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Sbrighiamoci a pubblicare il nuovo Regolamento o Torino resterà senza Feste di Via

L’attuale situazione è caotica, irrazionale ed eccessivamente costosa: penalizza le Associazioni che organizzano degli eventi e dunque i quartieri. Insoddisfacente la risposta della Giunta alla mia interpellanza odierna: ho chiesto un approfondimento in Commissione.

Nel lapsus dell’Assessore (il quale, rispondendo alla mia interpellanza, si fa sfuggire un “astenersi” volendo invece dire “attenersi al regolamento”) si riassume bene il senso della questione: stando così le cose, molte volte, per gli organizzatori di Feste di Via sarebbe meglio lasciar perdere.

Perché lo status quo è un magma informe, nel quale ogni Circoscrizione fa da sé, nel quale la confusione regna sovrana e nel quale le assurdità burocratica e i costi sproporzionati rendono spesso l’organizzazione di una festa di via un’impresa titanica (ed economicamente insostenibile).

Le problematiche sono reali: mi è recentemente capitato, per esempio, di sentire un funzionario di Circoscrizione chiedere al Presidente di via di far allontanare gli abusivi; e di certo questo non è previsto dal regolamento, dal momento che, tra le altre cose, un Presidente di Via non è un Pubblico Ufficiale.

Alcune domande rimaste senza risposta in Sala Rossa: le paline che forniamo per il “divieto di sosta” sono a norma? O chiediamo agli organizzatori di collocare altri adesivi a integrazione di paline, di per sé, non conformi al Codice della Strada?  Qualcuno ha dato indicazione, con riferimento al canone per l’occupazione del suolo pubblico, di interpretare il regolamento in maniera più restrittiva? Le ordinanze di divieto di parcheggio quante volte non sono emesse in tempo utile?

Ho chiesto di approfondire il tema in Commissione e ho auspicato che la Giunta metta a punto in tempi brevi il nuovo Regolamento. Perché di questo passo arriveremo al punto che le Feste di Via non si organizzeranno più.