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INTERPELLANZA – ISEF: 60 anni e non sentirli

PREMESSO CHE

  • iI primo ISEF nacque a Roma nel 1952, prendendo il posto della Reale Accademia della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) fondata nel 1927 col nome di “Accademia fascista maschile di educazione fisica” e sciolta dopo la caduta del Fascismo;
  • l’ISEF ottenne il riconoscimento di grado universitario grazie alla legge n. 88 del 7 febbraio 1958;
  • nel 1959 nacque una seconda sede ISEF con sede a Torino;
  • dal 1992 al 1996 l’ISEF organizzò, con alcune Università francesi, corsi di laurea in Scienze Motorie per tutti i diplomati ISEF;
  • nel 1999 venne stipulata una convenzione tra ISEF, Università degli Studi di Torino, Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Torino per l’istituzione della Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie (SUISM);
  • in seguito, l’Università stipulò una convenzione con l’ISEF a cui venne affidata la gestione degli impianti sportivi dell’immobile;
  • nel corso degli anni, la sede di piazza Bernini è stata trasformata in un centro polisportivo, culturale e scientifico di eccellenza che fornisce un servizio ai cittadini e a numerosi istituti pubblici e privati;
  • nel 2003 nacque la Fondazione ISEF: essa ha sede nello storico immobile di piazza Bernini, eroga provvidenze e borse di studio e dal 2015 ha in custodia e gestione l’immobile;

RILEVATO CHE

  • alla sua nascita, l’ISEF assunse la veste di ente di diritto pubblico ad opera di Università degli Studi di Torino, Provincia di Torino, Comune di Torino, Unione Industriale e Camera di Commercio di Torino, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Istruzione;
  • nel 1974 la Provincia di Torino assegnò all’ISEF l’immobile di piazza Bernini, a titolo gratuito, per lo svolgimento dei fini istituzionali;
  • tale situazione rimase invariata anche a seguito del trasferimento del bene alla Regione;
  • con Convenzione sottoscritta nel 2011 (scadenza 31/12/2014) la Regione ha assegnato in uso gratuito il compendio all’Università, con destinazione alla SUISM, eccetto una porzione già concessa in uso alla Fondazione ISEF;
  • a seguito della rinuncia dell’Università, il 19 maggio 2015 la Regione ha concesso alla Città di Torino il comodato gratuito trentennale dell’immobile;
  • il contratto prevede un utilizzo del bene per attività sportive e ricreative con parziale attribuzione all’Università per le attività gestite dal Centro di Servizi di interesse per l’Ateneo – SUISM;

CONSIDERATO CHE

  • l’ISEF opera da 60 anni per la divulgazione della cultura sportiva, per rendere consapevoli i cittadini circa il valore dell’attività fisica e l’importanza dell’attenzione per il proprio corpo, tutto ciò fornendo un servizio sociale, culturale e sportivo a migliaia di persone e con riscontri sempre crescenti per qualità dell’offerta e quantità di utenti coinvolti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia la natura contrattuale dell’occupazione da parte dell’Università (tramite SUISM) a partire dalla data in cui il compendio di piazza Bernini è stato concesso in comodato gratuito trentennale dalla Regione alla Città (aprile/maggio 2015);
  2. se tale concessione preveda un impegno oneroso in capo all’Università e se essa stia regolarmente corrispondendo alla Città il canone/indennità di occupazione;
  3. in caso di morosità dell’Università, se e come intenda comportarsi la Città, con quali tempistiche, a quanto ammonti il quantum dovuto e se l’Amministrazione abbia già assunto provvedimenti a tutela e garanzia dei propri crediti;
  4. se l’Amministrazione abbia contezza circa l’esecuzione di opere e interventi di ristrutturazione, totali o parziali, del compendio immobiliare in oggetto;
  5. in relazione al punto precedente, a quanto ammontino gli investimenti sopportati nell’ultimo quinquennio dall’Università e dalla Fondazione ISEF (scindendo le spese sostenute dai due occupanti) per spese necessarie e urgenti per manutenzione, adeguamenti, interventi impiantistici e di messa a norma finalizzate al corretto utilizzo e conservazione del bene;
  6. quanti e quali siano gli spazi dell’immobile in oggetto occupati dall’Università e se, come testimoniato da foto prodotte da un comitato di cittadini, risultino privi della necessaria e periodica manutenzione;
  7. se l’Università corrisponda un canone/indennità per gli spazi occupati dal Centro di Medicina e quale sia la sorgente giuridica di tale occupazione;
  8. se l’Amministrazione sia a conoscenza della presenza di spazi dell’immobile che risultino non occupati ma regolarmente riscaldati nei mesi invernali e raffrescati nei mesi estivi;
  9. se la Fondazione ISEF risulti in regola nei confronti della Città in relazione al versamento dell’indennità di occupazione;
  10. quanti siano i dipendenti della Fondazione ISEF, quanti siano gli utenti che utilizzano i servizi erogati e se sia rispettata la destinazione d’uso (sportiva) per la quale l’immobile è stato concesso al Comune;
  11. se l’Amministrazione sia a conoscenza di un incontro con Università, Regione e altri soggetti istituzionali e intenda riferire circa l’intenzione manifestata dall’Ateneo di effettuare un investimento milionario sull’immobile a fronte di un affidamento diretto a titolo gratuito della struttura stessa (e se ciò sia possibile a normativa vigente);
  12. se all’Amministrazione risulti pervenuta una lettera da parte di Fondazione ISEF per l’installazione di telecamere di sorveglianza su via Montano (in merito si veda l’interpellanza presentata dallo scrivente in data 5 settembre u.s., mecc. n. 2018 03709) e quali siano le conseguenti azioni e tempistiche previste.

Silvio Magliano