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La Giunta estende la validità del Pass60, ma dimentica di avvertire i torinesi

L’Amministrazione ha, come da me richiesto con un’interpellanza, prorogato la scadenza della tessera culturale dedicata ai neo-sessantenni torinesi, non utilizzata quest’anno a causa del COVID, ma non ha pubblicato la notizia sul sito del Comune: se un diritto non è comunicato non esiste, si provveda subito ad aggiornare la pagina.

Il diritto c’è, ma non si vede. Né si conosce. Dunque, di fatto, non esiste. Ringrazio la Giunta per aver, come da me richiesto con un’interpellanza appena discussa in Consiglio Comunale, approvato la proroga del periodo di fruizione della tessera Pass60: peccato che la notizia non compaia sull’apposita pagina del sito della Città. Mi auguro che si ponga rimedio quanto prima. La tessera Pass60 garantisce ai torinesi, nell’anno del loro 60esimo compleanno, la possibilità di visitare mostre e musei, di assistere a concerti e di partecipare ad attività sportive. Con l’interpellanza appena discussa chiedevo appunto di estendere il periodo di fruizione della card al nuovo anno dopo mesi di chiusura di musei e mostre, non solo per dare un segnale positivo alla cittadinanza, ma anche per restituire a tanti torinesi la possibilità di non perdere utili opportunità culturali.

INTERPELLANZA – Un bel progetto di riqualificazione e rivitalizzazione della monorotaia di Italia ’61

PREMESSO CHE

  • ‘Expo 1961 si svolse a Torino e venne organizzata per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia;
  • per l’occasione venne interamente costruito un quartiere di Torino, in zona sud, in un’area bonificata sulle rive del fiume Po (quartiere Nizza Millefonti);
  • l’esposizione richiamò più di quattro milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo;
  • fu notevolmente migliorata l’illuminazione pubblica della città e della zona ospitante l’area espositiva grazie ai moderni impianti progettati da Guido Chiarelli;
  • importantissimi i palazzi costruiti per l’occasione: tra di essi vale certamente la pena di ricordare il Palazzo del Lavoro e il Palazzo a Vela;
  • molte furono le attrazioni realizzate: le principali furono la monorotaia ALWEG, il Circarama, sistema di proiezione cinematografica a 360 gradi della Walt Disney, l’ovovia che collegava in modo spettacolare, passando sopra il Po, il Parco del Valentino con il Parco Europa;

RILEVATO CHE

  • buona parte dei manufatti realizzati più di sessanta anni fa hanno successivamente ricevuto una scarsa manutenzione, incapace di preservare i beni nella loro estetica e nella loro funzionalità, e da tempo essi giacciono dipingendo di un tetro degrado la porta sud-est della città;
  • con riferimento al Palazzo del Lavoro vale la pena di ricordare che venne edificato su progetto dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, con la collaborazione dell’architetto Gio Ponti e di Gino Covre. Fu notevole esempio di struttura espositiva per dimensioni e innovazione tecnologica: l’edificio si distinse per le caratteristiche dimensionali e progettuali all’avanguardia. In seguito, fu utilizzato per ospitare eventi fieristici, mostre, esposizioni internazionali e, fino alla metà degli anni Ottanta, alcuni uffici del centro internazionale Bureau International du Travail – BIT (Agenzia delle Nazioni Unite). Fino al 2008 ospitò anche una sezione distaccata della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, più una parte di sedi didattiche di un consorzio per le specializzazioni post-diploma. Dal 2009 fu occupato da sporadiche attività commerciali, tra cui anche una discoteca, successivamente è stato nuovamente abbandonato. Da allora, le sue condizioni sono fortemente degradate a tal punto da interrogarsi su un possibile riutilizzo in futuro. Nel corso dell’anno 2015 è stato teatro di alcuni incendi dolosi. Il 17 agosto 2020 è stata comunicata l’acquisizione della proprietà dell’edificio da parte dello Stato mediante la Cassa Depositi e Prestiti;
  • con riferimento alla monorotaia, essa si estendeva per circa 1800 metri su un tracciato sopraelevato, costituito da un binario in calcestruzzo armato e sostenuto da piloni tronco-piramidali rovesci anch’essi in calcestruzzo armato. Il binario sosteneva, guidava e alimentava elettricamente, mediante bandelle metalliche poste sui fianchi del viadotto, il treno ALWEG. Le due stazioni, poste all’inizio e alla fine del tracciato, erano costituite da piattaforme sopraelevate che permettevano ai passeggeri l’accesso alla monorotaia. Il tracciato si sviluppava quasi interamente in linea retta ad eccezione di un tratto in cui, con un’ampia curva, attraversava un laghetto artificiale. L’avveniristico convoglio ALWEG era composto da tre tronconi e da casse di testa dotate di cabine panoramiche di forma arrotondata. Il treno era lungo 30 m, largo 3 m e alto 4,5 m. L’infrastruttura venne smantellata ad inizio degli anni Settanta e, in progresso di tempo, ciò che ne residuava è stato depredato, violato e bersagliato da roghi e dal degrado. In occasione dei XX Giochi Olimpici invernali la stazione Nord è stata demolita e riconvertita in Casa UGI. La stazione Sud, invece, ad oggi continua a versare nel più desolante e malinconico stato di abbandono e decadimento;

CONSIDERATO CHE

  • come reso noto da alcuni organi di stampa e come sopra riportato, recentemente Cassa Depositi e Prestiti è divenuta unico proprietario del Palazzo del Lavoro;
  • pare auspicabile che l’acquisto da parte di CDDPP del Palazzo del Lavoro possa fungere da primo passo per l’avvio di un’ampia e approfondita riqualificazione dell’intera area comprendente, oltre al Palazzo del Lavoro, anche la stazione Sud e ciò che resta della monorotaia ALWEG, il laghetto e il Palazzo a Vela;
  • come riportato nell’edizione del 7 dicembre 2020 di “TORINO CRONACA QUI”, l’ingegnere Luca Saverio Valzano, ha sviluppato e reso pubblico un bel progetto che, prendendo spunto dalla High Line di New York, prevede “la creazione di un collegamento aereo tra il parcheggio del Palazzo a Vela e il nuovo Palazzo del Lavoro, sfruttando ciò che resta del percorso della vecchia monorotaia”. Come dichiarato dall’ingegnere Valzano: “Il progetto consiste nel recupero e nella rifunzionalizzazione di ciò che rimane dell’infrastruttura (della stazione Sud e del tracciato della monorotaia, nda) e nella realizzazione di un ampliamento e di una copertura a protezione della piattaforma d’imbarco che prevede la trasformazione del binario sopraelevato in una passeggiata aerea. Tale camminamento sopraelevato potrebbe connettersi direttamente al Palazzo del Lavoro, collegando l’edificio con il parcheggio del Palavela ed essere una via di accesso molto suggestiva.”;
  • come riferito dall’ingegnere Valzano, la riqualificazione della stazione Sud potrebbe ospitare nuove funzioni di pubblica utilità. Al piano terra la realizzazione di una caffetteria fornirebbe all’area verde circostante un servizio attualmente non presente e, presidiando il luogo, contribuirebbe alla pubblica sicurezza e al contrasto del degrado. Al piano sopraelevato della nuova costruzione potrebbe trovare posto uno spazio polivalente per attività socio-culturali, dotato di dispositivi multimediali attraverso cui divulgare contenuti relativi all’Esposizione Italia ’61 al fine di evocarne la storia e valorizzarne l’eredità culturale. Il recupero della struttura (stazione Sud e binario della monorotaia) potrebbe essere occasione attraverso cui applicare tecnologie innovative di recente concezione, basate sui principi della sostenibilità, al fine di dare vita ad un’architettura tecnologicamente all’avanguardia, in grado di dialogare con il proprio contesto ambientale e di mettere in atto comportamenti adattivi. Questo approccio conferirebbe un alto valore aggiunto all’intervento che diverrebbe un riferimento capace di incarnare gli stessi valori simbolici legati al progresso tecnico-scientifico promossi dall’Esposizione Italia ’61;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano i progetti della Città per l’area in oggetto;
  2. se l’Amministrazione abbia avviato le opportune interlocuzioni sia con soggetti del territorio (ad esempio, la Circoscrizione) sia con Cassa Depositi e Prestiti e a quali risultati si sia pervenuti;
  3. se l’Amministrazione intenda fare tesoro del progetto proposto dall’ingegnere Valzano, coniugandolo con un più ampio progetto di riqualificazione complessiva dell’area, e se intenda audire il professionista per i necessari approfondimenti.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Il tempo “pass” e le opportunità non tornano?

PREMESSO CHE

  • come riportato nel sito istituzionale della Città, nella sezione “Sport e Tempo Libero”, al fine di “incentivare le attività culturali, sportive e ricreative, la Città propone da anni l’iniziativa PASS60, un ricco ventaglio di iniziative sportive e culturali riservato a chi compie sessant’anni nell’anno in corso. Poiché l’attività fisica oltre i 60 anni è assolutamente consigliata, l’opportunità sportiva offerta dal PASS60 prevede 2 o 5 lezioni gratuite di avvicinamento a seconda della disciplina sportiva, offerte da Enti di Promozione Sportiva che operano sul territorio cittadino e svolte da istruttori qualificati. I corsi di avviamento alle attività sportive sono: acquagym, balli di gruppo, ballo latino-americano, canoa, canottaggio, capoeira dolce, curling, ginnastica, nuoto, tennis, pattinaggio su ghiaccio, gite in bicicletta o a piedi, matinées ciclistiche presso parchi cittadini e lungo il fiume Po. La tessera PASS60 (valida un anno e non rinnovabile alla scadenza) offre inoltre l’opportunità di praticare l’attività di nuoto libero in orario dedicato, gratuitamente presso le piscine comunali presenti sul territorio cittadino.”;
  • nel sito è anche pubblicato un Vademecum che elenca le offerte culturali, sportive e ricreative dell’iniziativa e che contiene i Tagliandi per usufruirne gratuitamente o ad un prezzo calmierato;

RILEVATO CHE

  • i cittadini che hanno compiuto il sessantesimo anno di età nel corso del 2020 si sono visti recapitare la card ma, per le evidenti limitazioni derivanti dalla pandemia tuttora in corso, hanno potuto usufruire solo in misura ridottissima dei servizi erogati;

CONSIDERATO CHE

  • come noto, la card Pass60 non è rinnovabile;
  • alcuni cittadini, sessantenni nel 2020, si sono rivolti allo scrivente esprimendo apprezzamento per l’iniziativa ma sottolineando l’impossibilità (da attribuire essenzialmente alle limitazioni e alle chiusure derivanti dal Covid) incontrata nell’usufruire dell’offerta a loro riconosciuta;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda tenere conto delle restrizioni e delle chiusure derivanti dalla emergenza sanitaria in corso al fine di garantire che la card Pass 60 consenta la fruizione delle gradite proposte ai cittadini che hanno compiuto il sessantesimo anno di età nel 2020 protraendone il corso di validità;
  2. se siano già allo studio o in fase decisionale provvedimenti relativi alla proposta di cui al punto precedente;
  3. se vi sia la possibilità di tenere conto della medesima situazione per chi ha già compiuto o compirà il sessantesimo nel 2021.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Fioccano le multe in ragione della sicurezza stradale: curiosamente solo nei viali, non nei controviali

PREMESSO CHE

  • come da deliberazione della Giunta comunale dell’8 novembre 2019 (mecc. 2019 04619) “La Città intende, ai fini di un migliore controllo della viabilità e di massima tutela della sicurezza stradale, introdurre un sistema di controllo degli incroci semaforici con rilevazione automatica delle eventuali violazioni. Sulla base del riscontro della incidentalità/pericolosità degli incroci sono stati individuati prioritariamente n. 14 siti in cui dovranno essere installati i nuovi sistemi.”;

RICORDATO CHE

  • molti cittadini si sono detti preoccupati per il fatto che possano essere sanzionati anche comportamenti “border line” che il buon senso e la professionalità degli operatori della Polizia Municipale non punirebbero;
  • con precedenti atti consiliari (interpellanza mecc. 2018 04813 del 6 novembre 2019 e interpellanza mecc. 2020 01919 dell’11 settembre 2020) lo scrivente si è occupato del tema dell’installazione e accensione di 14 impianti di rilevazione automatica a presidio di specifiche intersezioni stradali cittadine, per interrogare l’Amministrazione circa le tecniche e le modalità operative previste;

CONSIDERATO CHE

  • alcuni cittadini, evidentemente ben predisposti in virtù dell’attenzione al tema dimostrata dallo scrivente, hanno intenso avviare un’interlocuzione indicando che presso alcune intersezioni già dotate degli impianti di rilevazione automatica delle infrazioni non vi sarebbe una copertura totale dell’intersezione ma solo parziale, cioè relativa ai viali centrali escludendo pertanto dalla rilevazione automatica ciò che avviene nei controviali;
  • se ciò corrispondesse a verità, potrebbe accadere che un automobilista in transito con semaforo rosso nel viale centrale sarebbe sanzionato da remoto con verbale notificato, mentre il medesimo comportamento non sarebbe sanzionato ove commesso da chi percorresse il controviale, nel medesimo momento e nella medesima direzione;
  • le intersezioni riferite sarebbero: corso Giambone/corso Corsica, corso Trapani/corso Peschiera, corso Vercelli/corso Novara e corso Regina Margherita/Potenza/Trapani;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se corrisponda al vero che presso le intersezioni semaforiche dotate di rilevazione automatica delle infrazioni vengano rilevate da remoto solo le infrazioni commesse nei viali centrali, escludendo l’osservazione dei comportamenti stradali nei controviali;
  2. in casi di risposta affermativa, se l’Amministrazione ritenga corretto e onesto che vengano trattati diversamente comportamenti simili compiuti a pochi metri di distanza (la distanza tra viale centrale e controviale);
  3. se e come l’Amministrazione intenda rimediare dotando anche i controviali di appositi “occhi elettronici” collegati al sistema centrale di rilevazione delle infrazioni.

Silvio Magliano

Malamovida in Santa Giulia, ci risiamo

Notte di assembramenti e abusivismo, l’Amministrazione ha alzato bandiera bianca. I Moderati chiederanno conto in Consiglio Comunale di quanto successo ieri sera.

Santa Giulia, ci risiamo. La notizia non è la movida improvvisata in via Balbo; semmai, il fatto che ieri sera il fenomeno è stato particolarmente evidente. Come dai Moderati sempre denunciato sia in Consiglio Comunale sia in Circoscrizione, queste dinamiche vanno avanti da settimane, lasciando resti e sporcizia la mattina successiva. L’Amministrazione si conferma totalmente impotente. O, forse, ha semplicemente rinunciato a prendere qualsiasi tipo di contromisura in un clima ultimi giorni di scuola, da remi tirati in barca di chi vede il “traguardo” della fine della consiliatura: inaccettabile, anche perché il salatissimo conto lo pagano i residenti. I locali sono chiusi, l’abusivismo è padrone del campo. Gli assembramenti di gente senza mascherina sono un rischio che non possiamo permetterci di correre. Chiederò conto della situazione in Consiglio Comunale.

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

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