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Dipendenti della Fondazione per il Libro, ultima chiamata

In dodici a un passo dal licenziamento: la mia più totale solidarietà a queste persone. Riuscirà la politica a riscattare, in parte, le magre figure collezionate negli ultimi mesi?

Per mesi hanno avuto stipendi pagati a singhiozzo e si sono quotidianamente impegnati nonostante il futuro professionale incerto. Hanno contribuito, con dedizione e passione, al successo universalmente riconosciuto dell’edizione 2018 del Salone del Libro. Dal 2 luglio saranno “in libertà”, cioè all’anticamera del licenziamento.

Sono i 12 lavoratori della ex Fondazione per il Libro, che ora si trovano in una situazione ben poco invidiabile e ai quali va tutta la mia solidarietà. Le Istituzioni politiche hanno molto chiesto (fiducia) e promesso (massimo impegno per trovare una soluzione) in questi mesi. Il risultato è stato, finora, un nulla di fatto.

Il mio auspicio a questo punto è che il nuovo soggetto che si occuperà di organizzare il prossimo Salone possa assorbire il maggior numero di queste professionalità. Sarebbe una soluzione win-win.

E chissà se la politica riuscirà a riscattarsi in parte, nei prossimi giorni, dalle magre figure collezionate finora.

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

#AppendinoDoveSei

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