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La casa resta la prima emergenza per i torinesi

Ma il Comune può attuare misure utili per la risoluzione del problema: tutela del patrimonio immobiliare, sgravi per chi offre affitti calmierati e agevolazioni per famiglie e anziani.

Questa città è di solito in grado di dare soluzioni tempestive per quanto riguarda i casi che rientrano nell’emergenza abitativa. Le famiglie colpite dalla crisi che avrebbero necessità di una casa sono però molte di più.

Il Comune può contribuire a dare una risposta tutelando dalle occupazioni il proprio patrimonio immobiliare e recuperando così spazi utili a progetti di edilizia residenziale pubblica o di housing sociale. Emblematico è il caso della palazzina di via Borgoticino – vicenda che ho portato in Consiglio Comunale su istanza dei residenti – più volte occupata, più volte sgomberata e sempre ricaduta in mano di abusivi.

Un primo passo nel sostegno ai privati che scelgono di abbassare i canoni d’affitto si è già fatto con la mia proposta, approvata all’inizio dell’anno, di ridurre l’IMU ai proprietari di appartamenti che accordino uno sconto sull’affitto all’inquilino in difficoltà.

Altra misura necessaria è l’introduzione di agevolazioni per l’accesso alla casa popolare per le famiglie con figli o con una persona anziana: l’Amministrazione deve garantire il proprio supporto nei confronti di chi investe sul futuro e di chi si prende cura di persone in difficoltà.

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