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INTERPELLANZA – Area Paracchi ovvero disinteresse olimpico dell’Amministrazione

PREMESSO CHE

  • il complesso edilizio Giovanni Paracchi & C., ritagliato tra l’ansa della Dora e il tracciato di via Pianezza nel territorio della Circoscrizione IV, si impone per la sua consistenza insediativa: la Paracchi fu la più antica azienda d’Italia per la fabbricazione di tappeti a livello industriale;
  • a causa dei crescenti costi di produzione e della sempre più estesa concorrenza, a partire dal 1975 la Paracchi si specializzò nella sola tessitura dei tappeti; negli anni ’80 quasi tutta la produzione venne spostata nella nuova sede di via Veronese e, nei primi anni ’90, lo stabilimento di via Pianezza chiuse definitivamente;
  • ad oggi, quest’area che di fatto ha conosciuto una parziale riconversione ad insediamenti abitativi e servizi, vive una serie di criticità non ancora risolte;

RILEVATO  CHE

  • lo scrivente ha effettuato molteplici sopralluoghi nella cd area ex Paracchi e zone limitrofe (ponte Candido Ramello) e ha presentato alcune interpellanze in merito (mecc. 2017 00722, mecc. 2017 00843 e mecc. 2017 02178, mecc. 2017 04875), tutte già discusse in Consiglio Comunale, ma che evidentemente non hanno stimolato l’Amministrazione ad intraprendere soluzioni efficaci e concrete per le problematiche evidenziate;
  • l’area verde (proprietà privata) compresa tra l’ex benzinaio e l’area ATC continua ad essere incolta e il verde è talmente rigoglioso (e non curato) da invadere il marciapiede, già di per sé molto stretto, rendendo impossibile il transito in sicurezza dei pedoni;
  • nel complesso, la condizione della vegetazione presente nell’area in oggetto evidenzia incuria e trascuratezza ed è utilizzata come deposito/discarica per i rifiuti;
  • la manutenzione dei giardini sottostanti il condominio cd Paracchi non è mai stata effettuata;
  • l’area giochi continua ad avere diverse attrezzature danneggiate, la pavimentazione in legno e le panchine sono ancora pericolosamente divelte;
  • da alcuni mesi il tronco di un albero giace adagiato di traverso sul fiume Dora;
  • la passerella sulla Dora e la pista ciclabile hanno per lungo tempo ospitato persone senza fissa dimora, solo nei giorni scorsi alcuni di essi sono stati affidati alle attenzioni delle Associazioni di volontariato e l’area è stata prontamente ripulita da AMIAT;
  • il nuovo percorso ciclabile denominato GREEN BELT sembra avere un tracciato in parte parallelo alla pista ciclabile Baden-Powell ed esclude il suo naturale proseguimento compreso tra i corsi Svizzera e Potenza;
  • i residenti segnalano inoltre urgenti criticità relative alla sicurezza (prostituzione, microcriminalità e fenomeni di spaccio), particolarmente rilevanti nelle ore serali e notturne;

CONSIDERATO CHE

  • da troppo tempo i residenti nella zona oggetto del presente e dei precedenti atti auspicano un intervento da parte della Civica Amministrazione per la soluzione delle molteplici criticità descritte;
  • se la pista ciclabile Baden-Powell fosse curata e opportunamente illuminata, così come lo è già la parte lungo i giardini dell’area Paracchi, sarebbe maggiormente utilizzata dai ciclisti e pertanto sarebbe poco appetibile per chi intendesse bivaccare o dedicarsi allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quando verrà rimosso l’albero dalla Dora;
  2. se e quando l’Amministrazione, a tutela dell’interesse pubblico all’igiene e alla sicurezza, abbia intenzione di intimare alla proprietà dell’area compresa tra l’ex stazione ENI e l’area ATC di provvedere alla cura del verde, alla potatura e allo sfalcio di erbacce e arbusti e alla pulizia del marciapiede di sua competenza in qualità di frontista;
  3. se sia in previsione la riparazione e/o sostituzione delle panchine e degli altri elementi di arredo in legno presenti nel giardino dell’area cd Paracchi, come previsto e promesso nel corso delle Commissioni consiliari congiunte II-I-VI del 28 giugno u.s.;
  4. se corrisponda al vero che, nell’alveo del programma GREEN BELT, si stia progettando un percorso ciclabile parallelo alla pista già presente (intitolata a Baden-Powell);
  5. in caso affermativo, se l’Amministrazione non ritenga più opportuno utilizzare le pista già esistente che, qualora “doppiata” dal nuovo percorso diverrebbe, o meglio, tornerebbe presto ad essere, un luogo isolato e popolato solo da senza fissa dimora e da spacciatori di stupefacenti;
  6. se sia in previsione un aumento dei passaggi e della presenza di pattuglie della Polizia Municipale, in particolare durante le ore serali e notturne e se sia ipotizzabile la collocazione di impianti di videosorveglianza lungo la pista Baden-Powell.

Silvio Magliano