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L’”estremismo ciclabile” dei Cinque Stelle fagocita posti auto

Corso Venezia e dintorni: persi 150 posteggi dall’inizio dei lavori in corso. La cieca ideologia anti-auto privata ha lasciato solo cinque stalli tra via Stradella e via del Ridotto. A rischio il tessuto commerciale della zona. Sostengo totalmente la richiesta dei cittadini di poter rinunciare a una delle due piste ciclabili per dare respiro al controviale.

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INTERPELLANZA – QUALI RISVOLTI DOPO L’INTERPELLANZA DEL 30 GENNAIO 2017 (MECC. 2016 06695/002)?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO

che in data 30 gennaio 2017 è stata discussa in Consiglio Comunale l’interpellanza che aveva come oggetto “Non cancelliamo il ricordo dei caduti nel corso dei furiosi combattimenti per il controllo della Stazione Dora nell’Aprile del ’45” (mecc. 2016 06695/002);

CONSIDERATO

che al punto 3 l’Assessore rispondeva quanto di seguito: “In merito alla lapide dedicata al partigiano Luciano Torre, vista la demolizione della stazione Dora, la stessa è stata rimossa il 12 novembre 2009 da ditta incaricata dalla Direzione Infrastrutture e Mobilità, e successivamente consegnata all’Ufficio Toponomastica, per poter procedere al suo posizionamento a posteriori della nuova sistemazione viabile dell’area prospiciente la piazza Generale Antonio Baldissera. Constatato il cattivo stato di manutenzione del manufatto, dovuto alla vetustà dello stesso, all’intrinseca porosità del materiale (marmo bardiglio), all’esposizione in pieno sole e alla sbrecciatura degli spigoli, si ritenne preferibile procedere alla predisposizione di una nuova lapide in sostituzione di quella ammalorata. Tale manufatto è stato approntato, e a oggi è immagazzinato e disponibile alla posa, al termine dei lavori di sistemazione definitiva della piazza ed in accordo con il competente Ufficio tecnico per la viabilità e traffico (ora Direzione Infrastrutture e Mobilità), così come previsto all’articolo 10 comma 2 del vigente regolamento toponomastica e numerazione civica”;

CONSIDERATO CHE

–        all’interno della vecchia stazione di Porta Susa, presso quello che resta del binario 1, è collocata una lapide a ricordo di tre partigiani: Tommaso Bratto, Archimede D’Agostino e Marco Mario Molino;

–        Bratto Tommaso – nato a Foggia il 29 maggio 1928 e abitante dal gennaio 1944 in via Monginevro 46, proveniente da una famiglia di sette figli – lavorava come manovale presso le Ferrovie dello Stato, addetto al deposito locomotive di via Chisola: il 25 aprile 1945 aderì allo sciopero contro il nazifascismo e allontanandosi da casa non vi fece più ritorno;

–        D’Agostino Archimede – nato a Foggia il 23 settembre 1927, ferroviere, dall’aprile 1943 abitante in via Feletto 55 – era partigiano della 24a Brigata Sap;

–        Molino Marco Mario – nato a Torino il 23 febbraio 1918, abitante dal novembre 1943 in via Marco Polo 7, di professione cameriere presso l’albergo “Principi di Piemonte” – fu richiamato nel gennaio 1941 e arruolato nel 4 Reggimento Alpini, che operava in Dalmazia. L’8 settembre 1943, trovandosi in licenza, si nascose per alcuni mesi. Agli inizi del 1944 si arruolò nella brigata partigiana operante a Corio Canavese, alle dipendenze del comandante Moro. Nel febbraio 1945 passò alla 24a Brigata Sap, nome di battaglia “Bibi”;

–        questi partigiani furono fucilati dai nazifascisti il 27 aprile 1945, mentre tentavano di raggiungere, a bordo di una locomotiva, la stazione Dora, presso la quale erano in corso scontri tra un nucleo di soldati tedeschi e alcuni partigiani;

–        all’indomani della chiusura della stazione ferroviaria e della successiva chiusura del “Mercato Metropolitano”, l’area della lapide non risulta più accessibile e, di conseguenza, la lapide stessa non è più visibile;

–        al punto 4 l’Assessore riportava la seguente risposta: “In merito alla richiesta di riposizionamento delle tre lapidi nella costruenda area attrezzata a verde pubblico fronte la sala danze “Le Roi”, si ricorda la competenza in materia della Commissione Toponomastica, con il successivo coinvolgimento della Commissione Arte Pubblica, in quanto trattasi di cippo/stele …”;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se da gennaio 2017 a oggi sia stato studiato, di concerto con la Commissione Toponomastica, il riposizionamento della lapide situata all’interno della vecchia stazione ferroviaria di Porta Susa;

2)      in quali tempi sarà posizionata la lapide dedicata al Partigiano Luciano Torre presso piazza Generale Antonio Baldissera;

3)      se la Commissione Toponomastica sia stata messa al corrente dell’intenzione di riposizionare le tre lapidi a lato della nuova rotonda di piazza Generale Antonio Baldissera e in quali tempistiche si intenda portare a termine il progetto.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – MARCIAPIEDE CORSO GROSSETO 53, SECONDO TENTATIVO: SARÀ LA VOLTA BUONA?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        l’area compresa tra corso Grosseto, via Fossata ed il raccordo Torino-Caselle si trova a Torino nel quartiere Borgo Vittoria nel territorio della Circoscrizione 5;

–        è un’area ad alta densità abitativa che da tempo soffre di notevoli disagi, prima per la costruzione del Passante Ferroviario, attualmente per la realizzazione del “Viale della Spina”;

RILEVATO CHE

–        il marciapiede limitrofo al Parco Sempione nei pressi del civico 53, interno di corso Grosseto, risulta danneggiato per un lungo tratto;

–        lo stato precario del marciapiede molto probabilmente è causato anche dal frequente passaggio di mezzi pesanti;

–        la rottura del cordolo, la presenza di buche, di erbacce non sfalciate e di sconnessioni mettono a serio rischio l’incolumità dei pedoni, con particolare accentuazione per le persone con difficoltà deambulatorie e/o sensoriali;

CONSIDERATO CHE

–        durante la campagna elettorale per le elezioni comunali 2016 l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore delle cosiddette periferie;

–        lo scrivente ha presentato un’interpellanza in data 23 settembre 2013 (mecc. 2013 04298/002) in merito alla medesima problematica, evidentemente senza riuscire a stimolare un intervento dell’Amministrazione;

–        da anni i residenti di Borgo Vittoria si aspettano che l’Amministrazione trovi una soluzione per la criticità descritta;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se, come e in quali tempistiche l’Amministrazione intenda intervenire per eseguire i necessari lavori di ripristino del marciapiede.

INTERPELLANZA – PIAZZA D’ARMI IN PICCHIATA, DALL’ELIPORTO ALL’AREA CAMPER: AUTORIZZATA?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–           il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto si trova a Torino nel territorio della Circoscrizione 2;

–        esso fu inaugurato con questo nome nel 1974 ma per molti torinesi rimane conosciuto con l’antico nome di Piazza d’Armi, legato al precedente uso di questo spazio per raduni e parate militari;

–        Piazza d’Armi è tra i parchi maggiormente apprezzati e frequentati della città, è ricco di alberi d’alto fusto e di angoli ombrosi rilassanti che consentono ai cittadini di poter godere di momenti di relax in piena sintonia con la natura ed i suoi ritmi;

–        il settore sud è stato ridisegnato e riqualificato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali del 2006, la fascia centrale è riservata alle attività sportive delle Forze Armate, il settore nord è caratterizzato dalla presenza di ampi prati, aree verdi, aree cani e da un’area in cui nel 1959 fu inaugurato dal Sindaco Amedeo Peyron l’eliporto “Aldo Cavallo”;

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 4 luglio u.s. unitamente ad un gruppo di cittadini;

RILEVATO CHE

–        il piazzale sterrato in cui aveva sede l’eliporto smise di essere utilizzato a tale scopo agli inizi degli anni Settanta, dopo poco più di dieci anni di utilizzo;

–           attualmente tale area è occupata da numerosi furgoni, camper e roulotte;

–           accanto a molti di questi mezzi sono collocate bombole a gas;

–        l’area presenta condizioni di assoluta trascuratezza e degrado ed è caratterizzata da notevole sporcizia (rifiuti di varia natura, pneumatici, elettrodomestici) che denota un’insufficiente frequenza del passaggio di raccolta e pulizia;

–           la vegetazione non risulta curata;

CONSIDERATO CHE

–           l’area non risulta essere né indicata né attrezzata come area sosta caravan, camper, roulotte;

–           non sono presenti né i servizi igienici né un allacciamento per l’energia elettrica;

–        come riferito da molti cittadini, in occasione di eventi sportivi e musicali presso il vicino Stadio Olimpico e il Pala Alpitour, l’area in oggetto diventa un parcheggio in cui si riscontra l’insistente presenza di parcheggiatori abusivi;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se i competenti organi di controllo e vigilanza abbiano, ovviamente in data antecedente al deposito del presente atto, svolto accertamenti nell’area in oggetto e quali siano gli esiti;

2)      in caso di risposta affermativa al punto 1, se i controlli abbiano riguardato le condizioni dei mezzi parcheggiati e la loro regolarità in riferimento alla copertura assicurativa e revisione;

3)      se l’Amministrazione abbia intenzione di regolamentare e/o disciplinare l’accesso a tale piazzale;

4)      se l’Amministrazione sia in grado di predisporre un intervento di AMIAT per la pulizia del piazzale e la rimozione dei rifiuti ingombranti e pericolosi e se vi sia la possibilità di programmare periodici passaggi di AMIAT;

5)      se l’Amministrazione abbia un progetto concreto e realizzabile in tempi certi per la riqualificazione dell’area.

F.to            Silvio Magliano

INTERPELLANZA – CRIMINALITÀ E DEGRADO IN BORGO AURORA: UN ANGOLO DI CITTÀ SENZA PACE, SENZA PULIZIA E PRIVO DELL’ATTENZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il triangolo compreso tra le vie Giaveno e Saint Bon e corso Vigevano si trova a Torino in Borgo Aurora, nel territorio della Circoscrizione 7;

–        questa zona, unitamente alle vie limitrofe, è da anni vittima di disagi e di problemi sempre crescenti e mai realmente affrontati con spirito costruttivo dalla Civica Amministrazione;

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo, insieme a un gruppo di cittadini, in data 5 luglio 2017;

RILEVATO CHE

–        durante l’intero arco della giornata numerosi soggetti extracomunitari sono soliti stazionare in corso Vigevano, nello specifico in prossimità di via Giaveno e di piazza Baldissera, con il compito di smerciare sostanze stupefacenti;

–        essi trovano una facile via di fuga, in caso di passaggi di pattuglie delle Forze dell’Ordine, in via Saint Bon e in via Giaveno, sia lungo l’asse sia all’interno del “trincerino”;

–        gli spacciatori sono soliti nascondere le dosi di droga sia in nicchie appositamente scavate nei muretti di contenimento del “trincerino” sia nel muro perimetrale della Parrocchia Gesù Crocifisso e Madonna delle Lacrime in via Giaveno sia nei tronchi degli alberi (si allega documentazione fotografica);

–        i cittadini riferiscono essere numerosi e frequenti gli episodi di violenza a danni di persone che si trovano a transitare in zona sia a piedi sia in auto;

–        il degrado investe anche il profilo ambientale: le condizioni di sporcizia dei marciapiedi e soprattutto del “trincerino” (immondizia e rifiuti di ogni genere, bottiglie, lattine, pneumatici, siringhe) hanno raggiunto livelli non degni di una moderna città europea;

–        il marciapiede di via Giaveno (nel tratto tra via Saint Bon e corso Vigevano) e il marciapiede di via Saint Bon (nel tratto tra via Giaveno e piazza Baldissera) sono sconnessi e pericolosi per i pedoni;

CONSIDERATO CHE

–        a più riprese, durante la campagna elettorale per le elezioni Comunali 2016, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore del rispetto della legalità;

–        lo scrivente aveva già evidenziato i problemi del quartiere Aurora con un’interpellanza presentata il 19 gennaio 2017 (mecc. 2017 00174/002) e discussa il 13 febbraio 2017;

–        gli organi di informazione si sono spesso occupati di descrivere le condizioni di questa porzione di città, tanto affascinante quanto dimenticata dalle Istituzioni;

–        i residenti di Borgo Aurora hanno manifestato allo scrivente, nel corso del sopralluogo, la sensazione di abbandono in cui ormai sono costretti a vivere, giungendo ormai all’esasperazione e alla rassegnazione;

–        l’area in oggetto dovrebbe essere considerata particolarmente sensibile in virtù della presenza di una chiesa parrocchiale e di un oratorio che accoglie settimanalmente un grande numero di minori;

–        lo scrivente ritiene che l’Amministrazione non possa e non debba continuare a consentire consapevolmente la presenza di “zone franche della legalità”;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione intenda intervenire concretamente per risolvere il problema dello spaccio e della microcriminalità sottraendo questa parte di città a bande dedite al malaffare per restituirla alla piena, onesta e piacevole fruibilità da parte dei cittadini;

2)      se sia nei programmi dell’Amministrazione aumentare l’illuminazione in via Giaveno e via Saint Bon;

3)         se sia nei programmi dell’Amministrazione la sistemazione dei marciapiedi;

4)      quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nella zona in oggetto, se siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni di sporcizia dei marciapiedi e se l’Amministrazione sia in grado di incrementarli;

5)      se l’Amministrazione abbia un progetto di riqualificazione per il “trincerino” e, in caso di risposta affermativa, con quali modalità e tempistiche;

6)      se, nelle more di un eventuale progetto di recupero, l’Amministrazione sia in grado di predisporre un intervento di bonifica e pulizia del “trincerino”.

F.to  Silvio Magliano