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Sfiducia per la Vice Presidente Ferrero: atto protocollato

Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare da me presentata e sottoscritta da altri 13 colleghi di Minoranza. Spiccano per assenza le firme dei Consiglieri Lavolta (alfiere di una possibile alleanza PD-5S?) e Rosso (che di nuovo fa un favore ad Appendino). La presenza al tavolo di contrattazione sulla Cavallerizza da parte di Viviana Ferrero è incompatibile con il suo ruolo istituzionale.

Ho appena protocollato la proposta di deliberazione di iniziativa consiliare sulla revoca della Vice Presidente del Consiglio Comunale Viviana Ferrero.

Oltre a me, hanno sottoscritto l’atto i seguenti 13 colleghi: Mimmo Carretta (PD), Chiara Foglietta (PD), Maria Grazia Grippo (PD), Stefano Lo Russo (PD), Claudio Lubatti (PD), Deborah Montalbano (DemA), Alberto Morano (Lista Civica Morano), Osvaldo Napoli (FI), Lorenza Patriarca (PD), Fabrizio Ricca (Lega); Federica Scanderebech (Rinascita Torino), Elide Tisi (PD), Francesco Tresso (Lista Civica per Torino).

Prendo atto con stupore che Roberto Rosso (Fratelli d’Italia) dà ancora una volta una mano ad Appendino: evidentemente non ha cambiato idea dai tempi del ballottaggio.

Mi stupisce ancora di più che il mio successore nel ruolo di Vice Presidente Vicario Enzo Lavolta abbia deciso di non firmare un atto che io invece, da Vice Presidente Vicario, avrei firmato convintamente, convinto come sono che l’Ufficio di Presidenza non debba essere utilizzato ad usum delphini o per finalità ideologiche e propagandistiche. Non vorrei che questa rinuncia a sottoscrivere l’atto fosse l’ennesima prova dell’intenzione da parte di una componente del PD di mantenere buoni rapporti con i Cinque Stelle in vista di una possibile futura alleanza, scenario per noi Moderati – invece – del tutto inaccettabile.

Sul merito: Viviana Ferrero  resti pure Consigliera e porti pure avanti le sue discutibilissime battaglie (come quando si schierò dalla parte dei facinorosi contro le Forze dell’Ordine o come quando paragonò i centri sociali agli ospedali); ma non porti più la fascia tricolore, simbolo che dovrebbe rappresentare tutto il Consiglio.  La sua presenza al tavolo di contrattazione sulla Cavallerizza in Prefettura è e resta totalmente incompatibile con il suo ruolo istituzionale. Imbarazzanti e tardive le sue parole di giustificazione, che sono state una toppa peggiore del buco.

Mi auguro che l’atto arrivi in Aula quanto prima.