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La sicurezza stradale tra Caselle e Leinì non può essere subordinata alla costruzione di un centro commerciale

Intersezione tra SP10 e SP460, appena discussa in Consiglio Metropolitano la mia interrogazione sul tema: ma la risposta del Consigliere Delegato ci lascia perplessi. Non ci risultano pratiche da ancora da svolgere a carico del Comune di Leinì; abbiamo di contro ben chiara l’urgenza di intervenire su quel tratto di strada e di territorio. La sicurezza delle nostre strade è precedente e prioritaria, da tutti i punti di vista, rispetto al progetto del centro commerciale Open Mall di Caselle e deve essere garantita a prescindere dalla realizzazione del centro commerciale stesso (attualmente l’intervento urbanistico è collegato, a scomputo, proprio alla realizzazione del centro commerciale). Facciamo nostre senza mezzi termini le richieste dei Sindaci e dei residenti di questa porzione di territorio.

La realizzazione del Centro Commerciale Open Mall di Caselle è tutt’altro che certa, se non nell’esito finale quantomeno nei tempi: pretendiamo certezza assoluta e tempi brevi, invece, per quanto riguarda la realizzazione delle due rotonde all’intersezione tra la SP10 (tra Caselle e Leinì) e la strada Provinciale di Ceresole (SP460). 
Questo intervento urbanistico è attualmente collegato, a scomputo, alla realizzazione da parte di Satac dell’Open Mall di Caselle: ma la sicurezza stradale del nostro territorio non può essere vincolata alla realizzazione, ormai incerta nei tempi e forse nell’esito finale, di un centro commerciale.

Dopo aver discusso in Consiglio Metropolitano un’interrogazione proprio su questo argomento restiamo con molti dubbi. Non ci risulta per esempio, come affermato invece dal Consigliere Delegato, che il Comune di Leinì debba ancora terminare procedure di esproprio di sorta. Il problema di sicurezza esiste da ben prima dell’ipotesi di costruire un Centro Commerciale a Caselle e deve essere risolto a prescindere dalla realizzazione di quest’ultimo. La Città Metropolitana prenda un impegno e decida di intervenire direttamente se, entro una certa data, le due rotonde non saranno state realizzate da Satac. Le due rotonde servono per la sicurezza di quel tratto di strada e di quell’intersezione: concepirle come mero intervento urbanistico alla luce dell’aumento del traffico che potenzialmente causato dall’apertura del centro commerciale è un punto di vista miope sull’intera questione. Satac ha più volte fatto sapere di non avere certezze sui tempi di realizzazione del Centro Commerciale e ha ripetutamente sottolineato la necessità di riconsiderare ogni progettualità alla luce della pandemia.

Della messa in sicurezza dell’intersezione, dapprima con l’ipotesi di un intervento configurato “a quadrifoglio” e poi con le due rotonde, si discute da vent’anni: due decenni durante i quali troppi sono stati gli incidenti, talvolta con morti e feriti. Il territorio chiede con forza l’intervento e io faccio mia senza mezzi termini questa richiesta.

Caselle, città metropolitana, Leinì, trasporti, viabilità