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Mario Castricini

castricini

Candidato alla Circoscrizione N. 3
Lista Moderati
Nato a: Torino il 10/03/1950
Professione: impiegato
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Mi candido perché:

Conosco il quartiere dal 1957 anno in cui i miei genitori si sono trasferiti in un appartamento che mio padre,  con enormi sacrifici, aveva acquistato e dove risiedo tutt’ora. In questo quartiere sono andato a scuola, mi sono sposato, ho cresciuto due figli ora sposati ed ho conosciuto le varie realtà presenti da allora ad oggi. Non sono convinto che, come recitano molti luoghi comuni, “le cose non cambieranno mai…”, perché la realtà e l’esperienza mi testimoniano il contrario, occorre solo credere che si lavora per costruire, mai per distruggere!.

Voglio provare a vedere se ricominciando dal basso, attraverso la politica, incontrando le persone, si possa lavorare per costruire condizioni più vivibili sia per i giovani che per gli anziani, per le donne e per gli uomini, cercando di rispondere ai loro bisogni più urgenti quali la solitudine, l’accoglienza, la mancanza di lavoro, il diritto alla salute, la dignitosa sopravvivenza.

Mal sopporto che l’agglomerato urbano, anche in un quartiere, sia visto come la possibilità di insediamento di supermercati che uccidono il lavoro artigianale fonte inesauribile di fantasia e creazione a fronte di enormi sprechi e banche sempre pronte ad approfittare della necessità economica al limite dell’usura anziché favorire il sorgere di piccole imprese. Ho il desiderio di vedere rinascere luoghi e momenti di convivenza e di socializzazione, ormai scomparsi, dove i giovani possano incontrare e arricchirsi con l’esperienza degli anziani, rifiutando così di essere strumento di coloro che li vogliono accalappiare nelle sale giochi svuotando le loro tasche attraverso le macchinette. Voglio infine combattere ancora per cancellare tutti i luoghi comuni che recitano “non ci sono più i giovani di una volta” oppure “gli anziani pensionati sono solo dei costi che camminano”, cercando di suscitare una speranza nel futuro da parte dei ragazzi che intendono mettere su famiglia e magari avere dei figli, perché sappiano che non sono soli e possono sempre contare sull’appoggio delle “chiome argentate”.

Ogni persona vale non perché ha, ma perché c’è!!
Le mie esperienze: 

Poiché le esigenze che ho elencato sono sempre state l’obiettivo del mio agire, dopo essermi diplomato, mentre lavoravo da dipendente per 35 anni e da libero professionista per altri 10 ho cercato di adoperarmi per creare realtà che favorissero le persone e la loro condizione.

Ho collaborato per anni col Banco Alimentare e assieme a cinque amici ho fondato 25 anni or sono il Banco di solidarietà di S. Pellegrino che assiste settimanalmente 500 persone procurando loro una spesa alimentare.

A seguito dell’infermità di mia madre che l’ha costretta a letto in casa per 42 anni ho cercato di adoperarmi come volontario della Croce Verde per 10 anni ed ho costruito nell’azienda dove lavoravo una Cassa mutua integrativa tutt’ora funzionante che copre tutte le spese sanitarie lasciate scoperte come denaro e tempo di attesa dal Servizio Sanitario Nazionale.

Quando ancora non esistevano le Agenzie per il lavoro ho cercato attraverso il Centro di solidarietà di procurare lavoro alla gente disoccupata.

Ho fondato la sezione piemontese del Sindacato delle Famiglie per rispondere alle giuste necessità di coloro che anche a fronte di un fisco ingiusto si trovavano in difficoltà economiche o educative soprattutto nei confronti dei figli e da un anno ho fondato la sezione di Torino dell’associazione Nonni 2.0 per rivalutare questa figura sociale.

Sono diventato Consulente per combattere l’usura bancaria cercando di salvare aziende ed artigiani da mutui o fidi bancari mal gestiti dagli istituti di credito.

Ultimamente ho collaborato con un canile per portare una compagnia anche a questi fedeli amici dell’uomo.

Tutte le volte che prendo una iniziativa lo voglio fare in una squadra perché lavorare in gruppo è stato sempre un mio obiettivo: è per questo motivo che anche stavolta, in politica, voglio partecipare ad un lavoro comune per il bene comune.