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Scuole Paritarie beffate: escluse dai fondi PNRR, ignorate anche per altri provvedimenti compensativi

I finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono “pubblico su pubblico”, cioè erogabili all’interno del comparto pubblico: le Paritarie, benché colonna dell’unico Sistema Scolastico e dunque a tutti gli effetti pubbliche, non vi rientrano. E sono escluse anche dal Superbonus 110% e dalle misure di sostegno per il caro energia: serve un cambio di mentalità per togliere dalle Paritarie “il mantello dell’invisibilità” e cominciare a considerarle, finalmente, imprese come tutte le altre. L’alternativa? Prepararsi a chiusure in serie.

Paritarie, il danno e la beffa: escluse, come se non fossero Scuole Pubbliche, dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, risultano poi ignorate anche per quanto riguarda quei provvedimenti che potrebbero, in parte, compensare il danno.

Per quanto riguarda il PNRR, i finanziamenti previsti per la Scuola escludono le Paritarie, come se queste ultime, a tutti gli effetti Scuole Pubbliche, non rientrassero nel criterio “pubblico su pubblico” sul quale il PNRR si basa. Scuole invisibili, dunque? Verrebbe proprio da pensarlo, tanto che “si dimenticano” della loro esistenza altre misure quali il Superbonus 100% – che le esclude dal recente ampliamento della platea a villette, RSA e alberghi – e i contributi contro il caro energia e gas.

Serve un cambio di mentalità: togliere finalmente il “mantello dell’invisibilità” dalle Paritarie non è soltanto una questione di (sacrosanto) principio, ma ha a che fare con la sopravvivenza stessa di molte Scuole e, dunque, con la tenuta stessa del sistema. Anche la Giunta Regionale ha il dovere di fare la sua parte, portando il tema in Conferenza Stato Regioni.

libertà di educazione, PNRR, Regione Piemonte, Scuole Paritarie