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Con il solo “cerino nella notte” del pattuglione, i residenti di San Salvario rischiano di fare la fine della Piccola Fiammiferaia

Secondo i cittadini, le misure prese dall’Amministrazione civica per garantire viabilità, decoro e sicurezza nel quartiere sono ancora del tutto insufficienti. Affinché a questa storia cittadina non sia negato il lieto fine, è necessario garantire la sostenibilità della vita notturna e impedire la desertificazione durante le ore del giorno.

I cittadini di San Salvario hanno ben chiare le misure da adottare affinché anche alla storia cittadina del loro quartiere non sia negato il lieto fine. Se il pattuglione è, definizione degli stessi residenti, “un cerino nella notte”, la limitazione dell’orario di apertura dei locali è una misura di per sé insufficiente.

Secondo i residenti serve ben altro: limitazione delle concessioni per i dehors, in modo da dare respiro alla viabilità e creare nuovi, preziosissimi posteggi; controlli diurni e notturni da parte degli agenti della Polizia Municipale e, ove possibile, degli ausiliari Gtt, con contravvenzioni che fungano da deterrente per il parcheggio selvaggio; contrasto degli schiamazzi e degli assembramenti molesti di persone – molto pericolosi, peraltro, in caso di necessità urgente di intervento di mezzi di soccorso; arginamento del meccanismo perverso per cui continuano ad aprire locali notturni e a chiudere gli esercizi diurni.

Concordiamo con l’Assessore che i problemi non si risolvono semplicemente aumentando il numero delle divise su un dato territorio: la politica deve avere la lungimiranza e l’umiltà di dare ascolto ai residenti. Le priorità sono state chiaramente indicate; spetta all’Amministrazione civica seguirle. L’obiettivo è garantire a San Salvario una movida controllata e sostenibile di notte e impedire l’avanzata della desertificazione sociale e commerciale durante le ore del giorno.

Diversamente, un intero quartiere rischia di spegnersi lentamente. Proprio come i cerini in mano alla Piccola Fiammiferaia.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

Porta Palazzo, controproducenti gli interventi che non tengono conto delle necessità degli operatori

Il Comune faccia tesoro degli errori commessi negli ultimi dieci anni per cambiare rotta a partire da oggi: nessuno meglio dei mercatali conosce le esigenze di quella realtà, pertanto le loro indicazioni sono da tenere in debita considerazione.

L’odierna audizione in Sala dell’Orologio del Comune di Torino degli operatori del mercato del pesce di Porta Palazzo riporta all’attualità il tema della necessità di coinvolgere gli operatori nelle decisioni strategiche a proposito degli interventi manutentivi dell’area del mercato.

“La tendenza degli ultimi dieci anni – lamentano gli ambulanti – sono stati gli interventi calati dall’alto dai tecnici del Comune. La nostra consulenza non è quasi mai stata tenuta in considerazione, fino a casi clamorosi come quello della pavimentazione impermeabile non in grado di reggere il peso dei banchi”.

Interventi eterodiretti, imposti dall’alto senza tenere conto delle reali esigenze del mercato, che nessuno meglio degli operatori conosce, rischiano di essere peggio che inutili: rischiano di essere controproducenti. Il Comune faccia tesoro degli errori commessi negli ultimi dieci anni e inauguri una nuova stagione di più stretto dialogo con gli ambulanti e i commercianti del mercato, di Porta Palazzo e non solo.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

Nuovo centro commerciale a Palazzo del Lavoro? No, grazie

La zona, già servita dal Lingotto da un punto di vista commerciale e con endemici problemi di traffico e scarsità di posteggio dal punto di vista della viabilità, avrà già difficoltà ad assorbire i nuovi flussi di auto della Regione e della Città della Salute. Un nuovo polo della grande distribuzione non serve.

Ribadisco la mia perplessità a proposito del progetto di destinare il Palazzo del Lavoro ad area commerciale per la grande distribuzione.

La zona di Italia ’61 non ha bisogno di un nuovo centro commerciale né di un nuovo ipermercato, essendo già ottimamente servita, da questo punto di vista, dal Lingotto, che si trova a poche centinaia di metri.

Mi sfugge completamente la logica di volere a tutti i costi introdurre un nuovo polo commerciale, a meno che la volontà, consapevole e strategica, non sia dare il colpo di grazia al commercio di vicinato della zona, già messo in ginocchio da altre scelte sciagurate. Se è questo il caso, bisognerebbe avere l’onestà politica di dichiararlo apertamente.

La viabilità zona di territorio cittadino compresa nel triangolo che ha per origine la rotonda da cui partono i corsi Unità d’Italia e Maroncelli rischia già attualmente di collassare a causa degli ingestibili volumi di traffico. Il posteggio è merce rara in tutto il quartiere. La Città della Salute e il grattacielo della Regione, una volta a pieno regime, faranno peggiorare la situazione.

Davvero non si sente la necessità di un nuovo progetto succhia-soldi che attirerà altre centinaia di automobili tra dipendenti, utenti e visitatori.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

Servizi igienici nei mercati di Torino, la situazione è imbarazzante

Bagni inesistenti, inservibili o in condizioni inaccettabili in molte delle zone mercatali cittadine. Un caso su tutti: l’unico bagno di piazzale Barcellona è senza sciacquone e con la porta rotta.

Mi sento in dovere di denunciare lo stato indegno dei servizi igienici di molti mercati all’aperto della nostra città. Una situazione che merita un’interpellanza sul tema, che ho già depositato e che discuterò in Sala Rossa il prossimo autunno.

La normativa prescrive che ogni area di mercato all’aperto debba disporre di servizi igienici separati per operatori e utenti. La realtà dei fatti, purtroppo, è ben diversa.

Sono molti i mercati del tutto privi di servizi igienici (situazione assurda soprattutto nei casi di zone mercatali da poco riqualificate!). In altri casi, i bagni ci sono ma sono inservibili, oppure ancora sono del tutto inadeguati per numero al bacino d’utenza del mercato. Non sempre tutti gli operatori sono in possesso delle chiavi per accedere ai servizi loro riservati.

Un caso emblematico è il mercato di piazzale Barcellona, zona San Donato. Il piazzale, recentemente riqualificato (per la generale soddisfazione di operatori e utenti), dispone di un unico vespasiano a cupola. Quel bagno è in condizioni disastrose: passi per i graffiti che ne “impreziosiscono” le pareti, ma che dire del fatto che gli utenti sono costretti a utilizzare il bagno portando con sé un secchio d’acqua, vista la mancanza dello sciacquone? Neanche la porta automatica funziona, e va chiusa a mano a ogni utilizzo.

Ecco una lista parziale dei mercati cittadini privi di servizi igienici o con servizi inservibili o inadeguati: via San Secondo, piazza Carlina, Santa Rita, via Di Nanni, corso Svizzera, piazzale Barcellona, via Mittone, corso Umbria, corso Toscana, via Forlì, piazza Borromini, via Madama Cristina, corso Spezia, piazza Guala, via Plava.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

Le Paritarie perderanno altri 250mila euro, le famiglie dovranno pagare per il terzo figlio a scuola

La Sala Rossa boccia il mio emendamento che tentava di limitare il taglio ai contributi alle Scuole Fism e respinge la mia proposta di esentare dal pagamento di iscrizione e refezione il terzo figlio per famiglia. Anche la componente cattolica di questa Maggioranza getta la maschera si schiera apertamente contro la libertà di educazione e il sostegno alle famiglie.

Il Consiglio comunale vota ancora una volta contro la crescita, contro la sostenibilità economica e strutturale del sistema scolastico, contro la libertà di educazione e contro il sostegno alle famiglie.

La Sala Rossa ha bocciato il mio emendamento per ripristinare i fondi per le Scuole materne paritarie della FISM e convenzionate e ha respinto la mia mozione finalizzata a esentare dal pagamento delle tariffe di iscrizione e di refezione scolastica per le Scuole comunali dell’infanzia e gli asili nido comunali i figli dal terzo iscritto in poi per famiglie con almeno tre figli minori a carico.

Le Scuole paritarie dovranno così assorbire un taglio pari a 600.000 euro in due anni, mentre le famiglie numerose non avranno sostegno dal Comune, che come al solito preferisce impiegare i fondi in maniera diversa.

Prendo atto con amarezza che a questa Maggioranza non solo non importa nulla del principio della libertà di educazione, ma che neppure ha a cuore la sostenibilità dell’intero sistema scolastico (che non potrebbe assorbire in scuole comunali o statali tutti gli alunni che attualmente frequentano le Paritarie).

Dal momento che il sistema scolastico statale non può assorbire gli studenti delle paritarie, è evidente che si tratta di una manovra volta a penalizzare le famiglie che dovranno pagare di più, quando le scuole Fism saranno costrette ad alzare le rette, per una scelta che dovrebbe essere, almeno in teoria, un diritto sancito dalla Legge.

Ritengo che, a sinistra, si debba scegliere tra i propri ideali e la linea politica di partito, quando le due posizioni – ed è un caso sempre più frequente – sono inconciliabili.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

#AppendinoDoveSei

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