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Nuove “Ecoisole Smart”: così com’è, il nuovo sistema di raccolta non funziona

Campane di fronte a ristoranti e negozi, interi isolati trasformati in discariche: ecco dove porta l’applicazione meccanica di linee guida ideologiche che non tengono conto della realtà dei fatti.

Nuove “Ecoisole Smart”, così com’è, il nuovo sistema di raccolta non funziona: stiamo vedendo, sul territorio cittadino, campane collocate davanti ai ristoranti, come se l’odore dei rifiuti fosse compatibile con quel tipo di attività, o posizionate come una barriera davanti ai negozi, come se la crisi economica non fosse di per sé abbastanza grave. Interi isolati si stanno trasformando in discariche a cielo aperto: esemplari, tra gli altri, sono i casi di via Massena, dove talvolta i rifiuti sono abbandonati addirittura sui cofani delle auto in sosta, e di via Goito 4F, con le nuove campane posizionate proprio di fronte al Ristorante 2018. Ma potrei citare innumerevoli altri casi. Il cambiamento delle modalità di raccolta non è stato, fin qui, adeguatamente accompagnato dall’Amministrazione. La mera applicazione di linee guida ideologiche che non hanno tenuto conto della realtà concreta del territorio sta creando disastri. Se alla base di tutto ci deve essere sempre il senso civico dei cittadini, resta pacifico il dovere, da parte della politica, di facilitare un cambiamento di abitudini così rilevante. Abbiamo più volte richiesto in Consiglio Comunale la collocazione di fototrappole per identificare i responsabili di comportamenti irregolari; è necessaria una riflessione sulla poca accessibilità delle campane per le persone con disabilità. È necessario razionalizzare la disposizione di molte delle isole e garantire che ogni residente disponga della tessera per il conferimento dei rifiuti. Diversamente, meglio lasciare le nuove Ecoisole sempre aperte, come richiesto da una mozione da me sottoscritta e presto discussa in Sala Rossa.

Ambiente, Comune di Torino, Ecoisole Smart, Raccolta rifiuti