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INTERPELLANZA – Aggiornamento sulla situazione delle case ATC di corso Racconigi 25

PREMESSO CHE

  • in corso Racconigi 25, nel territorio della Circoscrizione 3, sorge un complesso edilizio composto da otto edifici in muratura con cinque piani fuori terra più il sottotetto, edificato nel 1910 per conto di IACP, tra corso Racconigi e le vie Chianocco, Revello e Foresto;
  • i caseggiati riproducono l’impostazione tipica del periodo con un raffinato stile liberty, valga la pena di evidenziare l’elegante raffigurazione di un gruppo di sinuosi fenicotteri;
  • la struttura portante è costituita da muratura e volte a padiglione in mattoni pieni, i balconi e i pianerottoli delle scale interne sono in cemento armato;
  • nella seconda metà degli anni Settanta il complesso è stato interessato da una ristrutturazione che prevedeva una diversa distribuzione dei locali e l’inserimento di un controsoffitto oltre all’installazione degli ascensori, al rifacimento dell’impianto idrico sanitario, delle reti di scarico e degli impianti elettrici, alla realizzazione dell’impianto di ventilazione forzata dei servizi igienici e dell’impianto di distribuzione del gas; inoltre, veniva realizzata la sopraelevazione di due piani degli stabili lungo corso Racconigi;
  • tali interventi hanno comportato la realizzazione di cavedi e di fori sugli orizzontamenti a volta e l’eliminazione dei tramezzi originali;

RILEVATO CHE

  • come riportato da molti organi d’informazione, già nel corso del 2018 sono emersi evidenti pericoli circa la vulnerabilità statica del complesso edilizio in oggetto che hanno comportato l’allontanamento a scopo precauzionale di alcune famiglie assegnatarie;

CONSIDERATO CHE

  • nel corso del Consiglio Comunale del 23 luglio 2018, l’Assessora Schellino, rispondendo a un’interpellanza della consigliera Montalbano (mecc. 2018 02883), dichiarava che “A seguito di parziali distaccati nelle volte del soffitto di alcuni appartamenti si rendono necessari ulteriori approfondimenti utili ad individuare eventuali situazioni sulle quali intervenire. A partire da lunedì 16 luglio sono cominciati pertanto sopralluoghi mirati in tutti gli appartamenti. Le verifiche comportano piccole aperture nei pannelli dei controsoffitti per monitorare le condizioni delle volte, terminate le verifiche, ottenuto così un quadro più chiaro della situazione ATC potrà provvedere a redigere un progetto per i necessari lavori di manutenzione e il conseguente cronoprogramma degli stessi. Al momento le famiglie direttamente coinvolte da criticità sono nove, assegnatarie di appartamenti interessati da perdite e dichiarati inagibili o parzialmente inagibili, le famiglie sono attualmente ospitate da strutture residenziali a spese di ATC e visto che le verifiche tuttora in corso non permetteranno loro un ritorno a casa in tempi brevi sarà a loro anche offerta una sistemazione tra gli appartamenti attualmente sfitti e di recente manutenzione sul patrimonio ATC che visioneranno nei prossimi giorni. I costi dell’intervento sono ancora da quantificare con esattezza, in ogni caso la Regione Piemonte si è resa disponibile a reperire finanziamenti specifici. Lo stabile di corso Racconigi 25 comprende 350 appartamenti, 300 di proprietà di ATC, 282 dei quali sono attualmente locati e 50 di proprietà di privati. ATC ha interloquito con i principali soggetti gestori di housing sociale dove sono state individuate le sistemazioni temporanee per le famiglie attualmente albergate. Il complesso è stato nel passato interessato da un importante intervento di manutenzione straordinaria cominciato nel 1978 con il quale sono stati realizzati gli impianti ascensore nelle palazzine e la rete del riscaldamento centralizzato. Il quartiere non risulta tra quelli che nel recente passato hanno beneficiato di finanziamenti ad hoc per interventi di manutenzione straordinaria, per esempio POR, P.R.U., contratti di quartiere.”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano gli esiti dei sopralluoghi effettuati nel mese di luglio 2018 dai tecnici ATC, quali approfondimenti siano stati svolti successivamente e quali e quanti interventi siano stati realizzati per il consolidamento delle strutture;
  2. se le nove famiglie già allontanate dalla loro abitazione abbiano potuto farvi rientro e, in caso di risposta negativa, quando si prevede che ciò potrà avvenire;
  3. se le unità immobiliari di proprietà dei privati (una cinquantina) siano interessate dal pericolo di cedimenti strutturali e se l’Amministrazione intenda rassicurare i proprietari garantendo loro la permanenza presso le rispettive proprietà;
  4. quali siano gli aggiornamenti, in merito alla situazione del complesso edilizio in oggetto, provenienti dal tavolo attivato in sede regionale e che vede coinvolta anche la Prefettura.

Silvio Magliano