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Nidi e Materne Paritarie: prima l’accredito dei contributi speciali, poi il rimborso delle rette

Faccio mia la richiesta degli otto Presidenti Fism e condivido il contenuto della lettera da loro inviata all’Assessora Chiorino all’indomani dell’indicazione alle Scuole, da parte della stessa Assessora, di restituire alle famiglie le somme già anticipate.
Condivido e faccio miei senza mezzi termini i contenuti della lettera inviata dagli otto Presidenti provinciali Fism alla Giunta e al Presidente della Regione Piemonte.
Assurdo pensare (e peggio chiedere) che le Scuole rimborsino le rette prima di aver incassato quanto loro destinato dalla misura da 15 milioni di euro ieri annunciata (e ancora non presentata in Commissione) dall’Assessora Chiorino. Dare alle Scuole indicazione di pagare prima che nelle loro casse entrino i fondi della misura, oltre a rappresentare un’ingerenza fuori luogo, significa minare la già delicata situazione di cassa, fino a mettere a repentaglio la tenuta stessa del sistema. Potrebbero volerci settimane o mesi prima che i fondi regionali arrivino. Quanto alla cassa in deroga, non si sa ancora quali saranno i criteri e se i soldi basteranno per tutti.
Le Scuole Paritarie erogano un fondamentale servizio pubblico e gli Enti pubblici, tra i quali la Regione Piemonte, sono chiamati a sostenerle. Se gli Enti sono in ritardo nell’erogazione dei contributi (e la Regione lo è: deve ancora versare quanto dovuto per l’anno scolastico 2018-19), è chiaro che le Scuole dovranno fare affidamento per sostenersi sulle sole rette versate dai genitori. La prossima volta, la Giunta ascolti le indicazioni dei rappresentanti (sempre disponibilissimi al confronto), invece di calare dall’alto decisioni unilaterali. Ci auguriamo che l’Assessora cambi rotta: non possiamo rischiare chiusure, perdita dei posti di lavoro e impoverimento dell’offerta educativa.

Chiorino, Fism, Paritarie, Regione Piemonte