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Cavallerizza, la Maggioranza è appesa a un filo

Il Consigliere Carretto chiede il ritiro della delibera di Giunta sul PUR per il complesso architettonico di via Verdi. L’Assessore Iaria non intende ritirare l’atto: la possibilità che lunedì ai Cinque Stelle manchino i numeri è concreta.

Sulla Cavallerizza Reale, il tema politico viene prima di qualsiasi analisi tecnica e di qualsiasi speculazione progettuale o ideologica: un esponente di rilievo della Maggioranza, il Consigliere Carretto, ha chiesto, senza ottenerlo, il ritiro da parte dell’Assessore Iaria di un atto di Giunta, la delibera relativa al Progetto Unitario di Riqualificazione (PUR) della struttura patrimonio Unesco. La questione politica consiste nel fatto che al suddetto Consigliere basterà non presentarsi in Sala Rossa per far saltare il banco e la sua stessa Maggioranza; tutte le altre sono questioni meramente tecniche.

Sul merito, nota è la posizione dei Moderati: la Cavallerizza, patrimonio storico e architettonico della nostra Torino, non dovrà mai più essere una zona franca priva di regole; dovrà invece essere restituita ai torinesi e magari diventare sede di una o più di una delle molte realtà dell’Associazionismo alla ricerca di spazi nei quali operare.
Ma il merito, paradossalmente, oggi conta meno: è urgente invece capire se lunedì il numero legale sarà garantito dai Cinque Stelle e dunque se una Maggioranza, in questa città, ancora esiste.