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Spero che l’Amministrazione non consideri un proprio interlocutore l’”antifascismo” che utilizza metodi fascisti

Esprimo la mia solidarietà agli agenti colpiti negli scontri di ieri e tutta la mia profonda preoccupazione per i metodi utilizzati da questi inqualificabili violenti. Sono questi i soggetti con i quali l’Amministrazione vuole interloquire, per esempio, sul tema dell’emergenza abitativa? Spero vivamente di no: la Giunta prenda le distanze.

Ho ben chiaro da che parte stare: di fronte alla violenza politica (o alla violenza che utilizza la politica come pretesto) io starò sempre con le Forze dell’Ordine. Non nascondo la mia preoccupazione vedendo quanto fascismo ci sia anche da parte di chi, al fascismo, dice di contrapporsi.

Sono curioso di sapere se, tra i violenti che ieri sera hanno mandato all’ospedale diversi agenti, ci sia anche qualcuno dei soggetti che questa Amministrazione ha deciso di considerare un referente riconosciuto per le interlocuzioni della Città di Torino sul tema, tra gli altri, dell’emergenza abitativa (gli stessi soggetti che pretendono di avere voce in capitolo a livello istituzionale benché occupino immobili e si oppongano agli sgomberi con la forza).

È questo il tipo di movimentismo che la Giunta Cinque Stelle considera un valore e un interlocutore? Spero che almeno la Giunta intenda prendere le distanze, al più presto, da questi inqualificabili episodi di violenza e dai loro autori.

I valori nei quali credo io sono ben altri: tra questi, la sicurezza e il rispetto per gli Agenti e per i cittadini. Vedo segnali davvero preoccupanti dal punto di vista della tenuta democratica e della coesione sociale. Torino è meglio di così e, alla stessa maniera e con la stessa proporzione, si merita di meglio.