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“Le regole devono valere ovunque, Cavallerizza compresa”: l’Amministrazione è d’accordo con questa affermazione?

Insoddisfacenti risposte della Giunta alla mia interpellanza appena discussa in Consiglio Comunale. In questi anni sono stati effettuati solo quattro controlli (peraltro relativi a rilievi fonometrici) nella storica struttura, da anni occupata, di via Verdi 9. Non voglio che si crei un Askatasuna-bis: ho chiesto di poter approfondire in Commissione.

Discussione in Aula della mia interpellanza sulla Cavallerizza Reale e desolanti risposte del Vice Sindaco Montanari, che in realtà si concentra sui progetti per il futuro e glissa sugli interrogativi più immediati, spinosi e urgenti.
Li elenco a seguire, anticipando che le risposte sono state generiche e fumose, quando non insesistenti: quanti e quali controlli sono stati svolti, anche per quanto riguarda le eventuali attività di somministrazione e di vendita al minuto, nell’ambito di questo storico monumento architettonico? È vero che vi si conducono le attività più diverse, dai corsi di yoga alla ristorazione, dall’affitto delle biciclette all’attività di affittacamere? Come possiamo essere certi che tali attività non si portino avanti in regime di assoluta elusione fiscale?
Ricordo che la Cavallerizza Reale non è un circolo privato. Chi è che controlla, per esempio dal punto di vista della sicurezza e del rispetto delle regole sanitarie e fiscali? Ho chiesto di poter approfondire il tema in Commissione Bilancio, in Commissione Commercio e in Controllo di Gestione.
Non voglio che si crei una copia dell’Askatasuna a poche centinaia di metri da quest’ultimo. Le regole valgono ovunque e non sono tollerabili eccezioni.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.