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Tra assenze e defezioni politiche, la Maggioranza Cinque Stelle non esiste più

Cade il numero legale: Consiglio Comunale interrotto, rinviata la discussione di temi cruciali per la città. Speriamo, per il bene dei torinesi, che i prossimi 12 mesi passino in fretta.

Questa Maggioranza-accrocchio, tenuta insieme con lo spago, per l’ennesima volta si sfascia e fa cadere il numero legale. Risultato: Consiglio Comunale interrotto e discussione di temi fondamentali per la nostra città rimandata a data da destinarsi. Ne cito alcuni: il percorso della Linea 2 della metropolitana, il rinvio delle scadenze delle utenze condominiali quale misura di supporto economico ai cittadini, il differimento delle riscossioni a carico delle imprese quale misura di supporto all’economia cittadina. Salta tutto. E i torinesi sentitamente “ringraziano”. Parafrasando Giorgio Gaber, “basta che a uno venga un malanno e cade la Sala Rossa”. Questa Maggioranza, tra assenze e astensioni politiche, non esiste più. Questa Amministrazione non ha più nulla di buono e di utile da dare a questa città. Speriamo che i prossimi 12 mesi passino in fretta.

La Giunta sostenga lo sport cittadino colpito dalla crisi

Si spostino in avanti le scadenze di concessioni e tasse comunali per dare respiro all’intero comparto: l’Amministrazione interloquisca con coraggio con il Governo centrale. Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’argomento.

Chiusura per settimane causa lockdown, incassi ai minimi, difficoltà incolpevole a pagare il dovuto per quanto riguarda concessioni e tasse comunali: è quanto stanno affrontando le realtà sportive del nostro territorio. Ho appena discusso in Consiglio Comunale un’interpellanza sulle possibili misure. Lo sport è stato particolarmente colpito dalla crisi: difficile, non avendo incassato, versare completamente e nei tempi quanto dovuto al Comune.

Il prolungamento delle concessioni e delle scadenze è una soluzione da prendere seriamente in considerazione: l’ho chiesto con forza alla Giunta durante la discussione a verbale. Mi auguro che questa Amministrazione abbia il coraggio di interloquire efficacemente con il Governo perché ciò che al momento è un’ipotesi diventi realtà di fatto. Mai come oggi il mondo dello sport, che rappresenta uno stile di vita sano e un’occasione di socialità e crescita per i nostri ragazzi, ha bisogno di supporto.    

L’Assessore snocciola a verbale tutti i numeri di un comparto che conta 6 impianti di rilevanza cittadina (ai quali si aggiungono i 27 affidati in concessione) e 37 gestiti dalle Circoscrizioni (che ne affidano in concessione altri 145), perfetta misura di un indotto che muove cifre economiche rilevanti e garantisce interessanti opportunità: nel 2019, l’incasso derivante da questi impianti è stato pari ai 2,1 milioni di euro per gli impianti comunali (a questa cifra si devono aggiungere altri 1,8 milioni di euro per gli impianti circoscrizionali); per quanto riguarda la TARI, la Città ha incassato nel 2019 460mila euro per gli impianti comunali (143mila euro la somma relativa agli impianti affidati in concessione alle Circoscrizioni). Consentire a tutte queste realtà di ripartire prorogando le scadenze è fondamentale: mi auguro che la Giunta lo faccia con efficacia.

La mia richiesta alla Giunta Cirio: linee guida specifiche affinché le Scuole di Lingue possano ripartire

Presentato il mio question time sull’argomento: sarà discusso domani in Consiglio Regionale del Piemonte.

Scuole di Lingue ancora ferme al palo: l’articolo 28 dell’ordinanza regionale dello scorso 13 giugno di fatto impedisce a queste realtà (e alle Scuole di Italiano per Stranieri) di tornare a operare in presenza. Ho appena presentato un question time sul tema: lo discuterò domani pomeriggio in occasione della seduta del Consiglio Regionale del Piemonte.

La mia richiesta alla Giunta Cirio: si consenta la riapertura delle Scuole di Lingue e delle Scuole di Italiano per Stranieri adottando linee guida specifiche e ulteriori rispetto a quelle previste dal DPCM dell’11 giugno. Troppo prudente equiparare queste realtà private, che hanno una loro specifica peculiarità, alle “scuole di ogni ordine e grado”.

L’attività delle Scuole di Lingue non può essere sostituita dalla didattica a distanza. Le strutture private che svolgono corsi di lingue possono tenere lezioni individuali o con piccoli gruppi, garantendo agevolmente il distanziamento sociale richiesto dalla normativa vigente. L’applicazione scrupolosa dei protocolli è di per sé, presso queste Scuole, assoluta garanzia di sicurezza. Le classi non superano mai la dozzina di allievi (ma spesso le lezioni sono individuali). Gli spazi degli Istituti sono quasi sempre ampi e le modalità didattiche sono tali da scongiurare il rischio di assembramenti. Senza una pronta riapertura a pieno regime della didattica in presenza, molte Scuole si troveranno nelle condizioni di non poter più sostenere i costi (tra affitti, utenze e costi del personale).

Il settore dà lavoro a centinaia di famiglie sul territorio Regionale. Alla Giunta Cirio chiedo un atto di coraggio a tutela di enti privati che si sostengono con le quote versate dagli studenti stessi. Conto di ricevere risposte convincenti domani a verbale.

INTERPELLANZA – IMU su immobili non commerciali: come intende adeguarsi l’Amministrazione alle innovazioni legislative?

PREMESSO CHE

  • come indicato nel sito del Comune di Torino alla sezione Tasse e Tributi, a decorrere dal 1° gennaio 2020 la “nuova” IMU è disciplinata dalla legge n. 160/2019 che ha abolito la IUC nelle componenti IMU e TASI. Le aliquote ed il Regolamento della nuova IMU saranno definiti entro il prossimo 30/06/2020;
  • presupposto dell’imposta è il possesso di: immobili, esclusa l’abitazione principale o assimilata, salvo il caso in cui sia iscritta in catasto in cat. A/1-A/8-A/9 e relative pertinenze (una per categoria C/2, C/6 e C/7, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo); aree edificabili; terreni agricoli;
  • la Civica Amministrazione disciplina l’applicazione dell’IMU mediante il “Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (IMU), n. 356”;
  • come enunciato nell’art. 1 (“Ambito di applicazione”), il Regolamento è adottato allo scopo di:

a) ridurre gli adempimenti in capo ai cittadini;

b) semplificare e razionalizzare i procedimenti di accertamento;

c) potenziare la capacità di controllo e di verifica dell’adempimento dell’obbligazione tributaria;

d) definire i criteri di stima per l’accertamento del valore delle aree fabbricabili;

e) indicare i procedimenti per una corretta, efficace, efficiente ed economica gestione del tributo;

 RILEVATO CHE

  • l’art. 1, cc. da 738 a 783 della legge di Bilancio 2020 (legge n. 160 del 27 dicembre 2019) ha profondamente innovato la disciplina dell’imposta municipale propria – IMU;
  • per quanto concerne gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali, la precedente normativa (art. 7, c 1, lettera “i”) del decreto legislativo n. 504 del 30 dicembre 1992, prevedeva l’esenzione per: gli immobili utilizzati dai soggetti di cui all’art. 73, c 1, lettera c), del TUIR, di cui al DPR n. 917 del 22 dicembre 1986 e smi, […] destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché’ delle attività di cui all’art. 16, lettera a), della legge n. 222 del 20 maggio 1985;
  • a partire dal 1° gennaio 2020, con riferimento agli immobili utilizzati dagli enti non commerciali, vengono introdotte due disposizioni:
    1. art. 1, c. 759: sono esenti dall’imposta, per il periodo dell’anno durante il quale sussistono le condizioni prescritte: g) gli immobili posseduti e utilizzati dai soggetti di cui alla lettera i) del comma 1 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle attività previste nella medesima lettera i); si applicano, altresì, le disposizioni di cui all’articolo 91-bis del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, nonché il regolamento di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 19 novembre 2012, n. 200;
    2. art. 1, c. 777: ferme restando le facoltà di regolamentazione del tributo di cui all’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, i comuni possono con proprio regolamento: e) stabilire l’esenzione dell’immobile dato in comodato gratuito al comune o ad altro ente territoriale, o ad ente non commerciale, esclusivamente per l’esercizio dei rispettivi scopi istituzionali o statutari;

CONSIDERATO CHE

l’art. 2 (“Esenzioni”) del sopra citato Regolamento n. 356 stabilisce che:

  • l’esenzione per gli immobili di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 504, articolo 7, comma 1, lettera i), si applica anche agli immobili posseduti ed utilizzati dagli Enti ONLUS regolarmente registrati all’anagrafe unica istituita presso l’Agenzia delle Entrate;
  • l’esenzione si applica anche nel caso in cui il possessore e l’utilizzatore siano soggetti di cui al comma 1, anche diversi, a condizione che l’immobile sia utilizzato a titolo gratuito, con contratto di comodato registrato, e venga destinato esclusivamente allo svolgimento delle attività di cui al Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, articolo 7, comma 1, lettera i);
  • per fruire dell’esenzione il soggetto passivo è tenuto a presentare apposita comunicazione, corredata di copia del contratto di comodato, entro il termine del versamento del saldo d’imposta IMU;

essendo entrata in vigore una nuova disciplina della materia si rendono pertanto urgenti i necessari aggiornamenti al fine di assicurare continuità con la prassi pregressa;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda adeguarsi alle disposizioni normative vigenti considerando esenti dall’IMU sia gli immobili concessi in comodato gratuito al Comune o ad altro ente territoriale, esclusivamente per l’esercizio dei rispettivi scopi istituzionali o statutari, sia gli immobili concessi in comodato gratuito ad enti non commerciali e destinati allo svolgimento delle attività previste nella lettera i) dell’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 (magari prevedendo quale condizione per beneficiare della esenzione la formale registrazione del contratto di comodato);
  2. se l’Amministrazione ritenga necessario richiedere una comunicazione ad hoc per beneficiare della esenzione in esame, pur non apparendo tale adempimento necessario in quanto sia il comma 769 sia il comma 770 della legge di Bilancio 2020 già prevedono l’obbligo di presentare la dichiarazione (“entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta”);
  3. se l’Amministrazione intenda intervenire per chiarire quale possa intendersi il comportamento corretto con riguardo al dettato, che pare contraddittorio, del comma 770: nella prima parte impone di presentare una dichiarazione “entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta” salvo poi disporre che “La dichiarazione deve essere presentata ogni anno.”.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Sport e Covid-19: quali aiuti dal Comune per gli enti e le associazioni sportive del territorio?

PREMESSO CHE

  • il patrimonio impiantistico sportivo cittadino comprende oltre 200 strutture (piscine, impianti polifunzionali, palestre, bocciofile, campi sportivi, ecc..) utilizzabili da parte di cittadini, associazioni, società, federazioni sportive;
  • ci sono grandi impianti sportivi (Palazzo dello Sport, Piscina Stadio Monumentale, Stadio Primo Nebiolo, Stadio del Ghiaccio, Palazzetto Le Cupole e lo Sferisterio) gestiti centralmente dal Servizio Sport, impianti sportivi di rilevanza cittadina gestiti da terzi in regime di convenzione e molti altri impianti sportivi a gestione circoscrizionale sia diretta sia in regime di convenzione;

 RILEVATO CHE

  • la nota emergenza epidemiologia tuttora in atto ha bloccato o comunque rallentato il funzionamento di ampissimi settori del Paese, tra essi non ha fatto eccezione l’attività sportiva sia professionistica sia di base;
  • se per i professionisti e gli atleti di interesse nazionale la possibilità di tornare ad allenarsi si è avverata ad inizio maggio (seppure secondo rigidi protocolli e in un primo tempo solo in forma individuale), per la vastissima platea dello sport di base è tutto ancora fermo o poco di più (è notizia di questi ultimi giorni il via libera alla riapertura dei centri sportivi, palestre e piscine);

CONSIDERATO CHE

  • molte attività sportive cittadine vengono svolte da società, federazioni, associazioni ed enti di promozione sportiva presso impianti e strutture di proprietà del Comune, gestiti direttamente dalla Civica Amministrazione o dalle Circoscrizioni oppure affidati in concessione a terzi;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quanti siano gli impianti sportivi di rilevanza cittadina gestiti da terzi in regime di convenzione e gli impianti sportivi a gestione circoscrizionale sia diretta sia in regime di convenzione (palestre, piscine, bocciofile, campi sportivi, ecc…);
  2. quale sia l’importo incassato dalla Città (e dalle Circoscrizioni) nell’annualità 2019 derivante dall’utilizzo degli impianti in regime di convenzione e a gestione diretta;
  3. quale sia l’importo dei tributi locali incassati dalla Città nell’annualità 2019 derivante dall’utilizzo degli impianti in regime di convenzione;
  4. quali siano le azioni studiate e realizzate dall’Amministrazione per attenuare l’impatto della crisi sia sanitaria sia economica sulle realtà sportive del territorio cittadino;
  5. se l’Amministrazione sia intenzionata a riconsiderare (azzerandoli, riducendoli o almeno a prorogarne il termine) gli importi dei canoni di locazione/concessione per le strutture sportive (impianti, campi, piscine, bocciofile, palestre, ecc…) del Comune o delle Circoscrizioni e affidate a terzi (enti, associazioni, federazioni e società sportive);
  6. se l’Amministrazione sia intenzionata a ridurre o azzerare gli importi dei tributi di propria competenza per l’annualità in corso per le strutture utilizzate dalle realtà sportive e che hanno visto la propria attività azzerata e con fortissimi incertezze circa il futuro;
  7. se, a fronte dell’impossibilità di ridurre gli importi delle convenzioni o di rinviarne il versamento e di annullare o posporre i versamenti dei tributi, l’Amministrazione intenda considerare l’opportunità di prorogare il termine di scadenza delle convenzioni in essere.  

Silvio Magliano