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Fatto gravissimo: parco Sempione diventa un centro di residenza temporanea

 

I prefabbricati del cantiere del Passante, in via Brenta, non saranno smantellati, ma destinati a un progetto (almeno) settennale di residenza temporanea. Un’ampia porzione di parco Sempione, dunque, non tornerà alla cittadinanza prima del 2023, o forse ancora più tardi. Intanto, in seguito alla mia interpellanza, aumenteranno i controlli dei Vigili contro il pic-nic selvaggio e saranno collocati cartelli che vietano l’accensione di falò: una buona notizia, per quanto parziale.

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Parco Sempione tra “merenderos”, falò, prostituzione e sporcizia, ma per l’Assessore Giannuzzi va tutto bene

 

Sconcertante risposta della Giunta alla mia interpellanza sui tanti problemi di parco Sempione: “Nessuna rilevante criticità emersa dai controlli”. Ma basta una passeggiata tra via Fossata e via Brenta per vedere che la realtà è molto diversa. Evidentemente l’Assessore non è mai stata sul posto. È questo il modo dei Cinque Stelle di “stare in mezzo alla gente”, così come tante volte sbandierato in campagna elettorale? Insoddisfatto della risposta, ho chiesto che il tema sia ripreso nel prossimo Consiglio Comunale.

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Feste di via: sì al rispetto delle regole, no alla caccia alle streghe

Percepisco un immotivato accanimento contro le feste di via, che restano una splendida opportunità per il territorio: limitiamo la burocrazia, non buttiamo il bambino con l’acqua sporca.

Aria pesante contro le feste di via, che sembrano diventate improvvisamente uno spauracchio da allontanare con tutti i metodi. Se organizzate bene e nel rispetto delle regole (anche di quelle della civiltà e del buonsenso, non solo di quelle della burocrazia), sono invece una splendida occasione di promozione del territorio e del commercio.

Per fortuna esiste ancora chi prova ancora a credere in questo strumento di coesione sociale, nonostante l’assenza ormai quasi assoluta di contributi, che non ci sono o se ci sono arrivano sul conto dell’Associazione di via che si espone finanziariamente anche con diversi mesi di ritardo. Organizzare una festa di via è un vero e proprio lavoro, che non può che essere svolto che a tempo pieno.

La trasparenza non si trasformi in eccesso di burocrazia. Semplificazione e rigore possono coesistere: la mia proposta è l’introduzione di un sistema di controllo delle quote di negozi aperti durante lo svolgimento della festa, con inibizione “di un turno” per l’Associazione di via che non abbia rispettato le quote.