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Disabili “sfrattati” dall’allestimento di Terra Madre: nessun aiuto dal Comune di Torino

Si sono rivolti direttamente alla Sindaca Appendino e all’Assessore Sonia Schellino, i vertici dell’Associazione Anffas Onlus Torino. Ma, dall’inizio di agosto e a meno di due settimane dall’evento che stanno organizzando, non hanno ancora ricevuto né supporto né risposta. E dire che “Nulla è come appare”, in programma il 10 settembre presso il Borgo Medievale, ha il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana.

I fatti, in breve: l’Associazione Anffas Onlus Torino, organizzatrice di “Nulla è come appare” (evento che si prefigge di far comprendere la natura trasversale del Terzo Settore e di esplicitare la complessità dei percorsi di inserimento lavorativo per le persone con disabilità), richiede al Suolo Pubblico la possibilità di poter usufruire dello spazio di fronte al ponte levatoio del Borgo. Gli organizzatori vengono però a sapere che quello spazio è già stato assegnato, a partire dalla fine di agosto, agli organizzatori di Terra Madre, in programma dal 22 al 26 settembre. Uno spazio che non può essere concesso neanche per un’unica giornata dal momento che, riferiscono gli organizzatori dell’evento di fine settembre, è spazio integrante del loro cantiere di lavoro. Si scopre inoltre che anche tutta la zona di via Enrico Millo sarà occupata: pertanto per Anffas sarà possibile soltanto passare per il carico e lo scarico dei materiali utili per l’evento, quali gazebo, tavoli e sedie.

Gli organizzatori di “Nulla è come appare” scrivono dunque, a questo punto (siamo al 5 agosto), alla Sindaca Appendino e all’Assessore Sonia Schellino, per spiegare la situazione e chiedere di trovare una soluzione (ipotesi suggerita: lasciare liberi i parcheggi di via Millo, compresi quelli riservati alle persone disabili). Il giorno dopo ricevono una risposta interlocutoria, con la promessa che l’Assessore alla Viabilità li avrebbe contattati a breve per telefono. A oggi, a distanza di un mese, la telefonata non è ancora giunta.

Faccio mie le preoccupazioni di Anffas e mi chiedo, con loro, come faranno le persone con disabilità a raggiungere il luogo dove si svolgerà l’evento e dove potranno parcheggiare: stando così le cose, il posteggio sarà possibile soltanto nella piazza adiacente a Torino Esposizioni oppure nel parcheggio di corso Vittorio Emanuele II.

Mi chiedo soprattutto come sia possibile che il Comune di Torino, dopo aver concesso il proprio patrocinio a una manifestazione di questo tipo, manchi poi di garantire non dico una soluzione efficace per la risoluzione di una criticità che si presenta in corso d’opera, ma anche di dare uno straccio di risposta alla puntuale richiesta degli organizzatori.

Non è questo l’atteggiamento che mi aspetto dalle Istituzioni nei confronti delle Associazioni e dei cittadini. Inoltre, a prescindere dal singolo evento, è assurdo che per varie settimane consecutive un’intera porzione di città, in questo caso il Borgo Medievale, non sia accessibile alle persone con disabilità che vi arrivano in automobile.

Corso Tazzoli: una discarica (abusiva) tra le Poste e il Campo Nomadi

Rifiuti di tutti i tipi si accumulano attorno ai quattro cassonetti strapieni. I residenti e il Consigliere di Circoscrizione dei Moderati Giuseppe Genco denunciano: “Nessun passaggio dell’Amiat da dieci giorni a questa parte”.

Scrivanie e divani, frigoriferi e vecchi mobili, spazzatura e resti maleodoranti: rifiuti di ogni tipo si stanno accumulando in corso Tazzoli, tra l’ufficio postale e il Campo Nomadi, attorno ai quattro cassonetti ormai pieni fino all’orlo. Una vera e propria discarica a cielo aperto. Anch’essa, come il Campo adiacente, abusiva.

Le foto in allegato, scattate dallo stesso Consigliere Genco, illustrano efficacemente quanto lamentano i residenti della zona: non appena i quattro cassonetti si riempiono, i sacchetti cominciano ad accumularsi sull’asfalto. A quel punto, la situazione degenera: rifiuti sempre più ingombranti, fino ad arrivare ai pezzi di arredamento. Come se il fatto di essere in periferia rendesse lecito questo comportamento incivile. Resta il fatto che l’Amiat non passa, rivelano ancora gli abitanti della zona, da oltre dieci giorni.

Da due passaggi a settimana a nessuno in quasi due settimane. E la situazione peggiora giorno dopo giorno: è questo il vento di cambiamento tante volte sbandierato dalla Sindaca Appendino e dalla sua Maggioranza? Chiederò conto all’Assessore competente della situazione, per avere notizie per lo meno sulle tempistiche dei prossimi passaggi.

Clamorose lacune nel programma della nuova Giunta

Nelle Linee Programmatiche, discusse oggi in Sala Rossa, per il mandato 2016-2021, si accenna appena alle Scuole Paritarie; manca il Disability Manager; si elude il tema della famiglia; non si fa alcun riferimento alla chiusura dei centri sociali; sono assolutamente assenti riferimenti alle relazioni di Torino con la sua Città Metropolitana e al suo collocamento in un contesto geografico, economico e politico regionale e interregionale.

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Famiglia è una sola, lo dice la legge

Cambiare la denominazione dell’Assessorato alla Famiglia introducendo il plurale è un evidente tentativo di sopravanzare l’ordinamento dello Stato da parte di un’Amministrazione che già annaspa nel populismo e nel sensazionalismo.

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GRANDE SODDISFAZIONE PER IL RISULTATO DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE: 2.139 PREFERENZE CHE CONFERMANO IL LAVORO SVOLTO IN QUESTI ANNI

Accolgo con estrema soddisfazione il risultato elettorale che mi vede primo tra i Moderati e secondo in assoluto alle Amministrative 2016. Un risultato che per me rappresenta il riconoscimento del lavoro svolto in questi cinque anni in Consiglio Comunale. Fondamentale, ora, sostenere Fassino affinché il Sindaco uscente si imponga al ballottaggio.

Torino, 6 giugno 2016 *** Ringrazio con riconoscenza i 2.139 torinesi che hanno scelto di scrivere il mio nome sulla scheda blu per il Comune di Torino. Un attestato di fiducia che rappresenta per me uno sprone a profondere rinnovato impegno e mi riempie di entusiasmo per i prossimi cinque anni al servizio della Città. Sono felice che il mio modo di fare politica e di costruire abbia raccolto il favore di tante persone che mi hanno conosciuto durante il mio mandato e che hanno avuto modo di verificare direttamente come io intenda un ruolo istituzionale: al di là del sostegno di molti amici, queste 2139 preferenze testimoniano di un lavoro che in questi anni e nella campagna elettorale, insieme agli Amici in Quartiere, ha raggiunto e convinto persone al di là dell’ideologia e degli schieramenti.

Ora è assolutamente fondamentale lavorare insieme per garantire al Sindaco uscente Piero Fassino il massimo sostegno per una vittoria al ballottaggio. Torino ha bisogno di una guida all’altezza delle sfide che la attendono nei prossimi cinque anni.

Questo risultato rappresenta per me un punto di partenza. il modo migliore per ricambiare questo attestato di stima è continuare a lavorare con il massimo dell’impegno.

Silvio Magliano, Moderati per Fassino.