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Liberare corso Racconigi dal minisuk non è una priorità per questa Giunta

Dopo tre anni (e dopo sei mie interpellanze sul tema) ancora nessuna risoluzione del problema rappresentato da questa bruttissima copia del Barattolo. Più il fenomeno si espande e meno diventa gestibile: anche se l’Amministrazione nega la presenza di minori tra gli operatori e che alcune delle cantine delle vicine case ATC siano utilizzate come depositi per la mercanzia da smerciare, la situazione resta grave.

Nell’ultimo tratto di corso Racconigi prima dell’incrocio con corso Vittorio Emanuele II la situazione è ormai fuori controllo. Un caos che ha radici remote: ma è negli ultimi anni che l’illegalità, il degrado e l’abusivismo tra via Foresto e corso Vittorio sono diventati una sorta di “sistema”, che parrebbe coinvolgere, addirittura, minorenni, e che vedrebbe utilizzate come depositi alcune delle cantine delle vicine case ATC.

Tutti elementi che la Giunta non conferma: sia come sia, il problema resta. E le misure proposte dall’Amministrazione per arginarlo paiono assolutamente inadeguate.

L’Assessore racconta poco fa a verbale, rispondendo alla mia sesta interpellanza, del rinvenimento di diversi carrelli colmi di mercanzia nei cortili dei vicini condomini. Mi auguro che tale merce sia stata sequestrata. Se l’intensificazione dei controlli e degli interventi è un fatto positivo, non è un elemento risolutivo.

Non lo sono, o meglio non lo sarebbero, neanche gli arredi urbani – fioriere, archetti e panchine – previsti da un progetto di riqualificazione del quale si parla da mesi, ma che ancora non vede la luce.

Bisognerà aspettare ancora: “Prima dovrà essere collocato il chiosco SMAT per la distribuzione dell’acqua”, precisa la Giunta. Speriamo che ora la pratica sia portata a termine.

Non sono questi, in ogni caso, l’atteggiamento e l’intensità di lavoro tipici di un’Amministrazione che consideri la risoluzione di questo problema una sua priorità.