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Autoscuole, marcia ingranata per la ripartenza

Regioni come il Veneto hanno già autorizzato la ripresa delle prove pratiche di guida: non c’è ragione perché questo non avvenga anche in Piemonte.

Le lezioni pratiche di guida delle Autoscuole del territorio piemontese ripartano. Non ci sono ragioni perché questo non avvenga: anzi, sarebbe un primo passo necessario affinché presto possano tornare a tenersi anche gli esami per la patente. I dispositivi di protezione individuale consentono di svolgere questo tipo di attività in totale sicurezza. La Regione Veneto ha già emesso un’ordinanza che autorizza l’istruttore a sedere sul sedile, dotato di una seconda pedaliera, del passeggero, a fianco del candidato, purché entrambi indossino idonea mascherina e purché sul veicolo siano disponibili guanti usa e getta o igienizzante per le mani. Il veicolo deve essere sanificato dopo ogni utilizzo. Consentire la ripresa, in assoluta sicurezza, delle lezioni pratiche di guida consentirà di dare ossigeno a un comparto duramente colpito dalla crisi.  Chiederò alla Giunta Cirio di agire di conseguenza.

Occupazioni in corso Salvemini, dopo la denuncia dei Moderati esplodono gli atti di vandalismo

Vetri infranti e specchietti divelti sulle auto in sosta: ma il nostro impegno non si arresta contro un fenomeno inaccettabile e particolarmente odioso vista la generale situazione di emergenza da COVD-19.

I Moderati hanno portato, con il loro impegno, agli onori delle cronache il tema delle occupazioni di appartamenti ATC in diverse zone di Torino. In particolare, grande clamore hanno suscitato le dimensioni del fenomeno in corso Salvemini 25, Mirafiori Nord, tanto da meritare servizi televisivi e articoli di giornale.

Proprio qui, da qualche giorno, si stanno verificando numerosi atti di vandalismo. Diversi cittadini si sono ritrovati le auto vandalizzate: vetri infranti e specchietti divelti sui veicoli in sosta dall’incrocio con via Palatucci fino a quello con via Romita.
Il mio impegno, così come quello dei colleghi Moderati in Circoscrizione 2 (a partire dal Vice Presidente Alessandro Nucera e dal Capogruppo Giuseppe Genco, passando per i Consiglieri Claudio Monaco, Vito Gentile ed Elena Zeppola), continua. 
Esprimiamo massima solidarietà ai residenti che hanno subito danni e garantiamo loro che continueremo a batterci contro un fenomeno inaccettabile, che non rappresenta un semplice reato contro la proprietà, ma un attacco e un’offesa nei confronti della dignità dei cittadini perbene, e particolarmente odioso vista l’emergenza e considerato che in questi mesi le Forze dell’Ordine sono impegnate in ben altri compiti, a garanzia della sicurezza di tutti. 

Rimborso o congelamento abbonamenti non utilizzati durante il lockdown: sì all’unanimità

I colleghi in Sala Rossa approvano la mia proposta di mozione: i titoli di viaggio acquistati e non utilizzati causa COVID-19 vedranno estesa la propria validità o saranno rimborsati. Sono soddisfatto: giusto segnale di sostegno ai cittadini e di valorizzazione del trasporto pubblico.

La Sala Rossa, convocata in videoconferenza, dice sì all’unanimità: passa la mia mozione che impegna la Giunta a interloquire con la Regione Piemonte, con AMP, con i gestori del trasporto pubblico e con GTT perché siano rimborsati o congelati (con estensione per un pari numero di giorni) gli abbonamenti non utilizzati da studenti e lavoratori in questi due mesi di lockdown. Coloro che avevano scelto di utilizzare il trasporto pubblico per recarsi al lavoro o a scuola non hanno poi di fatto utilizzato, durante l’emergenza da COVID-19, quanto acquistato. Soprattutto le famiglie numerose hanno dovuto affrontare esborsi importanti. Sono soddisfatto del fatto che anche i colleghi si siano dimostrati sensibili a questa esigenza. Anche questo è un modo per dimostrare solidarietà, in maniera concreta e utile, alle famiglie e ai lavoratori, e per dare valore al trasporto pubblico. I Moderati hanno portato avanti questa proposta con assoluta convinzione alla luce delle difficoltà nelle quali diverse famiglie si troveranno quando l’emergenza sarà completamente rientrata e della necessità di promuovere l’uso dei mezzi pubblici.

Nidi e Materne, ora la Regione acceleri e trovi le risorse

Il Comune di Torino ha fatto il suo, adesso tocca alla Giunta Cirio: gestori e famiglie non possono aspettare oltre. Mi batterò perché i fondi, al momento appena sufficienti per un mese su quattro, aumentino: la parte mancante non può arrivare soltanto dalle famiglie.

Nidi e Materne stanno raschiando il fondo della cassa: cruda ma reale descrizione della realtà del settore 0-6. Se il Comune di Torino, comunicando per tempo lo scorso 15 aprile i dati relativi al numero dei bambini frequentanti, ha fatto per tempo la sua parte, adesso tocca alla Giunta Cirio accelerare e trovare le risorse. I mesi di saldo sono oltre quattro e l’attuale misura regionale da 15 milioni porterà risorse equivalenti ad appena 240 euro a bambino per le Materne e ad appena 400 euro a bambino per i Nidi. In altre parole: poco più della retta di un mese per le Materne e poco meno della retta di un mese per i Nidi. Parliamo di realtà con ridotta liquidità disponibile, difficilmente bancabili e ancora in attesa della Cassa Integrazione in deroga. Il Comune ha fatto il suo dovere in tempi celeri, come emerso dalla discussione in Consiglio nel pomeriggio di oggi:  ora tocca alla Regione fare in fretta. Se davvero questa Giunta ha a cuore la fascia 0-6, come più volte rivendicato, agisca di conseguenza. Mi batterò perché i fondi aumentino. Gestori e famiglie non possono attendere oltre.

Prezzi dei beni di prima necessità alle stelle, ma il Comune latita

Due mesi di lockdown fanno esplodere il costo del “carrello della spesa”, l’abusivismo dilaga non solo in Aurora e Barriera di Milano: non sempre all’altezza la risposta della Giunta Appendino, che di certo non può chiamarsi fuori dalla partita. Discussa oggi in Consiglio Comunale la mia interpellanza sul tema.

Zucchine che passano da 90 centesimi a 2 euro il chilo, asparagi da 2,6 a 4,5 il chilo, arance e mele che arrivano a sfiorare i 2,5 euro il chilo*: sono solo alcuni esempi tra i moltissimi possibili. Vola alle stelle il costo del “carrello della spesa”: un fenomeno – esploso in queste settimane di emergenza – che va a braccetto con il mancato rispetto delle regole da parte di un numero considerevole di esercizi, concentrati soprattutto in alcuni quartieri cittadini, Aurora e Barriera di Milano su tutti.

Sul tema, la Giunta avrebbe potuto e dovuto fare di più da diversi punti di vista: controllo del rispetto delle regole, verifica dei prezzi al consumo, prevenzione delle frodi. Il Comune gioca un ruolo nella tutela del consumatore: rilevatore, controllore, coordinatore. Se non può decidere il prezzo finale della merce, può e deve rendersi conto di ciò che accade sul territorio. 

L’Assessore Sacco ha rivendicato a verbale, rispondendo alla mia interpellanza sul tema, di aver fatto pervenire diverse segnalazioni al Tavolo della Sicurezza: vorrei a questo punto conoscere nel dettaglio quando, quante e quali. 

Chi pratica aumenti ingiustificati dei prezzi sta praticando una speculazione odiosa sulla pelle dei cittadini. Così come i negozianti che non rispettano le regole del lockdown, facendo concorrenza sleale a chi, al contrario, le regole le segue. Il mio grazie va a tutti i commercianti che non hanno approfittato di queste settimane di emergenza per provare ad arricchirsi a spese di tutti.


* Fonte: CAAT.

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

#AppendinoDoveSei

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