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INTERPELLANZA – Diritto-dovere d’informazione e diffusione dei dati sanitari: fragili equilibri da salvaguardare durante la pandemia

Premesso che:

• nella pagina iniziale del sito istituzionale della Regione Piemonte è facilmente individuabile e consultabile una sezione dedicata alla mappa dei contagi da COVID-19;
• tale mappa, quotidianamente aggiornata in base ai dati forniti dall’Unità di Crisi Covid Regione Piemonte, consiste in una visuale cartografica del territorio regionale da cui, ponendo il cursore in corrispondenza del territorio relativo a ciascun Comune, si ha immediata notizia, sia circa i cittadini contagiati, sia in merito a quelli posti in quarantena in riferimento al Comune selezionato;
• a tal proposito sono recentemente emerse, da parte di molti Amministratori del Chierese (zona collinare del torinese), lamentele anche aspre e puntute circa tale modalità di diffusione dei dati relativi ai contagiati da COVID-19 residenti nei loro territori;
• come narrato allo scrivente, grande sconcerto e senso di angoscia sta caratterizzando la popolazione del Chierese, per lo più concentrata in Comuni di piccole dimensioni, per cui la libera divulgazione dei dati del contagio suscita in maniera immediata e diretta un intenso stato di preoccupazione;
• la paura è stata alimentata anche da alcune informazioni di stampa, peraltro non comprovate, riportate da una testata giornalistica molto importante e avente storicamente un’amplissima diffusione nel Chierese.

Tenuto conto che:

• in una nota del 23 marzo u.s. (protocollo n. 23431) diffusa dal Vice Sindaco della Città Metropolitana, dott. Marco Marocco, venivano comunicate ai Sindaci dei Comuni della Città Metropolitana di Torino le nuove modalità per la trasmissione dei dati sensibili sui casi di contagio: come specificamente indicato, si trattava di una “scelta dettata dall’attenzione a
ridurre al minimo il rischio di violazione dei contenuti” e “per assicurare una più alta protezione dei dati”.

Rilevato che:

• a evidente conferma dell’inopportunità di lasciare in libera consultazione i dati circa lo stato del contagio della popolazione di ciascun Comune del territorio piemontese e del conseguente disagio a cui vengono sottoposti cittadini e Amministratori, peraltro in una fase storica in cui essi sono già vessati sotto molteplici profili della quotidianità, l’ASL TO 5 ha recentemente comunicato di mettere a disposizione di tutti gli Amministratori (e dunque dei cittadini) una squadra di psicologi al fine di affrontare le fragilità così tanto provate dalle questioni sopra riferite.

Considerato che:

• è di assoluta evidenza la diversità di trattamento che ricevono i dati sanitari da parte delle differenti Istituzioni: la Città Metropolitana di Torino si è preoccupata di tutelarne e garantirne la sicurezza della trasmissione e della diffusione, invece la Regione pubblica quotidianamente e a semplice portata di “click” i dati dei contagiati per ciascun Comune del territorio, con poco riguardo per quei Centri più piccoli per i quali la diffusione dei dati sanitari, talvolta nemmeno verificati, può comportare panico generalizzato nella popolazione;
• se da un lato si può ritenere utile la diffusione dei dati aggregati circa la popolazione piemontese contagiata e posta in isolamento domiciliare, dall’altro si ritiene di voler richiamare una tutela rafforzata per i dati sanitari, tanto più quando essi comportano la comunicazione dei dati di Enti di piccole dimensioni in cui la comunicazione può esacerbare la sensibilità della popolazione e suscitare una sensazione di disagio diffuso;

INTERPELLA

la Giunta regionale per sapere se vi sia l’intenzione dell’Amministrazione regionale di riconsiderare le modalità di comunicazione dei dati dei cittadini piemontesi contagiati dal COVID-19 e di quelli posti in isolamento domiciliare; e se sia intenzione dell’Amministrazione di comunicare i dati aggregandoli su base provinciale (come avviene, a puro titolo esemplificativo, per la Regione Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Toscana e Puglia).

Covid-19, Regione Piemonte, Sanità

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

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