioni di cybersicurezza anche tramite uno specifico reperimento di risorse finanziarie e sostenendo percorsi di aggiornamento degli utenti. L’obiettivo di medio termine, dai Moderati a più riprese rivendicato, è rendere il Piemonte una regione pienamente cyberprotetta. Questo può essere un buon punto di partenza;

a provare a reperire le risorse finanziarie necessarie a sostenere il Centro Alcologico di Torino presso l’Ospedale Mauriziano, punto di riferimento per il capoluogo, per l’AOU San Luigi di Orbassano, per l’ASL To3, per l’IRCC Candiolo e per l’AOU Città della Salute e della Scienza. Questo punto è stato oltretutto inaugurato alla presenza del Presidente Cirio e della Giunta;

a valutare di trasferire più risorse alle ASL per il sostegno delle famiglie con programmi cognitivo-comportamentali e per un incremento di personale necessario per raggiungere livelli di assistenza adeguati in favore dei bambini e dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico;

a prevedere l’assunzione di personale cui pazienti e familiari dei due Centri Emofilia (pediatrico e adulti) della Città della Salute e della Scienza di Torino possano fare riferimento, agevolando così la comunicazione tra i pazienti emofilici e il personale medico. Sono circa mille le persone affette da emofilia sul territorio piemontese.

Su tutti e quattro i temi manterremo alta l’attenzione e ci assicureremo che alle parole seguano fatti concreti.

Autismo, si potenzino i programmi cognitivo-comportamentali per garantire a tutti terapie davvero efficaci

Lo chiedo alla Giunta Regionale con un’interpellanza: servono più risorse economiche e un incremento del personale per ottenere livelli di assistenza finalmente adeguati alle esigenze delle famiglie piemontesi.

Disturbo dello spettro autistico: le tecniche cognitivo-comportamentali sono unanimemente riconosciute, alla luce di chiare evidenze scientifiche, come le più efficaci; le stesse linee guida adottate dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità le raccomandano. Da numerose segnalazioni, tuttavia, sembrerebbe emergere che, sul territorio piemontese, questa tipologia di terapia sia raramente fornita dalle ASL. Altre generiche terapie psicomotorie e di logopedia erogate, per poche ore settimanali, in sostituzione delle tecniche cognitivo-comportamentali garantiscono un’efficacia decisamente ridotta rispetto a queste ultime. Una situazione penalizzante per tutti, soprattutto per le famiglie che dispongono di più limitate risorse economiche e che dunque non possono rivolgersi ai costosi centri privati. Chiederò alla Giunta Cirio, con un’interpellanza, se vi sia l’intenzione di investire per incrementare il personale necessario a garantire livelli di assistenza adeguati in favore dei soggetti con disturbo dello spettro autistico e di incrementare le risorse economiche trasferite alle ASL per l’erogazione di programmi cognitivo-comportamentali. La tempestività dell’intervento è fondamentale, alla luce dei tempi rapidissimi di crescita nei primi anni di vita: più il tempo passa, meno trattabile risulta il disturbo e meno efficaci gli interventi.

Ragazzi con disabilità “in prigione” dallo scorso febbraio

La denuncia di diverse Associazioni: “Da mesi i ragazzi con autismo o con disabilità non svolgono attività di alcun genere, con gravi conseguenze a livello psichico e psicologico; la situazione sta diventando drammatica per loro e per le rispettive famiglie”.

Dieci mesi di sostanziale clausura: una situazione difficile per chiunque, ma che rischia di diventare drammatica per ragazze e ragazzi con esigenze speciali. Per i ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale o con autismo, il ritorno a una prossima normalità pur prudente è un miraggio dalla fine dello scorso inverno: eppure sarebbe fondamentale non solo per una accettabile qualità della vita, ma anche per questioni riabilitative e terapeutiche. Alcuni ragazzi che vivono in comunità alloggio non abbracciano i propri familiari dallo scorso febbraio.

Al momento – racconta per esempio Gianni Ferigo, Presidente dell’Associazione Senza Limiti – riusciamo a fare poco o nulla, con i nostri cento ragazzi con disabilità. Alcuni dei quali di fatto non escono da febbraio, con le conseguenze che si possono immaginare. La maggior parte sono terrorizzati dalle restrizioni imposte. Incontri e attività in videocall non sono sufficienti per ragazzi con esigenze speciali. Abbiamo bisogno di linee guida e deroghe che tengano conto di questa situazione, sempre nel più scrupoloso rispetto di ogni misura di sicurezza“.

Le Associazioni nella stessa situazione sono, sul nostro territorio, diverse: mi farò nuovamente carico del tema in Consiglio Regionale, dopo il Question Time dello scorso luglio.