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Piazza Rivoli-Pellerina sola andata

Sopralluogo della II Commissione presso la pista ciclabile di corso Lecce: emersi tutti i difetti del “progetto”. Operazione tutta ideologica portata avanti in fretta e in furia, senza considerare le esigenze degli utenti. Si proceda al più presto con i correttivi.Spiego prima di tutto le virgolette utilizzate nel sottotitolo: non ci troviamo di fronte a un progetto degno di questo nome, ma a un piano portato avanti in fretta e navigando a vista e con il principale obiettivo di poter dire “questo l’abbiamo fatto”.
E i risultati si vedono.
In un chilometro circa di tracciato (a senso unico, almeno in teoria), errori e orrori si susseguono ogni pochi metri. Ne elenco qualcuno: le “chicane” di fronte ai civici 4 e 76; gli stalli numerati senza scivolo (ma in compenso con palo incorporato alla fine delle strisce pedonali) ai civici 22, 50 e 112; il posto auto fantasma al civico 20; gli spazi riservati ai bidoni dell’Amiat non rispettati (vedi incrocio con via Medici); le sbavature e le imprecisioni delle linee gialle e blu in diversi punti del percorso.
Ma potrei menzionare tanti altri esempi. È evidente che questa pista ciclabile è stata portata a termine in fretta e in furia senza non dico un’interlocuzione con cittadini, commercianti e Associazioni, ma nemmeno provando a pensare alle esigenze degli automobilisti con disabilità, degli anziani, dei genitori e degli stessi ciclisti. Questi sono i risultati delle azioni portate avanti per cieca ideologia. La superficialità, peraltro, non fa risparmiare tempo e tanto meno denaro: lavorando fin da subito con criterio si sarebbe impiegato lo stesso tempo e ci saremmo risparmiata la necessità di intervenire nuovamente per tamponare le falle peggiori.
Vigilerò perché le molte necessarie migliorie si facciano in tempi brevi.