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Per la Giunta le mozioni del Consiglio sono carta straccia

Completamente disattese, a un anno dall’unanime approvazione, le mie mozioni sul patrocinio ai soli eventi accessibili e sugli sgravi TARI per chi dona le eccedenze alimentari o di farmaci. Balletto surreale e imbarazzati balbettii in una Commissione che sarebbe dovuta essere “di approfondimento”. I due atti esprimevano anche la volontà politica della Maggioranza: questo atteggiamento dell’Amministrazione sta bene ai Colleghi Cinque Stelle?

L’Amministrazione si mostra per quello che è. Per l’ennesima volta. L’ultima prova poco fa in Commissione. Si sarebbero dovute approfondire due mie mozioni, una sulla concessione del patrocinio della Città di Torino ai soli eventi accessibili e una sulla riduzione della TARI per i soggetti che donano le eccedenze alimentari, di farmaci o di alimenti per animali domestici.
Il risultato? Nulla di fatto: poche parole di circostanza messe insieme nelle ore precedenti la seduta e ripetute, con un certo imbarazzo, a verbale per provare a tenere buono il primo firmatario. Neanche l’ombra di un reale e fattuale tentativo di dare seguito alla volontà politica dei Consiglieri (tutti).
Di tutti i Consiglieri perché gli atti – andati in Aula lo scorso maggio – erano stati approvati all’unanimità.
Sono allibito dalle modalità di lavoro, anzi di non lavoro, da parte di questa Giunta. Ricordo che l’operato di un esecutivo si valuta anche sulla base di quanto, come, con che efficacia e con che puntualità risponde alle indicazioni di indirizzo provenienti dal Consiglio Comunale, che è sovrano.
Ma questa mattina in Sala Orologio le poltrone dei rappresentanti della Giunta sono rimaste per lungo tempo desolatamente vuote: plastica rappresentazione di una situazione di inaccettabile passività.
Entrambi gli atti rappresentavano la volontà politica non solo di qualche sparuto e polemico esponente di Minoranza, ma della stessa Maggioranza Cinque Stelle. Entrambi gli atti affrontavano temi ricorrenti, in teoria, nel programma della forza politica attualmente alla guida della Città di Torino.
Mi chiedo che cosa pensino i Colleghi seduti di fronte a me in Sala Rossa di tutto questo. E se intendano, finalmente, far sentire la loro voce con i “loro” Assessori.