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Seat Pagine Gialle, un’eccellenza torinese da preservare

Dopo l’acquisizione da parte di Italiaonline, l’Amministrazione faccia tutto il possibile per conservare i posti di lavoro, il radicamento sul nostro territorio e la natura aziendale di un nome storico dell’imprenditoria torinese.

L’annunciata riorganizzazione della sede torinese di Italiaonline, già Seat Pagine Gialle, porta con sé il rischio concreto di cassaintegrazione per centinaia di dipendenti.

A maggior ragione per quanto riguarda un tema come questo, da me seguito da tempo, esprimo tutta la mia preoccupazione per la tutela sia dei posti di lavoro sia della peculiarità e specificità della natura di questa azienda. Oltre alla tenuta occupazionale, è fondamentale impegnarsi per conservare, almeno in parte, il radicamento torinese dell’azienda.

Questa città non merita di essere privata della sua ennesima eccellenza. Chi lavora in Seat merita, invece, chiarezza e garanzie. Quanto dell’azienda, nell’ambito del nuovo piano industriale, è previsto che rimanga a Torino? L’Amministrazione Civica faccia tutto ciò che è nelle sue possibilità per tutelare questa storica azienda del nostro territorio.

Torino ha tutte le carte in regola da un punto di vista tecnologico, a partire da realtà come il Politecnico, per rappresentare il terzo vertice del triangolo composto anche da Milano, sede di Italiaonlie, e da Pisa, dove si trova la sede di Ricerca e Sviluppo.

Restare a Torino conviene all’azienda per prima.

Italiaonline, Seat Pagine Gialle

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

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