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ORDINE DEL GIORNO – Dichiarazione stato di crisi dei settori culturale e sportivo in seguito all’emergenza covid-19 e sostegno a tutte le categorie di lavoratrici e lavoratori del settore

Premesso che

– a causa della recente esplosione esponenziale di contagi causati dal nuovo COVID-19 la comunità globale sta vivendo un momento di crisi sanitaria che non si vedeva da anni e che ha un impatto enorme e al momento imprevedibile colpendo soprattutto il nostro Paese;
– le necessarie misure di sicurezza, la diffusione mediatica di notizie in tempo reale più o meno attendibili stanno creando nei cittadini confusione incertezza e, spesso, panico; si stanno verificando impatti economici negativi che verranno superati solo con la buona volontà di tutti e con l’impegno da parte delle istituzioni e rappresentanti apicali pubblici e privati;
– è proprio in momenti come questo che la conoscenza scientifica ma soprattutto la memoria della comunità diventano strumento indispensabile per mantenere e trasmettere una visione equilibrata, informata e che non ceda a derive caotiche e autoritarie. La cultura e lo sport sono tra i pilastri fondamentali dalla nostra comunità e delle comunità che la compongono ed è solo attraverso di essi che possiamo avere coscienza e conoscenza di ciò che i nostri predecessori hanno vissuto e che possiamo fare tesoro delle conoscenze acquisite in momenti di crisi passate e superate. La cultura e lo sport sono la coscienza, il cervello e lo spirito della nostra comunità e senza di essi è impossibile uscire con il minimo danno possibile da una crisi come quella che stiamo vivendo;

Considerato che

– i comparti culturale e sportivo in questo momento sono tra i più colpiti e lo sono perché, per natura e finalità, hanno la paradossale peculiarità di essere estremamente fragili in situazioni create da una congiuntura critica e sfavorevole;
– tutto il mondo della produzione e dei servizi legato allo spettacolo dal vivo, alle arti visive, 2020 00849/002 2 al cinema all’editoria, ai musei, alle biblioteche, agli archivi, alla televisione, ai congressi, alle fiere, alle manifestazioni agonistiche, al sostegno alla disabilità sta soffrendo e rischia il collasso. La cultura e lo sport sono risorse fondamentali del Paese e sono il miglior biglietto da visita dell’Italia nel mondo: danno lavoro qualificato a moltissime persone, e sono un fattore determinante per il benessere e per la qualità della vita, per la tenuta democratica e per la coesione sociale;
– il mondo dello sport e della cultura stanno affrontando questa situazione di emergenza con responsabilità e spirito civico, nonostante le misure di sospensione delle attività e l’annullamento delle manifestazioni mettano seriamente a rischio la stabilità di tutto il sistema, in special modo la sopravvivenza dei lavoratori dei settori;
– il settore culturale e quello sportivo si reggono sempre di più su lavoratori con poche garanzie, e che in un momento come quello che stiamo vivendo rischiano tutto: artisti, laureati in scienze motorie, tecnici e operatori con contratti atipici, partite IVA, ex-enpals, prestazione occasionale o a giornata, e così via. I mondi della cultura e dello sport poggiano sulle loro spalle e il protrarsi della crisi potrebbe farli crollare. Le conseguenze sarebbero gravissime e di notevole impatto sociale;
– fatta la parte che spetta ai governanti, troverete senza dubbio nei tanti lavoratori che operano in Italia, quell’appoggio, quell’energia, quella solidarietà, quella passione, quel senso della responsabilità di cui tutti, in qualunque ambito, abbiamo adesso più bisogno che mai;
– cultura e sport hanno da sempre una grande capacità di generare fiducia, senso di comunità, speranza, di immaginare scenari inediti pur nella più difficile delle situazioni storiche;
– riconoscere questi due sistemi come attori fondamentali della vita del nostro Paese rappresenta una delle soluzioni più sagge allo stato di crisi ed un modo per legittimare e corrispondere settori capaci di contraddistinguersi costantemente per competenza, correttezza e solidarietà nei confronti della cittadinanza, soprattutto quella che versa in una forte condizione di disagio;

Impegna

La Sindaca e la Giunta a chiedere al Governo e alla Regione:
1) di dichiarare lo stato di crisi per l’intero settore culturale pubblico e privato, dalle maggiori istituzioni alle piccole imprese e organizzazioni no profit fino ai professionisti indipendenti; e di adottare misure davvero efficaci per scongiurare il peggio;
2) di inserire il sistema sportivo, in tutte le sue forme professionistiche e dilettantistiche, nel piano di sostegno economico predisposto per affrontare questa emergenza sanitaria e di sostenere con forza il riconoscimento dei lavoratori sportivi;
3) di dare un segnale immediato e chiaro nella direzione indicata attraverso la voce dei Ministeri competenti.