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INTERPELLANZA- CASCINA MARCHESA: LA VERITÀ DISTURBA SEMPRE UN PO’ QUALCOSA?

PREMESSO CHE

  • il Comune di Torino è proprietario del complesso immobiliare denominato “Cascina Marchesa”, ubicato in Corso Regina Margherita 371/10;
  • nel 2005 la Turin Marathon s.r.l. presentò alla Civica Amministrazione una proposta per la riutilizzazione del compendio immobiliare al fine di renderne la destinazione coerente con la fruizione del Parco della Pellerina, con particolare riferimento alle attività sportive, ricreative e salutistiche;
  • al momento della concessione l’immobile risultava da anni in stato di grave degrado; il sostanziale inutilizzo protratto per anni della parte prevalente del complesso e diverse successive occupazioni abusive avevano condotto la struttura ad una situazione di pressoché totale fatiscenza;
  • Turin Marathon propose di provvedere a propria cura e spese al recupero e alla ristrutturazione del complesso immobiliare in questione e alla successiva ridestinazione dello stesso a fruizione pubblica, mediante la realizzazione di locali destinati agli sportivi e agli atleti, spazi informativi, punti di ristoro, nonché locali spogliatoio, servizi igienici e spazi di comune utilizzo a servizio dei frequentatori del parco;
  • con DGC mecc. n. 0606001/008 dell’8 agosto 2006 venne approvata la concessione dell’immobile in questione a favore della Società Sportiva Dilettantistica Turin Marathon s.r.l. per la durata di 30 anni, dal 1° settembre 2006 al 31 agosto 2036;

RILEVATO CHE

  • i lavori di recupero dell’intero compendio vennero rinviati a causa della permanenza protratta dei precedenti affittuari e pertanto l’effettiva disponibilità dell’immobile da parte della società Turin Marathon s.r.l. è stata possibile solo a partire dal 2010 anziché dal 2006;
  • in considerazione delle spese sostenute dalla società concessionaria al fine di ottenere la liberazione dei locali, con la DGC mecc. n. 2011 06464/131 del 22 novembre 2011 è stata prorogata la scadenza della concessione di 5 anni (fino al 31 agosto 2041) con l’applicazione di un canone annuo di concessione di € 53,72 meramente ricognitorio della proprietà;
  • con una spesa indicata in circa € 4,5 milioni (DGC mecc. n. 2012 07993/131 del 28 dicembre 2012) il concessionario aveva provveduto a recuperare la struttura destinandola alle attività previste dalla concessione;

CONSIDERATO CHE

  • con la DGC mecc. n. 2012 07993/131 e la Determinazione dirigenziale mecc. n. 2012 07999/131, entrambe del 28 dicembre 2012, si decideva di corrispondere un indennizzo di € 200.000 a favore della concessionaria Turin Marathon srl;
  • prendeva così avvio quella che si può definire come la seconda parte dell’intervento, sulla base delle intenzioni espresse dal concessionario di proseguire nella ulteriore valorizzazione dell’immobile;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. a quale soggetto sia attualmente data in concessione la Cascina Marchesa;
  2. se vi siano stati mutamenti/variazioni del soggetto titolare della concessione;
  3. a quanto ammonti il canone annuo della concessione;
  4. se esso sia ritenuto congruo rispetto ai canoni di mercato e se, dal momento della stipula della concessione ad oggi, il canone annuo sia stato rivalutato in base all’indice ISTAT;
  5. se negli ultimi 10 anni l’immobile in oggetto sia stato sub-concesso ad altri soggetti, chi siano questi soggetti e quale sia l’attività svolta;
  6. se, oltre al concessionario, siano presenti altre società collegate direttamente o indirettamente al concessionario;
  7. in caso di utilizzo degli spazi interni del compendio chi sia il soggetto che emette le fatture;
  8. quale sia l’importo totale degli investimenti sostenuti dal concessionario per la ristrutturazione dell’immobile e se siano stati regolarmente rendicontati;
  9. della somma di cui al punto precedente, quali importi derivino da contributi pubblici e privati;
  10. se il concessionario abbia inviato alla Città le relazioni annuali circa l’attività svolta, se sia stata verificata la rispondenza al vero di quanto dichiarato e se esse possano essere messe a disposizione del Consiglio Comunale;
  11. se e quali interventi di manutenzione dell’immobile siano stati effettuati negli ultimi 10 anni, da chi e quale sia il soggetto che ha emesso le fatture per i relativi pagamenti;
  12. se l’Amministrazione abbia contezza circa la suddivisione degli spazi interni dell’immobile e dei metri quadrati destinati alle varie destinazioni d’uso (e se esse siano note alla Città);
  13. quale sia la posizione TARI del concessionario (e degli eventuali sub-concessionari): quali siano gli importi versati annualmente alla Città dal concessionario negli ultimi 10 anni, per quale/i destinazione/i d’uso e se i pagamenti risultino regolari.