Skip to main content

Incendio al Fluido, la Giunta “cambia discorso” (e in merito al futuro del Valentino non sa che fare)

L’intervento di Iaria è una lunga accusa a “quelli che c’erano prima”: ma dall’Assessore non giunge una sola parola sulle cause del rogo, né sul domani del Parco.

Desolante non risposta in Sala Rossa alla mia richiesta di comunicazioni urgenti sull’incendio al Fluido di dieci giorni fa e sul futuro del Parco. L’Assessore Iaria, abilissimo nel sottolineare che cosa non abbia funzionato nella precedente Amministrazione, non degna il Consiglio (e dunque i torinesi) di una sola parola né sulle cause dell’incendio al Fluido né sulla progettualità per il futuro del Valentino.

Dov’è la delibera quadro tante volte citata e promessa da questa Amministrazione? Come garantirà, questa delibera, la sicurezza del parco? Quali indicazioni a proposito delle varie attività – sportive e ricreative – conterrà? L’Amministrazione metterà a bando Circoli in parte non accatastati o deciderà di cambiare rotta?

Ben venga il lavoro di normalizzazione dell’area, ma tale operazione non è sufficiente. Serve, anzi servirebbe, una progettualità.

Un Valentino “morto” o “morente” è destinato a diventare sempre più luogo di degrado e microcriminalità.

Sull’incendio al Fluido – primo oggetto della mia richiesta – non è stata detta in Aula mezza parola: l’Amministrazione conosce l’origine dell’incendio? Si è trattato di un atto doloso? Colposo? Di un incidente? Non è dato sapere.

L’intervento dell’Assessore è stato semplicemente un lungo “j’accuse” sul passato. Nessuna proposta per il futuro, nessuna risposta ai cittadini.

Fluido