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Suk, l’Amministrazione Civica si fa beffe degli atti della Città Metropolitana

 

La Giunta Appendino continua a comportarsi come se non esistesse una mozione del Consiglio Metropolitano che impegna la Sindaca della Città Metropolitana a non concedere al Comune di Torino l’area di Ponte Mosca per il mercato di libero scambio. Assurdo anche sostenere che il libero scambio sia un modo di fare lotta alla povertà e integrazione.

Questa Amministrazione continua a trattare una questione fondamentale come la gestione del suk senza uno straccio di programmazione e navigando a vista. Quel che è peggio, la Giunta continua a fingere che la mozione dello scorso 22 dicembre che impegna la Sindaca della Città Metropolitana a non concedere alla Città di Torino l’area di Ponte Mosca per il mercato di libero scambio non sia mai stato votata dal Consiglio Metropolitano. L’unica ipotesi di collocazione che continua a circolare è quello di Ponte Mosca.

Ritengo assurdo che la Giunta continui a chiamare “lotta alla povertà” e “integrazione” ciò che è invece, a tutti gli effetti, un invito ad arrangiarsi per le persone in condizioni di disagio economico, peraltro in un contesto di disagio e illegalità diffusa.

Dallo scorso ottobre attendo di vedere il cronoprogramma del “suk a rotazione”: difficile credere che una strategia esista se nemmeno questo documento è disponibile. Neanche delle famose “compensazioni” promesse c’è traccia. Per ora, l’unica cosa certa ed evidente è che si sta chiedendo sempre alla stessa porzione di territorio cittadino, la Circoscrizione 7, di accollarsi i problemi del suk. È sempre più evidente la modalità di lavoro di un’Amministrazione che smonta sistematicamente quanto costruito in precedenza senza mai costruire qualcosa in alternativa.

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