Skip to main content

Cavallerizza, il Vicesindaco non può lavarsene le mani

È inammissibile che Montanari provi a dire di non sapere (“Non leggo i giornali”) e alla stessa maniera non è accettabile la frase “Se ne occuperà la Magistratura”. Alla Cavallerizza pare che si stia facendo qualcosa che ha molto poco a che fare con la partecipazione e molto invece con il business. Ricordo che una mia interpellanza sul tema attende ancora di essere approfondita in Commissione.

Non leggo i giornali, non so esattamente di che cosa si tratti”: parole e musica del Vicesindaco Montanari, che fa riferimento all’ormai noto articolo di “Repubblica” dal titolo “Cavallerizza finita in mano ai privati”, nel quale una delle ex anime dell’occupazione fa riferimento alla presunta presenza nell’area di “Sole attività di lucro”.

La struttura di via Verdi è, fino a prova contraria, “casa nostra”, come Città di Torino. Dire “Non so” oppure “Se ne occuperà la Magistratura” non è accettabile. Specie alla luce della frusta retorica di tutti questi mesi sulla progettualità per quel luogo.

In una mia recente interpellanza sul tema affrontavo esattamente gli stessi temi tornati oggi all’ordine del giorno. A distanza di mesi, l’approfondimento di questo mio atto ancora attende di essere calendarizzato in Commissione.

Quello che oggi pare stia accadendo alla Cavallerizza ha poco a che fare con la partecipazione e ha molto a che fare con il business, per quanto di piccolo cabotaggio.

Che cosa dovrebbero dire, alla luce di tutto questo, le tante Associazioni che cercano spazi per le proprie utili attività sempre nel più scrupoloso rispetto delle regole?

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Cavallerizza