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I lavoratori intermittenti dello spettacolo non sono fantasmi

Comune e Regione studino modalità di sostegno economico per persone che, da anni colonna portante del comparto a livello cittadino e regionale, sono stati particolarmente colpiti dalla crisi. Porterò il tema in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris.

Anche i lavoratori intermittenti dello spettacolo debbono avere accesso a forme di sostegno economico per poter superare la crisi economica dovuta all’emergenza da Covid-19. Ne sono convinto e faccio mie le richieste che si stanno alzando, in questo senso, da più voci. C’è un’ampia platea che comprende lavoratori rimasti senza chiamate di lavoro o con la NASPI in scadenza e limitata ai soli lavori commissionati e annullati. Mi associo alle richieste rivolte al Ministro del Lavoro, all’Inps e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali affinché sia avviata una campagna di sensibilizzazione: parliamo di tante famiglie, troppo spesso, però, invisibili come fantasmi agli occhi delle Istituzioni. Per molti di questi cittadini il reddito proveniente dalle prestazioni che erogano nel campo dello spettacolo, pur non costituendo la principale voce del bilancio familiare, ne costituisce parte importante. Questi lavoratori sono tra le colonne portanti di un intero comparto, al quale la nostra città e la nostra regione devono molto in termini di offerta culturale e turistica e dunque di sviluppo. Porterò il tema sia in Sala Rossa sia a Palazzo Lascaris.

Comune di Torino, Coronavirus, Lavoratori dello spettacolo, Regione Piemonte