Skip to main content

INTERPELLANZA – NUOVO “TOSSIC PARK” IN LUNGO DORA NAPOLI: LE FERITE DI AURORA SANGUINANO, L’AMMINISTRAZIONE 5 STELLE FARÀ UN SONDAGGIO SU ROUSSEAU PER DECIDERE SE DECIDERE COME DECIDERE DI NON INTERVENIRE?

PREMESSO CHE

  • la triste situazione di degrado urbano e sociale ha fatto sì che nei primi anni duemila il Parco Stura Sud assumesse il nome di “Tossic Park” a causa dell’alta concentrazione di tossicodipendenti e spacciatori che sino alla prima metà del 2008 hanno frequentato la zona, con i conseguenti problemi di ordine pubblico e degrado;
  • attualmente il Parco Stura Sud non è più una delle zone disagiate poiché i continui “blitz” delle forze dell’ordine e dell’Esercito hanno smantellato il più grosso mercato della droga all’aperto dopo quello di Porta Palazzo;
  • circa un anno fa è balzata agli “onori” della cronaca cittadina la nuova sede del “Tossic Park”: cioè il passaggio pedonale adiacente al cavalcaferrovia di corso Sommeiller (tra via Sacchi e corso Sommeiller), terra di nessuno al confine tra i quartieri Crocetta e San Salvario;
  • si tratta di una lingua di terra che la siepe nasconde male a chi cammina sul marciapiede del cavalcavia di corso Sommeiller: spazio lurido e di disperazione in cui i tossicodipendenti cercano riparo per il loro vizio;

RILEVATO CHE

  • da inizio anno molti cittadini hanno contattato lo scrivente per segnalare la situazione di intenso degrado che sta avvolgendo il tratto di Lungo Dora Napoli compreso tra via Cigna e corso Vercelli (ponte Carpanini);
  • lungo la sponda nord sono quotidianamente presenti molti spacciatori e tossicodipendenti che si incontrano sul marciapiede e poi si spostano oltre la staccionata, nel declivio degradante verso il fiume, per completare le operazioni di compravendita e di consumo degli stupefacenti;
  • decine di tossicodipendenti di ogni età acquistano le dosi e le consumano senza inibizioni a ridosso del passaggio pedonale e veicolare, lasciando siringhe e fazzoletti insanguinati ovunque e sovente gettandoli tra i flutti della Dora;
  • frequenti sono i bivacchi, conseguenti all’assunzione degli stupefacenti, che avvengono sulle panchine e negli spazi verdi;
  • un buon numero di spacciatori stazionano sulla balconata del ponte Carpanini e si spostano solo per raggiungere i loro clienti;
  • allo scrivente è stata fornita una cospicua documentazione fotografica che si allega e che fa riferimento a quanto avvenuto nei giorni immediatamente antecedenti al deposito della presente, tale produzione potrebbe essere arricchita di giorno in giorno;
  • il quartiere Aurora è condannato a vedere il proprio territorio martoriato da molteplici criticità e di tale “sentenza” è inevitabilmente responsabile il lassismo di questa Amministrazione;
  • l’unico intervento nel territorio del quartiere, la liberazione dell’Asilo di via Alessandria, va accreditato alle indagini e all’intervento della Questura, non avendo chiaramente il Corpo di Polizia Municipale specifiche competenze né in merito al contrasto al terrorismo e a fenomeni di eversione dell’ordine democratico né in tema di ordine pubblico;
  • la Polizia Municipale possiede però specifiche competenze, in funzione ausiliaria di pubblica sicurezza, in materia di contrasto al degrado urbano, a favore della tutela della convivenza civile e di intervento immediato in caso di flagranza di reato;
  • non si comprende se e come il Comune stia intervenendo per porre rimedio alle molte “ferite sanguinanti” di Aurora;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali e quanti siano gli interventi della Polizia Municipale nell’ultimo anno per contrastare il degrado urbano nel quartiere Aurora;
  2. in quali sedi istituzionali l’Amministrazione abbia collaborato con le Istituzioni dello Stato per evidenziare i molteplici sfregi patiti dal quartiere Aurora, se si ritengano soddisfacenti gli esiti e se l’Amministrazione voglia incrementare il proprio impegno;
  3. come intenda intervenire l’Amministrazione per contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti in Lungo Dora Napoli, in considerazione del quotidiano stillicidio di tali comportamenti e con un approccio non solo di sicurezza ma anche di assistenza e recupero;
  4. se l’Amministrazione intenda smontare e rimuovere la gradinata presente sul ponte Carpanini, opera meritoria nelle intenzioni iniziali ma che si sta rivelando poco frequentata dalla cittadinanza poiché sede permanente di bivacchi di spacciatori e di malintenzionati;
  5. se l’Amministrazione intenda effettuare una pulizia straordinaria dello spazio verde, oltre la staccionata in Lungo Dora Napoli tra il ponte Carpanini e via Cigna, abitualmente frequentato da spacciatori e tossicodipendenti.

Silvio Magliano