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Giusta la protesta di chi chiede di superare la didattica a distanza

Tornare alla didattica in presenza, nel rispetto rigoroso della sicurezza sanitaria, non è solo possibile: è doveroso e giusto. La Giunta Cirio dimostri coraggio e usi al meglio l’autonomia regionale, anche alla luce dell’ormai prossima apertura dei Centri Estivi.

Il Presidente Cirio dimostri coraggio e lungimiranza: si usi l’autonomia regionale in maniera sensata a proposito della necessità di non restare vincolati alla didattica a distanza come unica modalità educativa possibile. Ritengo condivisibile la richiesta di coloro che hanno protestato, questa mattina, in piazza Castello; guardiamo all’Europa: Francia, Inghilterra e Germania, per esempio, hanno iniziato o inizieranno il percorso di riapertura, parziale o locale, delle scuole. La didattica a distanza è una soluzione di emergenza: non può diventare la nuova “normalità” di una scuola da romanzo distopico, che separa le persone e aumenta le distanze tra chi ha maggiore e minore disponibilità di mezzi, tecnologici o economici che siano. L’istruzione e la formazione passano anche attraverso l’interazione interpersonale in presenza. Questo è vero in assoluto e a maggior ragione per quanto riguarda gli scolari più piccoli. I bambini di questo Paese sono stati chiusi in casa per mesi e da mesi molti non vedono un coetaneo di persona. Dobbiamo inoltre pensare ai cittadini non solo in quanto lavoratori, ma anche, e anzi prima di tutto, in quanto genitori, in quanto componenti di una famiglia.

Una riflessione anche sui Centri Estivi (3-17 anni), ormai di prossima apertura (15 giugno): il comitato tecnico-scientifico ha richiesto norme inapplicabili e un numero inarrivabile di educatori, rendendo di fatto impossibile, in moltissimi casi, l’attività. Recuperare la socialità è ormai, per i più piccoli, è una priorità improrogabile: questo obiettivo non è alternativo al rigoroso rispetto della sicurezza e della salute di tutti. Anche da questo punto di vista, le Regioni hanno la possibilità di collaborare con le Associazioni di Volontariato e margini di autonomia. Utilizziamoli al meglio.

Centri Estivi, DAD, Regione Piemonte