Giochi distrutti e materiali rubati, recinzioni e panchine divelte: una scena sempre più frequente nei parchi gioco torinese è addirittura all’ordine del giorno in via Roccavione, con l’Amministrazione impotente.
A Superga mancano cassonetti per i rifiuti: spesso, durante le manifestazioni, immondizie vengono abbandonate per la strada o traboccano dagli appositi contenitori. Se è vero che mettere un numero maggiore di cassonetti rischia di risultare inutile, se questi vengono occultati troppo, oppure di deturpare il luogo, se vengono collocati troppo in vista, dall’altra si potrebbe ovviare al problema, comune a molte altre zone turistiche, sostituendo i normali cestini posti sui marciapiede con quelli multipli per la raccolta differenziata, con appositi vani per carta, plastica, vetro e indifferenziata, sul modello di quelli presenti in molte altre città e località ad alta vocazione turistica. Al di là dell’indubbio guadagno dal punto di vista estetico, a confronto con i normali cestini stradali, si tratta indubbiamente di un segnale positivo, sia nei confronti dei turisti, a riprova del percorso verso la smart city, sia nei confronti dei torinesi, ai quali chiediamo sforzi, economici e personali, per compiere la raccolta differenziata a casa senza però rendere evidente l’impegno della città anche nelle zone auliche e turistiche.
Parco Dora rappresenta un’illusione, quella dei cittadini che hanno investito in un’area che speravano potesse offrire prospettive di una vita serena e che invece si trovano a convivere con sporcizia, rumori e soprattutto con l’abbandono; ma anche quella proposta da un’Amministrazione che presenta ai Torinesi una riqualificazione che non esiste. Un quartiere che è la nuova frontiera del degrado.
Buche e sconnessioni mettono a rischio passanti, genitori, studenti e personale della scuola elementare Lombardo Radice in corso Grosseto: sono il lascito di lavori effettuati da IREN. In risposta a una mia interpellanza, l’Assessore Lubatti afferma che la manutenzione, al di là della richiesta di ripristino a IREN, saranno effettuati nel 2015.
Dopo la diatriba sulla modifica al servizio “buoni taxi”, il ricorso al Tar presentato dalle Associazioni si risolve in un obbligo per Comune e GTT di prevedere e finanziare l’incremento dell’accessibilità del trasporto pubblico: ennesima riprova che le azioni di questa Giunta non vanno oltre le sterili dichiarazioni d’intenti.
Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.