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Scuole Materne e Asili Nido (0-6), l’indicazione di restituire le rette è un’ingerenza inaccettabile da parte di Chiorino

L’Assessora, che ha dimostrato di non conoscere la materia della quale si occupa e della quale parla, avrà sulla coscienza eventuali chiusure. Ci spieghi piuttosto come funzionerà la misura da 15 milioni di cui parla sui giornali. Se tante Scuole hanno difficoltà in termini di cassa, la principale responsabilità è proprio dei ritardi nei pagamenti da parte degli Enti pubblici.

L’Assessora Chiorino, sul tema molto meno preparata di quello che speravamo, si permette, pretendendo la restituzione delle rette, un’ingerenza del tutto inaccettabile nei confronti delle Scuole Paritarie (Asili Nido e Materne), anche alla luce del (quasi) nulla che un Ente come la Regione Piemonte eroga alle Materne: 10 euro a bambino al mese, peraltro in ritardo di due anni nei pagamenti.
Mi chiedo se l’Assessora abbia una vaga idea della situazione finanziaria nella quale si trovano queste Scuole e se sappia che, essendo Enti non profit, già per loro natura dovranno restituire o scalare dalle rette future ogni euro in più che entra nelle loro casse, come peraltro già nelle intenzioni espressamente dichiarate dalla Fism. Le difficoltà in termini di cassa di molte Scuole Paritarie derivano appunto dai ritardi dei versamenti degli Enti pubblici, tra i quali proprio la Regione (che è indietro di due anni).
L’Assessora Chiorino ci spieghi piuttosto come funzionerà la famosa misura da 15 milioni annunciata sui giornali: parliamo di una cifra che, nella migliore delle ipotesi, sarà pari a 200 euro a bambino. Quanto alla cassa in deroga, non si sa ancora quali saranno i criteri e se i soldi basteranno per tutti.
Diverse Scuole rischiano di chiudere: queste chiusure peseranno sulla coscienza dell’Assessora, che avrebbe dovuto semmai chiedere un incontro ai rappresentanti e concordare con loro la strada da seguire.

Chiorino, Fism, Paritarie