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ORDINE DEL GIORNO – Tutela dei consumatori: si agisca per calmierare i prezzi delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione personale

Il Consiglio Regionale,

Premesso che

  • l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;
  • con successiva dichiarazione dell’11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in considerazione dei livelli di diffusività e gravità raggiunti a livello globale, ha inquadrato l’epidemia da COVID-19 come “pandemia”;
  • il Governo Italiano – preso atto dell’evolversi della situazione epidemiologica, del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dell’incremento dei casi e dei decessi notificati all’Organizzazione Mondiale della Sanità nonché ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di emanare disposizioni per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 – ha adottato il Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6 (recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”) al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus su tutto il territorio nazionale;
  • con successivi provvedimenti (aventi prevalentemente veste giuridica di Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, di Ordinanze del Ministro della Salute e Decreti del Ministro dello Sviluppo Economico) sono state precisate, dettagliate e implementate le prescrizioni adottate;
  • con l’ultimo D.P.C.M. del 10 aprile 2020 sono state prorogate fino al 3 maggio 2020 tutte le misure di contenimento e contrasto alla diffusione epidemiologica del COVID-19.

Rilevato che

  • sulla scorta dei provvedimenti del Governo, molte Regioni hanno adottato numerose Ordinanze al fine di delineare le misure di contrasto all’emergenza epidemiologica adattandole con preciso riferimento al proprio ambito territoriale;
  • alcune Regioni (Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige) hanno prescritto l’obbligo di indossare la mascherina o qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca nei luoghi pubblici e all’interno degli esercizi commerciali;
  • altre Regioni (Toscana ed Emilia Romagna), considerando di renderne successivamente obbligatorio l’utilizzo in ogni ambito della vita pubblica, stanno provvedendo ad acquistare e distribuire ai propri cittadini mascherine lavabili e riutilizzabili;
  • da strumenti inizialmente indicati dalla comunità scientifica solo per gli individui contagiati dal COVID-19, le mascherine e gli altri dispositivi di protezione sono divenuti beni preziosi per la tutela preventiva della propria salute.

Evidenziato che

  • la pandemia in atto ha profondamente modificato la vita di relazione e le consuetudini sociali, facendo divenire abitudine necessaria, almeno fino alla predisposizione di un adeguato vaccino, il mantenimento delle distanze interpersonali, così come indossare la mascherina e gli altri dispositivi di protezione;
  • come dichiarato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Avv. Giuseppe Conte, in sede di informativa al Senato del 21 aprile 2020, dal 4 maggio inizierà la cosiddetta “Fase 2”, il Paese tenterà la ripartenza pur permanendo una serie di prescrizioni tra cui l’obbligo di indossare mascherine e altri dispositivi di protezione personale.

 Considerato che

  • come ampiamente riportato dagli organi di informazione, molti cittadini hanno lamentato nelle ultime settimane serie difficoltà nell’approvvigionamento personale di mascherine e di altri dispositivi di protezione;
  • altrettanto diffusamente sono state trattate dai media le notizie relative a speculazioni a danno dei consumatori, su tutto il territorio nazionale, consistenti in incrementi ingiustificati dei prezzi al consumo delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione;
  • difficoltà di reperimento e aumento dei prezzi sono tanto più gravi proprio in vista di una “Fase 2” in cui è quasi certo che mascherine e dispositivi di protezione diverranno “abiti” obbligatori per la vita fuori casa;

Impegna il Presidente e la Giunta Regionale

  • ad avviare interlocuzioni sia in sede di Conferenza Stato-Regioni sia con il Ministero dell’Economia e delle Finanze in tema di imposizione a fini IVA delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione personale affinché, ormai divenuti beni di primaria necessità a causa dell’emergenza sanitaria in atto, possano godere di un regime di tassazione più favorevole per il consumatore finale, passando dall’aliquota del 22% a quella del 4%;
  • a garantire che le mascherine e gli altri dispositivi di protezione personale siano tempestivamente consegnati a tutti quei cittadini che per ragioni di senescenza e/o di invalidità non hanno la possibilità di recarsi presso i punti vendita e/o i centri di distribuzione, coordinandone la consegna presso ciascun Comune del territorio piemontese;
  • ad avviare un confronto con produttori, distributori, rivenditori di mascherine e altri dispositivi di protezione, e con le Istituzioni e le organizzazioni rappresentative delle categorie interessate, al fine di limitare i costi intermedi e di calmierare i prezzi finali delle mascherine e di tutti gli altri dispositivi di protezione personale.

Covid-19, Regione Piemonte, Silvio Magliano