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INTERPELLANZA – CITTADINI E COMMERCIANTI CHIEDONO CHE L’AMMINISTRAZIONE NON CONTINUI A CONSENTIRE CHE I FABBRICATI IN VIA FIOCHETTO N. 13 ED IN CORSO XI FEBBRAIO N. 10 SIANO ‘ZONE FRANCHE’ DELLA LEGALITÀ

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        via Fiochetto e corso XI Febbraio si trovano a Torino in zona Porta Palazzo nel territorio della Circoscrizione 7;

–        in via Fiochetto n. 13 ed in corso XI Febbraio n. 10 sorgono due caseggiati di 5 piani fuori terra a ballatoio realizzati nel 1949 dal Comune di Torino per dare alloggio ai propri dipendenti;

–           in anni più recenti i due stabili sono stati destinati ad edilizia residenziale pubblica;

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 22 luglio ultimo scorso insieme ad un gruppo di commercianti e di cittadini residenti nella zona;

RILEVATO CHE

–        in merito lo scrivente aveva presentato un’interpellanza in data 5 aprile ultimo scorso (mecc. 2017 01277/002) discussa nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 15 maggio ultimo scorso e di cui lo scrivente aveva chiesto l’approfondimento in Commissione;

–        recentemente sono state collocate sul marciapiede delle barriere metalliche con copertura in materiale plastificato di colore arancione che cingono i caseggiati da via Fiochetto n. 13 a via Bazzi n. 2;

–           sono state posizionate sbarre metalliche orizzontali alle finestre dei fabbricati;

–        cittadini e commercianti hanno riferito allo scrivente che tali interventi non sono risultati efficaci e non hanno migliorato la situazione;

–        molte persone (sbandati, drogati, senza fissa dimora, eccetera) continuano ad occupare abusivamente i fabbricati riuscendo a superare agevolmente le barriere;

–        capita quotidianamente, in orario serale e notturno, che gli occupanti lancino bottiglie di vetro dalle finestre direttamente sul marciapiede;

–        è stato inoltre riferito che accade con frequente ricorrenza l’utilizzo, da parte di chi accede abusivamente ai fabbricati, di bombole a gas, fornelli e griglie per la cottura dei cibi;

CONSIDERATO CHE

–        si tratta di una situazione che si protrae da molti anni e, secondo quanto riferito in Aula dall’Assessore Rolando il 15 maggio ultimo scorso, non risulta che l’Amministrazione riesca a realizzare una vendita del fabbricato in tempi certi e rapidi;

–        le condizioni di sicurezza continuano a rimanere molto precarie sia per i residenti nelle zone limitrofe sia per i commercianti sia per quanti transitano nella zona;

–        la situazione è critica anche dal punto di vista dell’igiene: in seguito alla collocazione delle barriere sul marciapiede, non viene effettuata la pulizia del tratto tra il muro esterno dei fabbricati e le barriere stesse, con conseguente rigogliosa fioritura di rifiuti di varia natura, vetri spaccati, siringhe e crescita incontrollata delle erbacce;

–        quanto riscontrato porta a considerare che quella descritta sia l’ennesima “zona franca della legalità” presente sul territorio cittadino e rispetto a cui questa Amministrazione non riesce a trovare soluzioni concrete;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      nelle more della predisposizione del bando per la vendita dei fabbricati in oggetto, l’Amministrazione abbia un progetto per la loro pulizia, bonifica e messa in sicurezza;

2)      per impedire efficacemente l’accesso abusivo a tali fabbricati l’Amministrazione intenda valutare la collocazione di una recinzione più alta rispetto a quella attualmente presente e se si possano “murare” tutte le finestre e le aperture almeno fino al secondo/terzo piano;

3)      l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale disponendo controlli in orario serale e notturno non solo del perimetro dell’area ma anche all’interno;

4)      per i fini di cui al punto precedente, l’Amministrazione abbia intenzione di sollecitare e coinvolgere anche i competenti organi dello Stato;

5)      l’Amministrazione possa valutare la collocazione di una struttura aderente alle pareti esterne dei fabbricati che ne impedisca l’accesso e su cui possano essere collocati manifesti pubblicitari come quelli visti negli ultimi anni in piazze centrali della Città, in tal modo riuscendo a conseguire un risultato immediato sia in termini di operazione “cosmetica” sia di operazione finanziaria in considerazione degli importi  che la Città incasserebbe a titolo di canone per la collocazione di mezzi pubblicitari.

F.to Silvio Magliano