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“Passeggiata” concessa alle persone con autismo e per tutti coloro per i quali rappresenta un’esigenza terapeutica

Coronavirus, prendo atto delle precisazioni del Presidente Cirio sulla linea del rigore e ne comprendo la ratio. Sia detto a chiare lettere che alle persone con autismo o con particolari, comprovate e gravi esigenze di salute la “passeggiata”, sempre nella più rigorosa osservanza delle misure di sicurezza, deve essere concessa e garantita.

Non stiamo parlando, in questi casi, di capricci, ma di esigenze terapeutiche. L’interruzione della propria routine, lo stress e l’impossibilità di poter contare su momenti di distensione e svago all’aria aperta possono avere, sulle persone con autismo, conseguenze anche gravi o gravissime, come aggressività nei confronti dei familiari, autolesionismo o crisi epilettiche. Mi aspetto dal Presidente una parola chiara su questo tema.